Print Friendly and PDF

Da Raffaello a Lorenzo Lotto, le novità d’arte in libreria

Lorenzo Lotto Coro Bergamo Libri arte officina libraria

Lorenzo Lotto Coro Bergamo Libri arte officina libraria

Libri: da Raffaello e la sua “Fornarina” a Lorenzo Lotto, le novità d’arte di Officina Libraria, tra indagini, studi e nuove scoperte

>> Raffaello da vicino. Nuove indagini e nuove scoperte sulla Fornarina (a cura di Alessandro Cosma, Chiara Merucci, Stefano Ridolfi)
Nel quinto centenario della morte di Raffaello, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno eseguito una nuova campagna di indagini su una delle più celebri e intriganti opere del maestro urbinate: la Fornarina. Ritratto “mascherato” in veste di Venere, il dipinto è celebrato fin dal Seicento come lʼimmagine della donna amata dal pittore, una donna che il mito ottocentesco dellʼartista ha identificato in una certa Margherita Luti, figlia di un fornaio senese. Nonostante la fama dellʼopera – immagine iconica del museo e più volte protagonista nellʼarte, nel cinema e nella letteratura – numerosi dubbi restano ancora senza risposta, a partire dalla data di realizzazione, dalla sua destinazione originaria fino allʼidentificazione stessa della donna raffigurata e alla nascita del termine Fornarina che ancora oggi la identifica. Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi svoltasi a Palazzo Barberini il 21 settembre 2020 per presentare i risultati della nuova campagna di indagini. Fornisce quindi una visione aggiornata delle nostre conoscenze sul dipinto, sia da un punto di vista delle sue vicende storiche e del suo significato, che da un punto di vista tecnico. In particolare, grazie ai risultati delle nuove scansioni macro della fluorescenza dei raggi X (MA- XRF) – tecnica innovativa che consente di ottenere unʼimmagine della distribuzione degli elementi presenti sullʼintera superficie del dipinto – è stato possibile individuare con maggiore precisione i pigmenti utilizzati dallʼartista e di comprendere il processo esecutivo con cui li ha applicati sulla tavola, lasciando emergere diverse novità sul modo di dipingere di Raffaello.

>> Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato
II volume riproduce integralmente le trentanove lettere inviate tra il 1524 e il 1532 da Lorenzo Lotto ai reggenti della Misericordia Maggiore di Bergamo. La corrispondenza, corredata da trascrizioni e note a fronte, verte sulla realizzazione dei cartoni per il progetto del coro di Santa Maria Maggiore a Bergamo: circa settanta disegni poi tradotti a intarsio con una quindicina di essenze lignee da Giovan Francesco Capoferri e dalla sua bottega. Le lettere, oltre a fare luce sulle questioni pratiche dell’incarico, si integrano perfettamente con il processo creativo di Lotto e sono una fonte preziosa per ricostruire la storia e la vita del maestro rinascimentale, per comprendere il suo animo inquieto e geniale attraverso una riscrittura che conserva ancora oggi tutto il suo mordente, nelle sottigliezze della lingua volgare del suo tempo, nelle inflessioni dialettali, nei registri e nei toni. I saggi di Antonella Anedda, Franco Cardini, Marco Carobbio, Enrico Maria Dal Pozzolo, Telmo Pievani e dei curatori esaminano le lettere con inedite aperture critiche e semiotiche facendo emergere relazioni e connessioni tra linguaggio verbale, aspetti iconologici e storico artistici, scoperte d’archivio e accadimenti storici, che aprono nuove piste interpretative della corrispondenza di Lotto e della sua pratica artistica. Il volume e arricchito dalla riproduzione di tutte le tarsie bibliche del coro, da poco restaurate, associate ai corrispondenti coperti.

>> L’esperienza medievale dell’arte. Gli oggetti e i sensi (Herbert Kessler)
Attraverso nove capitoli dedicati ad altrettanti motivi esemplari (e un epilogo ambientato ai nostri giorni), Herbert Kessler, allievo di Erwin Panofsky, offre la più aggiornata e articolata introduzione al mondo delle immagini del Medioevo. Quali sono ad esempio i rapporti di patronato e autocoscienza degli artisti che traspaiono dalle opere di quel tempo? Come poteva la pluralità delle tipologie e dei materiali degli oggetti partecipare alla loro dimensione simbolica? Dove entravano in contatto il sacro, il profano e l’antico? E in che modo le immagini architettavano lo spazio, agivano su chi lo percorreva, e la Chiesa guidava la loro visione spirituale? In questa monografia, Kessler estende la critica della visione medievale fino alla più organica esperienza degli oggetti. Ma ad un tempo egli rispecchia nelle «comunità sensoriali» dei secoli di mezzo quelle degli osservatori – studiosi e studenti – di oggi. Pertanto, essi troveranno, oltre a una trattazione erudita e metodologicamente pregnante dell’autore, che le decine di esempi concreti e il ricco apparato di illustrazioni hanno creato, nelle pagine del libro, un’esperienza dell’arte medievale parallela a quella che tanto acutamente riescono a descrivere.

>> Orazio Gentileschi e l’immagine di san Francesco La nascita del caravaggismo a Roma (A cura di Giuseppe Porzio, Yuri Primarosa)
Un inedito San Francesco in estasi di Orazio Gentileschi, notificato dallo Stato italiano nel 2021 quale opera di eccezionale importanza storica e artistica, è al centro di una mostra dossier che offre un’originale angolazione da cui guardare alle origini del caravaggismo. Rara e rilevante testimonianza dell’avvicinamento del grande pittore toscano alle novità poetiche e stilistiche elaborate a Roma da Michelangelo Merisi, il quadro sembra infatti inserirsi nello stesso decisivo momento del ben noto processo per diffamazione che nel 1603 Giovanni Baglione aveva intentato contro alcuni colleghi, tra cui appunto Caravaggio e lo stesso Gentileschi. In tale occasione, quest’ultimo aveva dichiarato di aver prestato al maestro lombardo un «par d’ale» e «una veste da cappuccino», probabilmente la medesima raffigurata – dal naturale e con il modello in posa, secondo il rivoluzionario metodo caravaggesco – nell’opera in questione. Il nuovo dipinto è messo a confronto con alcuni oggetti che evocano il contesto cappuccino del tempo e con diverse potenti immagini del santo di Assisi, tra cui spiccano quella attribuita a Caravaggio, proveniente da Carpineto Romano, e un secondo e più maturo capolavoro dello stesso Gentileschi, conservato al Prado.

Commenta con Facebook