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Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, dal 25 maggio al Mast di Bologna

Fondazione MAST - Andreas Gursky. Visual Spaces of Today. Installation view. Foto Luca Capuano
Fondazione MAST – Andreas Gursky. Visual Spaces of Today. Installation view. Foto Luca Capuano

Apre al pubblico giovedì 25 maggio la mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, curata da Urs Stahel insieme al fotografo stesso alla Fondazione MAST di Bologna

La mostra antologica, la prima in Italia dell’artista, segna l’inizio della celebrazione di due ricorrenze: i 100 anni dell’impresa G.D e i 10 anni di Fondazione MAST.

“Fare del lavoro una cultura e della cultura un lavoro”: sono parole che legano insieme queste due realtà, che rappresentano da un lato la cultura aziendale dell’impresa che si è consolidata nel tempo e dall’altra quella della creazione di uno spazio innovativo e partecipativo di produzione del pensiero sul lavoro. G.D e Fondazione MAST sono caratterizzate da identità e funzioni diverse, ma sono profondamente legate da un’idea fondamentale: lavoro e cultura, componenti essenziali della società e della vita di ciascuno, si alimentano a vicenda in uno scambio continuo e prolifico.

G.D è un’impresa specializzata in soluzioni industriali che ha costruito, con il contributo del capitale umano che ne è partecipe da decenni, la propria identità di alta tecnologia in evoluzione continua con un patrimonio di conoscenza e di consapevolezza non solo sul lavorare, ma anche in termini di responsabilità sociale, di welfare, di solidarietà.

Fondazione MAST è un complesso urbano di architettura, espressione simbolica di una delle tante “periferie invisibili” delle nostre città, che ospita avanzati servizi di welfare per l’impresa, ma che diventa una piattaforma di partecipazione e condivisione per la comunità, dove le attività culturali e artistiche sono articolate attorno al tema dell’industria e del lavoro.

Ispirati dall’acronimo di MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia – gli spazi visuali delle opere fotografiche selezionate da Urs Stahel e Andreas Gursky per la mostra riflettono questi mondi tematici. Le potenti immagini dell’artista tedesco aprono e rivelano nuove modalità di concepire il lavoro, l’economia e la globalizzazione, svelano visioni concrete di siti produttivi, centri di movimentazione delle merci, templi del consumo, nodi di trasporto, luoghi di produzione energetica e alimentare, sedi dell’industria finanziaria.

La mostra comprende 40 immagini dell’artista che vive e lavora a Düsseldorf: abbraccia un arco di tempo che va dai primi lavori (Krefeld, Hühner, 1989) alle opere più recenti (V&R II e V&R III, 2022), copre grandi distanze tra Salerno (1990) e Hong Kong (2020) e combina la moderna industria del turismo (Rimini, 2003) con processi di produzione millenari (Salinas, 2021).

Andreas Gursky è considerato uno dei maggiori artisti del nostro tempo. Il suo nome, in particolare negli anni Novanta, è stato associato alle “fotografie di grande formato”. Le sue immagini sono oggi divenute vere e proprie icone contemporanee e hanno contribuito a stabilire lo status della fotografia come arte e quindi come oggetto di collezione sia per i musei sia per i privati.

“Ancora oggi questa è la particolare forza di Gursky, la sua grande potenza visiva, che ogni volta rende l’ingresso nel suo uni­verso di immagini un’esperienza e al tempo stesso un passo verso la conoscenza. La disposizione delle sue opere offre spazio e tempo per un’esperienza fisica, mentale ed emotiva, per afferrare, per capire”, osserva Urs Stahel. La finezza con cui Gursky seziona il presente e mette a fuoco i suoi soggetti, andando al fondo delle cose e allo stesso tempo mantenendo nitido il quadro generale, risulta evidente attraverso le sue inconfondibili composizioni visive. “Il grande formato, per il quale Andreas Gursky ha optato molto presto – afferma ancora Urs Stahel nel testo introduttivo del catalogo della mostra – costituisce una presa di posizione, una dichiarazione visuale e contenutistica dell’artista e una sfida per chi contempla i suoi lavori”.

L‘esposizione è accompagnata da un catalogo, pubblicato dalla Fondazione MAST, con la prefazione della Presidente Isabella Seràgnoli e un testo di approfondimento critico di Urs Stahel.
La mostra sarà animata da eventi a ingresso gratuito su prenotazione, visite guidate e percorsi didattici per bambini e ragazzi.

Fondazione MAST, d’accordo con Andreas Gursky, partecipa alla raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna: il poster Bahrain I in edizione limitata di 75 copie, numerato e firmato dall’artista, sarà in vendita al MAST.Point e i proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dall’alluvione.

Inoltre, questo autunno è prevista a Bologna la sesta edizione di Foto/Industria, la più importante Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro promossa da Fondazione MAST, e Andreas Gursky. Visual Spaces of Today sarà l’undicesima mostra in programma.

Fondazione MAST è un’istituzione culturale internazionale e filantropica, basata sulla Tecnologia, l’Arte e l’Innovazione, nata a Bologna nel 2013. Situata accanto alla sede del gruppo industriale Coesia, in un complesso multifunzionale concepito come tramite tra l’impresa e la comunità, il MAST è un luogo aperto di condivisione e collaborazione in cui ogni cittadino ha accesso all’apprendimento, alle arti, alla fotografia. Gli spazi espositivi ospitano mostre temporanee dedicate alla fotografia dell’industria e del lavoro.

 

Andreas Gursky. Visual Spaces of Today
a cura di Urs Stahel e Andreas Gursky
25 maggio 2023 – 7 gennaio 2024

FONDAZIONE MAST
via Speranza, 42
Bologna
www.mast.org

Orari:
martedì – domenica
10.00 – 19.00

Ingresso gratuito

Catalogo edito da Fondazione MAST

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