Maria Antonietta & Axel von Fersen, corrispondenza segreta, in libreria le lettere segrete della regina di Francia più famosa della storia
Con Cleopatra e Marilyn Monroe, Maria Antonietta è una delle donne più chiacchierata della storia: su di lei è stato detto e scritto letteralmente di tutto, sia quando era in vita, facendola diventare una delle prime grandi vittime delle fake news (lo scandalo della collana), sia nei secoli che hanno seguito la sua decapitazione, trasformandola anche in un’icona di stile e un’ispirazione per scrittori, fumettisti e registi – da Riyoko Ikeda a Sofia Coppola. Nel corso del tempo la sua figura è diventata un multiforme ricettacolo delle fantasie più disparate, per qualcuno è stata un’eroina, per qualcuno una vittima innocente, per qualcuno una donna sprovveduta e superficiale, per altri ancora una stratega intrigante; una sovrana ribelle, che disertava gli impegni di corte, costruendosi un piccolo regno privato e dispotico nel Petit Trianon, in compagni di pochi eletti. Maria Antonietta è passata così alla storia come regina capricciosa, sventata e in continua fuga delle responsabilità di corte. Tutto vero, tutto falso.
Per avvicinarci alla realtà servono documenti e dati attendibili. In un orizzonte quantomeno terremotato da sconvolgimenti storici e sociali – dalla Rivoluzione Francese al periodo del Terrore e poi oltre ancora – ci viene in aiuto Isabelle Aristide-Hastir, responsabile della sezione privata degli archivi nazionali di Francia, in libreria con l’edizione italiana del volume che raccoglie le lettere segrete della regina e del suo amante: Maria Antonietta & Axel von Fersen, corrispondenza segreta (edizioni L’Ippocampo).
Tra i capitoli più controversi della storia di Maria Antonietta come Regina di Francia c’è la storia d’amore con Axel von Fersen, il conte svedese che ha amato la sovrana di Francia, forse solo a distanza – quasi sicuramente no – in una profonda storia d’amore clandestina. Una volta ammesso nel cerchio magico della sovrana, il conte arriva a essere nominato, con il benestare dallo stesso Luigi XVI, consigliere politico di Maria Antonietta. Sarà proprio Fersen a organizzare un piano per la fuga dei reali nel momento in cui la situazione politica era ormai chiaramente precipitata nel giugno 1791, piano che si rivela fallimentare. Da quel momento per i due amanti diventa impossibile vedersi, Maria Antonietta è tenuta sotto stretta sorveglianza, ai due amanti non resta altra possibilità che scriversi. A testimoniare questo periodo, dal 21 giugno 1791 al 2 agosto 1792, è arrivata a noi una fitta corrispondenza, lettere cifrate, con parole camuffate, scritte con inchiostri invisibili. Questo scambio epistolare oggi, grazie alle moderne tecniche di indagine, è stato decifrato, mettendo alla luce i segreti di questa relazione pericolosa, e pubblicato in un libro che costituisce un unicum editoriale. «Sapevamo che Maria Antonietta e Fersen si amavano – ha dichiarato l’autrice in occasione dell’uscita francese del volume – ma non ne avevamo traccia scritta. È la prima volta che lo vediamo scritto dalla mano della regina, ed è anche la prima volta che Fersen esprime il suo amore». Per esempio, in una lettera datata 4 gennaio 1792, Maria Antonietta scrive a Fersen: «Non posso concludere senza dirvi, mio caro e tenero amico, che vi amo alla follia e che mai, mai, posso stare un momento senza adorarvi».
In tre anni di studio e lavoro l’équipe del progetto REX a decodificato la corrispondenza tra Maria Antonietta e di Axel von Fersen, lettere annerite, criptate o scritte con inchiostro simpatico, pagine che al loro interno hanno custodito per secoli segreti fino ad ora inaccessibili: sono state necessarie radiografie, termografie a infrarossi, spettrografie, microscopie e fluorescenze ai raggi X. Al testo delle lettere, accuratamente decifrate e commentate, sono affiancati i facsimile dei manoscritti originali: visto il pericolo che la corrispondenza venisse intercettata, i due amanti sono stati costretti ad alternare alfabeti in codice e inchiostri invisibili, rendendo particolarmente arduo il lavoro di decriptazione.
Nelle parole dei due amanti ci si aspettava di trovare frasi d’amore e testi sentimentali, invece sono venuti alla luce due anni di fitta corrispondenza politica, nel tentativo di mettere in salvo la Francia e la sua discussissima regina. Fersen ha tentato fino all’ultimo di convincere l’amata Maria Antonietta a una nuova fuga, dopo il primo tentativo fallito, ma senza riuscirvi.
Sono circa sessanta le lettere che compongono questo scambio epistolare, e permettono di capire meglio le sfide che, a fine Settecento, andavano a profilarsi all’orizzonte per la corona francese e per Maria Antonietta. Non solo parole piene di romanticismo e tenerezza, ma anche riflessioni politiche, sulla storia che in quei mesi frenetici stava prendendo il sopravvento sulle vite di un’intera Nazione. Queste lettere, come le pagine di un romanzo, di un diario, vanno ad aggiungere un nuovo tassello al ritratto di questa regina, una donna isolata e sola impegnata nel tentativo di comprendere, inevitabilmente fuori tempo massimo, i cambiamenti del mondo che la circondavano.