Volvo Studio Milano (Viale della Liberazione angolo Via Melchiorre Gioia) presenta gli ultimi 3 incontri del progetto “Visioni Diacroniche” in cui artisti protagonisti dell’arte digitale presentano la propria visione sulla trasformazione ambientale e urbana. Gli artisti individuati da Ilaria Bonacossa sono Ayman Zedani, Natália Trejbalová, Trevor Paglen e Nazgol Ansarinia. Traendo ispirazione dalla natura, così intrinsecamente collegata ai valori di tutela della biodiversità portati avanti da BAM, ogni artista propone con sguardo critico e portatore di visioni inaspettate la propria estetica e la propria idea di rappresentazione in un mondo digitale in vorticosa trasformazione.
mercoledì 31 maggio 2023 h 19.00 – Natália Trejbalová
mercoledì 27 settembre 2023 h 19.00 – Trevor Paglen
mercoledì 15 novembre 2023 h 19.00 – Nazgol Ansarinia
BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, progetto della Fondazione Riccardo Catella, e Volvo Studio Milano presentano il progetto Visioni Diacroniche, curato da Francesca Colombo, Direttrice Generale Culturale di BAM Biblioteca degli Alberi Milano, e da Ilaria Bonacossa, Direttrice del MNAD – Museo Nazionale di Arte Digitale di Milano, e sviluppato da un’idea di Volvo Car Italia.
Il secondo appuntamento del 31 maggio vede Natália Trejbalová (Slovacchia, 1989) presentare le sue opere più recenti About Mirages and Stolen Stones, Isle of the Altered Sun e Under the Never Ground. Nel suo lavoro Natália Trejbalová esplora, attraverso le possibilità della fantascienza e della creazione dei mondispeculativi, la nostra percezione della Terra come corpo celeste e fisico. La sua pratica artistica è focalizzata su moving image e si intreccia con la pratica scultorea nello sviluppo dei set e degli ambienti dei video.
Il terzo incontro del 27 settembre presenta Trevor Paglen (Camp Springs, USA, 1974) con BLOOM, opera che
mostra come la tecnologia, e in particolare l’AI (Intelligenza Artificiale), non sia mai neutrale nella sua
rappresentazione del mondo: l’artista indaga l’incapacità delle macchine di raccontare la natura e di come ci
sia qualcosa di perturbante in questa contaminazione.
L’ultimo appuntamento del 15 novembre vede Nazgol Ansarinia (Tehran, 1979) raccontare come
l’architettura della città, nello specifico Tehran, e le sue trasformazioni fatte di continua distruzione e
ricostruzione siano metafora dei cambiamenti della società e delle sue resistenze a questo processo.
Il primo incontro si è tenuto il 22 marzo con Ayman Zedani (Arabia Saudita, 1984), il quale ha presentato
l’opera To the ancestors, human and non-human. L’artista nella sua pratica si concentra su altre forme di vita
per indagare come la visione antropocentrica si possa mettere in discussione per aprire la strada a nuove
forme di intersoggettività.
I quattro incontri si svolgono di mercoledì alle ore 19.00, in un arco temporale che va da marzo a novembre,
a ingresso libero su prenotazione.
Gli incontri sono pensati per essere dinamici grazie al coinvolgimento del pubblico, che può fare domande
e interagire con gli artisti, e sono una possibilità di fruire dell’opera d’arte con l’artista presente che ne discute
affrontando le varie tematiche suscitate dall’opera. Attraverso le visioni ‘diacroniche’ di questi artisti il
pubblico potrà acquisire una visione più articolata e complessa sul mondo che ci circonda.
BAM è felice di ampliare la propria proposta culturale con il linguaggio dell’arte contemporanea grazie alla
sfida lanciata da Volvo e alla collaborazione con il nascituro MNAD (Museo Nazionale di Arte Digitale) a
Milano per esplorare, in un percorso di quattro tappe, il concetto di Habitat tra natura, architettura e spazi
metafisici digitali in un viaggio che spazia intorno al mondo e presenta le visioni sorprendenti di quattro artisti
di diverse generazioni” dichiarano Francesca Colombo, Direttrice Generale Culturale di BAM – Biblioteca degli
Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella, e Ilaria Bonacossa, Direttrice del MNAD – Museo Nazionale di
Arte Digitale di Milano.
Le opere degli artisti coinvolti in questo progetto di arte digitale nascono dalla necessità di interrogarsi sulle
urgenze del nostro universo contemporaneo, mettendo in dialogo la trasformazione digitale con tematiche
legate all’ambiente e alla sostenibilità, elementi inevitabilmente interconnessi capaci insieme di trovare
soluzioni per il futuro. Natura, architettura e spazi metafisici si uniscono in un viaggio artistico tra habitat
reali e astratti raccontati con il linguaggio dell’arte digitale.
I valori che caratterizzano questi incontri riguardano la sostenibilità, la sicurezza dell’ambiente che viviamo,
l’attenzione alla persona e ai suoi desideri. Si tratta di temi fortemente legati all’identità di Volvo Studio, una
realtà che si propone di diventare un punto di riferimento della vita culturale cittadina. Volvo Studio è un
habitat di nuovo tipo, dove il pubblico può entrare a contatto con personaggi di primo piano della scena
artistica e culturale mondiale vivendo un’esperienza unica che permette di aprirsi a inedite prospettive.
Nuovo e suggestivo progetto, Visioni Diacroniche costituisce un highlight nella proposta artistica della
stagione 2023 di Volvo Studio Milano, ampliando così la partnership fra BAM e Volvo, Park Ambassador di
BAM sin dagli esordi, e rappresenta la prima collaborazione del MAD sul territorio milanese.