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Dopo la scossa, l’assestamento. Paris+ par Art Basel torna con la sua seconda edizione

Magnin-A Courtesy of Paris+ par Art Basel Magnin-A Courtesy of Paris+ par Art Basel
Grand Palais Éphémère, Paris ©Patrick Tourneboeuf pour la Rmn – GP, 2021 architecte Jean-Michel Wilmotte
Grand Palais Éphémère, Paris © Patrick Tourneboeuf pour la Rmn – GP, 2021 architecte Jean-Michel WilmotteLe Grand Palais
Paris+ par Art Basel, la fiera che ha ridisegnato il mercato dell’arte francese, rivela la line-up per la sua seconda edizione. 154 le gallerie partecipanti, 33 i paesi di provenienza, 16 le novità. Appuntamento al Grand Palais Éphémère, nel cuore di Parigi, dal 20 al 22 ottobre 2023, con Preview Days 18 e 19 ottobre 2023.

L’anno scorso il terremoto che ha ridisegnato la geografia del mercato dell’arte francese ed europeo. Art Basel – colosso fieristico con edizioni a Basilea, Hong Kong e Miami – si insedia a Parigi spodestando la storica Fiac e prende definitivamente controllo del panorama fieristico mondiale. É la spinta decisiva che serviva a Parigi per candidarsi come erede di Londra, che rallentata dalla Brexit ha visto diverse realtà guardare verso la Ville Lumiere. Così nell’anno passato le case d’aste hanno intensificato le loro attività sotto la Tour Eiffel e tante delle più importanti gallerie del mondo hanno aperto sedi lungo la Senna.

Nel 2023, a un anno di stanza, è il momento della scossa di assestamento. Paris+ par Art Basel presenta la seconda edizione tra grandi riconferme e nuovi arrivi. 154 gallerie in totale. 16 le novità: 7 nel settore Galeries e 9 nel settore Galeries Émergentes. Evidente la prospettiva internazionale dell’evento, che prova in ogni caso a supportare l’ecosistema locale con 58 gallerie che hanno uno spazio in Francia. Ma soprattutto attiva e coinvolge tutta Parigi in un programma pubblico, gratuito e accessibile a tutti, rafforzando ulteriormente i suoi legami con la scena culturale della città.

Rimanendo in fiera, ecco cosa dobbiamo aspettarci.

Magnin-A Courtesy of Paris+ par Art Basel
Magnin-A. Courtesy of Paris+ par Art Basel
Galleries

Il settore principale della fiera è composto da 140 gallerie, tra le più importanti e consolidare sulla scena mondiale. Il ventaglio di proposte non ha limiti: pittura, scultura, disegno, installazione, fotografia, video, edizioni e opere digitali.

Galerie 1900-2000 (Parigi) torna con un’esposizione incentrata suo grandi maestri del Surrealismo. A Gentil Carioca (Rio de Janeiro, San Paolo) presenta due coppie di opere dell’artista indigeno brasiliano Denilson Baniwa e del pittore afro-brasiliano Arjan Martins. Pace Gallery (New York, Ginevra, Hong Kong, Londra, Los Angeles, Palm Beach, Seoul) allestisce un dialogo tra opere storiche e contemporanee di artisti quali Jean Dubuffet, Torkwase Dyson, Loie Hollowell e Agnes Martin. Tornabuoni Art (Parigi, Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Roma) punta invece sui maestri italiani del dopoguerra.

Tra le novità internazionali spiccano Bortolami (New York), con una presentazione delle opere dell’artista tessile brasiliana Leda Catunda e della pittrice astratta americana Mary Obering. Landau Fine Art (Montreal) con capolavori di artisti del XX secolo come Jean Arp, Marc Chagall e Pablo Picasso. Richard Nagy Ltd. (Londra) con una selezione di opere rare di esponenti dell’avanguardia tedesca e austriaca del primo Novecento, come Egon Schiele e Otto Dix.

Da segnalare poi la “promozione” di quattro gallerie che l’hanno scorso hanno partecipato in Galeries Émergentes e passeranno quest’anno al settore principale della fiera: Spazio antenna (Shanghai), Galerie Anne Barrault (Parigi), Carlos/Ishikawa (Londra) e Edouard Montassut (Parigi).

Presenti, inoltre, le top gallery mondiali: Gagosian, Hauser & Wirth, Pace Gallery, David Zwirner, Blum & Poe, Sadie Coles HQ, Paula Cooper, Massimo De Carlo, Gladstone Gallery, Marian Goodman Gallery, Taka Ishii Gallery, David Kordansky Gallery, Galerie Lelong & Co., LGDR, Lisson Gallery, Galerie Eva Presenhuber, Thaddaeus Ropac e White Cube.

L’elenco di tutti gli espositori di Galleries.
kamel mennour Courtesy of Paris+ par Art Basel
kamel mennour. Courtesy of Paris+ par Art Basel
Galeries Émergentes

La sezione è dedicata alle gallerie emergenti di tutto il mondo. Nello specifico sono 14 gli spazi che portano a Paris+ par Art Basel altrettanti solo show, dedicati ad artisti che esplorano temi contemporanei come la questione di genere e l’ecologia.

Cinque gli espositori che fanno ritorno in Émergentes. LC Queisser (Tbilisi) con una suite di opere su piccola scala di Elene Chantladze. Marfa’ (Beirut) con un progetto del fotografo libanese Mohamad Abdouni che indaga la vita delle persone trans nel suo paese natale. Parlamento (Parigi) con una serie di sculture in ceramica dell’artista francese Charlotte Dualé. sans titre (Parigi) con dipinti e un video di Séquoia Scavullo. seventeen (Londra) con una video installazione immersiva che esplora la criptozoologia e l’ecologia queer di Joey Holder

Nove i nuovi partecipanti. Spicca la milanese Fanta-MLN (Milano), che presenta uno stand concettuale che esplora l’opera dell’artista americano Noah Barker. Bank (Shanghai) si concentra su un nuovo video dell’artista cinese Lu Yang, mentre Document (Chicago, Lisbona) presenta un’installazione multimediale del collettivo indonesiano Tromarama. Emalin (Londra) presenta una serie di dipinti iperrealisti dell’artista polacco Karol Palczak, mentre Lyles & King (New York) indaga il corpo nero e il dolore con l’artista americana Shala Miller. Felix Gaudlitz (Vienna) presenta un’installazione satirica dell’artista americana Jenna Bliss, PM8 / Francisco Salas (Vigo) si spinge addirittura a un ambiente performativo dell’artista spagnolo Loreto Martínez Troncoso.

L’elenco di tutti gli espositori di Galeries Émergentes.
Parliament Nile Koetting Courtesy of Paris+ par Art Basel
Parliament, Nile Koetting. Courtesy of Paris+ par Art Basel

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