Charlie Hebdo sfotte Erdogan dopo che il presidente in carica non ha raggiunto la maggioranza al primo turno nelle elezioni del 14 maggio
La storia del settimanale satirico francese Charlie Hebdo è segnata indelebilmente dal tragico attentato terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015. Che costò 20 morti, fra i quali molti dei disegnatori della rivista. Eppure l’aggressione non è riuscita a placarne la vis caustica. Che si rivolge a tutti gli obbiettivi di attualità, a 360°, senza badar troppo ai calcoli. In questi giorni la notizia calda sul piano internazionale è la mancata affermazione elettorale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan? Ecco sfornata a tempi di record la personalizzata vignetta. Che ritrae Erdogan nudo e immerso in una vasca da bagno, venire folgorato dal contatto con una lampadina.
La spiegazione? La fornisce il titolo: “Come Cloclo, solo il destino ci libererà da Erdogan”. Il riferimento è al cantautore e attore francese, morto sul colpo fulminato da una scarica elettrica. Immancabili le reazioni della presidenza turca: “Mi rivolgo a Charlie Hebdo e ai suoi accoliti”, ha scritto il portavoce, Fahrettin Altun. “Qualunque cosa facciate, non potete intimidire Recep Tayyip Erdogan. Non potete distoglierci dal nostro cammino“. E il cammino prevede il ballottaggio, che si terrà in Turchia il 28 maggio, dopo che il presidente in carica, inopinatamente, non ha raggiunto la maggioranza al primo turno. Altun ha parlato di vignetta “disgustosa e immorale“: “Sembra che il grande successo del presidente alle elezioni del 14 maggio abbia disturbato il sonno di queste persone disonorevoli” che “stanno vomitando il loro odio”.