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Francesco Casati. L’animale più silenzioso del mondo

Crediti fotografici Daniele Molajoli, Francesco Casati
Crediti fotografici Daniele Molajoli, Francesco Casati

Per tutta l’estate la galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea di Roma ospita la mostra “L’animale più silenzioso del mondo”, la prima personale di Francesco Casati (Verona, 1990) in galleria

Il progetto prevede una selezione di dipinti che racchiude le tematiche principali della sua ricerca. L’artista utilizza la pittura per dare vita a un immaginario sospeso tra realtà e finzione, indagando con ironia questioni intimamente connesse alle dinamiche che regolano la nostra società e i rapporti interpersonali. Esiste un microcosmo in ciascuno dei lavori, ma c’è qualcosa che li fa appartenere ad un macrocosmo condiviso.

Uno spettacolo più grande, la vita, l’allegoria: una commedia di condivisione, dove tuttavia la profondità di ciascun personaggio è tale per cui può essere analizzata a fondo, celebrata e presentata indipendentemente. Non si tratta di comparse ma di protagonisti, mini biografie visive che compongono la storia di un periodo comune. Piccoli grandi racconti che fanno parte di un unico puzzle, senza sottrarre potere al singolo elemento teatrale. Questi protagonisti, soggetti-oggetti, non esistono in una linea temporale definita, ma in un tempo a sé: sono parole all’interno di una poesia collettiva, esistono per dirci che il tempo c’è e passa, assecondano un movimento che esce dalla figurazione giocando con immagini rievocative. Si crea un legame inscindibile tra ragionamento, narrazione e privazione, volto a far leggere qualcosa in più del superficiale.

L’incertezza, veicolata dall’assenza di basi solide su cui queste figure poggiano, è per Francesco Casati indispensabile per non dare punti fissi che possono solo limitare lo sguardo. Galleggiano per non affermare ma piuttosto per mostrare un quesito, lasciare possibilità. Forniscono dei temi, delle situazioni, delle frecce lanciate. Permettono il tempo, all’artista come allo spettatore, per rielaborare. È una responsabilità che si assumono i soggetti presenti e, tramite di essi, Casati, per il quale è indispensabile non avere troppe certezze per non chiudere troppe porte, ma lasciarle socchiuse.

A cura di Edoardo Monti
Opening mercoledì 31 maggio 2023, ore 18.00
Fino al 23 settembre 2023

Francesca Antonini Arte Contemporanea
Via di Capo le Case, 4 00187 ROMA
www.francescaantonini.it

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