«Discover. Connect. Collect» è il motto di VOLTA Basel, che dal 12 al 18 giugno 2023 torna con più di 30 gallerie in esclusiva su invito da 16 paesi (nessuna italiana presente). La fiera occuperà una nuova sede: Klybeck 610, in Gärtnerstrasse 2, a 5 minuti di navetta da Art Basel, «un gioiello architettonico progettato dagli architetti Suter + Suter nel 1967, […] nel quartiere di Klybeck, un tempo area industriale, oggi centro di trasformazione e segno del futuro della città». Nel giardino esterno anche un parco di sculture, curato sempre da VOLTA Art Fair.
Cristina Salmastrelli, Co-director di VOLTA Art Fair, ci ha raccontato l’imminente edizione nell’intervista qui sotto.
Silvia Conta: La prima edizione di VOLTA si è tenuta nel 2005 (e nel 2008 è nata VOLTA New York). Come è cresciuta la fiera nel corso delle edizioni? Come si colloca oggi la fiera nel panorama internazionale?
Cristina Salmastrelli: «VOLTA è stata fondata per sostenere le ambiziose gallerie internazionali presenti nelle principali città del mercato dell’arte mondiale. Le opere presentate sono all’avanguardia dell’arte contemporanea, in modo che i collezionisti possano scoprire l’arte di oggi, entrare in contatto con le gallerie e accrescere la propria collezione. Le opere riflettono il mondo in cui viviamo e ci chiedono di scoprire una nuova prospettiva.
VOLTA – è la parola italiana per “svolta” in un sonetto. Si tratta di un cambiamento in ambito retorico o di una svolta drammatica del pensiero, dell’argomento o dell’emozione. Come VOLTA Art Fair continueremo ad ascoltare le ambizioni delle nostre gallerie, il contenuto delle opere create dagli artisti e il più ampio mercato dell’arte per continuare a trovare il nostro posto rilevante in ogni città – Basilea e New York. Come non ci sono due relazioni uguali, le nostre due edizioni sono diverse e la curatela delle gallerie è tenuta in alta considerazione dai collezionisti».
Quali saranno le caratteristiche principali dell’edizione di VOLTA Basel alle porte?
«L’edizione 2023 di VOLTA Basel si rifà alla nostra filosofia fondante: scoprire, connettersi e collezionare. Quest’anno ci concentriamo sull’aspetto della connessione, presentando una selezione accurata di 30 gallerie su invito. Il nostro nuovo spazio in Klybeck 610 ci ha permesso di offrire un’esperienza di fiera d’arte più piccola, ma unica e più vicina all’intimità di una boutique.
Le 30 gallerie provengono da 16 Paesi e comprendono una forte rappresentanza europea, tra esse ci sono la galleria tedesca Galerie Thomas Fuchs con pittori interessanti come Carlo Krone, Rainer Fetting e Logan T. Sibrel; la galleria spagnola Victor Lope e altre come NL=US e Galerie Barbara von Stechow.
Siamo entusiasti, inoltre, di sostenere l’economia artistica locale presentando sette gallerie svizzere, tra cui Lechbinska, Selene Art Media e Galerie Katapult.
La varietà dei mezzi presentati è ampia: nuovi media, sculture (tra cui alcune esposte all’esterno dell’edificio), pittura e ricerche che si spingono oltre i confini tradizionali dell’arte nei nuovi media. Tra le presentazioni scultoree spiccano quelle di Dietner Detzner presentato da Lechbinska di Willem Basselink e Pims Palsgraaf presentati da NL=US.
Nel frattempo, VOLTA mira a sostenere le narrazioni sottorappresentate e a guardare oltre i mercati dell’arte tradizionalmente definiti. A questo proposito un dei maggiori esempi è rappresentata da QAZART, una piattaforma di arti digitali che presenta artisti del Kazakistan: quest’anno due pittrici, Saule Suleimnova e Lyazzat Khanin.
Oltre il cinquanta per cento degli artisti presentati quest’anno a VOLTA Basel sono donne. Tra queste da segnalare è Monika Plentauskaite, di Meno Niša, in Lituania, che crea dipinti che includono la simbologia dei capelli, espressi come un costrutto socio-culturale al di là della loro funzione biologica».
Quali sono le principali differenze tra VOLTA Basel e VOLTA New York?
«Il modo in cui i nostri collezionisti assimilano e assorbono le nostre presentazioni e mostre è diverso. Ne teniamo conto quando curiamo l’elenco complessivo delle gallerie e la programmazione della fiera, per adattare ogni edizione ai loro gusti, pur mantenendo la nostra etica e la nostra mission.
A VOLTA New York i nostri collezionisti amano presentazioni di mostre personali completamente immersive, che creano un’atmosfera totalizzante e si concentrano su un solo artista. Questo è un rischio per le gallerie, ma sappiamo che si tratta di una preferenza dei collezionisti, di cui è necessario tenere conto per distinguersi nel “rumore” del mercato di New York.
A Basilea, creiamo un’esperienza da boutique che offre un sollievo dalla frenesia di Art Basel e ci piace pensare a noi stessi come a un ambiente di contemplazione significativa e di connessione con i galleristi».
Come selezionate le gallerie partecipanti? Quali sono le caratteristiche che una galleria dovrebbe avere per poter partecipare a VOLTA?
«Per questa edizione di VOLTA Basel abbiamo adottato un approccio a inviti per offrire una più stretta selezione delle gallerie. In questo modo abbiamo potuto scegliere una rappresentanza locale di gallerie svizzere, un’ampia gamma internazionale di gallerie ambiziose che presentano narrazioni sottorappresentate e VOLTA può contribuire a puntare i riflettori su di loro nelle principali città del mercato dell’arte.
Valutiamo sempre il mercato e analizziamo le tendenze tematiche che vengono presentate in combinazione con lo sviluppo delle nostre gallerie. Il nostro obiettivo a VOLTA è quello di presentare presentazioni ambiziose di artisti emergenti e affermati. L’unico modo in cui un artista può veramente farlo è attraverso l’incoraggiamento alla rappresentazione. In fondo è questo che cerchiamo: una galleria dedicata al proprio artista e viceversa».
In quasi vent’anni di attività e in un mondo dell’arte con un numero crescente di fiere in tutto il mondo, quali sono i cambiamenti più consistenti di cui VOLTA è testimone nelle scelte e nelle esigenze dei collezionisti?
«I motivi fondamentali per cui le persone acquistano arte non sono cambiati, sia che si tratti di un legame emotivo, di una scelta estetica o di un investimento. VOLTA continuerà a presentare opere ben curate dei migliori artisti emergenti.
Ciò che è cambiato è l’ampiezza di scelta. Le scelte che i collezionisti hanno oggi sono sovrabbondanti. Una volta i collezionisti potevano visitare tutte le fiere di una città in un fine settimana, ora questo non è più possibile. Questo significa che i collezionisti sono inondati di opportunità e quindi, a VOLTA, continuiamo a dedicarci alla nostra mission fondante, offrendo un ambiente boutique ai collezionisti per scoprire l’arte di oggi e connettersi con le gallerie per aggiungere i migliori artisti di domani alla loro collezione».