Un festival itinerante che porta la ricerca musicale contemporanea internazionale in diversi luoghi della Romagna: è ELEMENTI, fondato da MU e MAGMA nel 2020, quest’anno offrirà al pubblico dodici live gratuiti che si svolgeranno dal 4 giugno al 13 agosto 2023 a Milano Marittima, Cervia, Faenza, Cesenatico e nei comuni dell’Unione della Bassa Romagna, pesantemente travolti dal cataclisma. Gli eventi saranno dedicati a raccolte fondi specifiche, con l’invito al pubblico a prendere parte alla ricostruzione culturale e paesaggistica del territorio.
Di fronte all’incertezza sullo svolgimento del festival causata dal disastro, Alex Montanaro dell’associazione MAGMA, aveva dichiarato «Abbiamo deciso di non arrenderci di fronte alle avversità e di utilizzare la cultura come un faro di luce per le persone colpite dall’alluvione. Ripartiamo con determinazione, mettendo in primo piano l’importanza dell’aiuto reciproco. Vogliamo, per questo, che ogni singolo evento abbia una ricaduta positiva per la comunità utilizzando la rassegna come uno dei simboli della rinascita oltre che come occasione per mostrare la bellezza e la resilienza dei nostri luoghi».
Il festival ELEMENTI giunge alla quarta edizione. Come è nato, con quale obiettivo e come è cambiato nel tempo?
«ELEMENTI nasce durante il periodo della prima pandemia da COVID-19, in un momento in cui il mondo della cultura era fermo e i luoghi ordinari chiusi a causa delle restrizioni. Le associazioni MAGMA e MU si sono incontrate e hanno voluto dare nuova vita a luoghi all’aperto, caratterizzati da una forte carica naturalistica e simbolica. L’obiettivo iniziale del festival era quello di trasformarli in scenari per performance artistiche che fossero in perfetta armonia con l’ambiente circostante, valorizzando sia il contenuto, gli spettacoli e le esibizioni, che il contenitore, il paesaggio che li ospitava. Questo approccio ha permesso di immaginare nuovi scenari all’interno della natura, offrendo al pubblico un’esperienza unica e coinvolgente. Nuove possibilità creative hanno trovato il loro primo approdo nel comune di Cervia: la pineta, il molo e la salina hanno ospitato la prima edizione del festival. Nel corso del tempo, la rassegna ha ampliato il proprio raggio d’azione sul territorio Romagnolo, coinvolgendo nuove location e abbracciando una prospettiva sempre più multidisciplinare. Oltre alla musica contemporanea, il festival ha aperto le porte all’arte performativa, alla danza e alla creazione di opere site-specific. Oggi ELEMENTI ha consolidato la sua reputazione come evento culturale di rilievo, attrattivo per artisti emergenti e affermati a livello internazionale ed è diventato un punto di incontro e scambio con il pubblico e il territorio, un’occasione di riflessione sulla relazione tra l’uomo e la natura, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale delle nostre terre».
L’edizione che sta aprire è inevitabilmente condizionata dal cataclisma che ha travolto la Romagna. Quali cambiamenti ha determinato? Nel comunicato stampa si legge che avete organizzato «raccolte fondi specifiche, con l’invito al pubblico a prendere parte alla ricostruzione culturale e paesaggistica del territorio», come avverrà tutto ciò?
«Quest’anno il festival è stato inevitabilmente condizionato dalla tragedia dell’alluvione che ha colpito la Romagna, coinvolgendo la maggior parte dei luoghi previsti. Questo evento catastrofico ha comportato significativi cambiamenti nella programmazione: il primo evento del 4 giugno sarà trasferito dalla Salina di Cervia (ancora impraticabile) alla Casa delle Farfalle e quasi sicuramente sarà rinviato l’evento previsto il 23 giugno a Conselice. In risposta a questa situazione di emergenza, ELEMENTI ha deciso di avviare una raccolta fondi dedicata esclusivamente alle cause specifiche dei territori colpiti dall’alluvione, tra cui Salina di Cervia, particolarmente colpita dagli effetti dell’alluvione. Attraverso questa iniziativa, il festival mira a offrire un sostegno concreto alle comunità colpite, dimostrando che la cultura può svolgere un ruolo fondamentale nella rinascita e nella ricostruzione delle zone colpite da eventi disastrosi. Crediamo che ci sarà un forte bisogno di socialità da parte delle comunità colpite, soprattutto i giovani che hanno svolto un ruolo fondamentale di supporto durante l’emergenza. Desideriamo portare persone proprio in quei territori che hanno subito e continueranno a necessitare di grande attenzione. In questo modo, intendiamo favorire un legame profondo tra la popolazione e il territorio, incoraggiando la partecipazione attiva e il sostegno reciproco».
In merito alla programmazione, come avete selezionato gli artisti invitati? Potete indicarci un paio di spettacoli di particolare rilevanza per questa edizione?
«La selezione degli artisti si basa su una combinazione di criteri che comprendono l’originalità delle proposte artistiche, la qualità delle esecuzioni e l’impatto che possono avere sui luoghi scelti. L’obiettivo principale è offrire al pubblico un’esperienza emozionante, attraverso una varietà di generi musicali e discipline artistiche. Riteniamo che sia importante mantenere aperte le porte alla sperimentazione e alla scoperta, incluso l’inserimento di artisti emergenti e giovani promesse che possano contribuire alla freschezza e alla vivacità dell’evento.
Trovo difficile suggerire solo due eventi di particolare rilevanza per questa edizione, desidero però menzionare la data del 14 luglio presso l’aeroporto F. Baracca, un luogo di straordinaria bellezza situato tra Lugo e Bagnara di Romagna. Due artiste di fama internazionale, Puce Mary e CTM, presenteranno i loro progetti sperimentali dal vivo, seguite da dj set della rinomata label Pho Bho Records. L’ultimo evento della rassegna, programmato per il 13 agosto, sarà una giornata di musica e socialità all’interno del parco di due casolari di Alfonsine, presso la suggestiva Casa del Diavolo e dell’Agnese. L’evento vedrà la performance live a cura del progetto artistico londinese Japan Blues Meets The Dengie Hundred, seguita dai coinvolgenti dj set di Japan Blues e The Dengie Hundred. Inoltre, avremo ospiti speciali come aka.Zato, fondatore del progetto Inis.eto, e Twoonky, duo eclettico bergamasco che delizierà il pubblico con un live strumentale. Durante l’intera giornata, avremo il piacere di ospitare altri talentuosi artisti che arricchiranno l’esperienza con le loro esibizioni. E per concludere in bellezza, sarà organizzato un picnic serale su prenotazione, per permettere ai partecipanti di godere appieno dell’atmosfera unica e suggestiva del luogo».