In un giardino nel complesso del Parco Archeologico di Veio undici artisti interpretano il pensiero del filosofo Jaques Lacan
“L’inconscio è strutturato come un linguaggio”. È da questo assunto del filosofo Jaques Lacan che prende le mosse la mostra L’ordine nascosto, che porta l’arte contemporanea nel cuore dell’antichità etrusca. Ovvero in un giardino, di proprietà degli artisti Alberto Emiliano Durante e Giulia Manfredi, situato nel complesso del Parco Archeologico di Veio. Sono undici gli artisti che, sotto la guida della curatrice Francesca Romana de Paolis, hanno accettato la sfida di misurarsi con l’eterno topos del giardino. Ridelineando lo spazio secondo una mappatura cognitiva. Da Yo Akao a Sergio Baldassini, Antonio Barbieri, Alberto Emiliano Durante, Emanuele Giannetti, Chiara Lecca. E poi la padrona di casa, Giulia Manfredi, Alice Padovani, Fausto Roma, Silvia Scaringella, Ludovico Tersigni.
Sculture e installazioni sperimentali s’intersecano fra loro “restituendo in modo mimetico”, si legge nella presentazione, “quanto appreso dall’inconscio della terra. Che, prima di essere locus amoenus o palus tartarica, è natura che preme e induce all’inabissamento spirituale della psiche e a quello materiale del corpo”. In un itinerario concettuale in cui ogni lavoro è situato in un punto preciso, secondo il disegno della Spirale Aurea. Nel contesto delle vicine vestigia dell’antica città etrusca. Visitabile dal 3 giugno al 3 luglio prossimi.
L’ordine nascosto
Inaugurazione: sabato 3 giugno dalle 15.30 alle 21
Dal 3 giugno al 3 luglio 2023
Parco Archeologico di Veio
Via della Giustiniana, 959, interno 20A, Roma
Ingresso gratuito
Info: f.r.depaolis@gmail.com