Isolata per la prima volta l’essenza alla base di un profumo usato dagli antichi romani, in un vasetto di cristallo rinvenuto a Siviglia
A giudicare dall’uso del garum, una salsa fermentata a base di interiora di pesce utilizzata come condimento di diversi piatti, i dubbi sui gusti degli antichi romani sono forti. Eppure pare che sui profumi fossero molto esigenti, con raffinate preferenze. Una conferma arriva ora dalla Spagna, precisamente da Siviglia, dove per la prima volta viene identificato un profumo di epoca romana. Contenuto in un vasetto per unguenti in cristallo di rocca sigillato con un tappo per proteggere una sostanza all’interno. Trovato da ricercatori dell’Università di Cordoba in una tomba emersa durante i lavori di ristrutturazione di un edificio. La scoperta risale al 2019, ma solo ora i risultati vengono pubblicati sulla rivista Heritage.
Fino ad oggi erano stati rinvenuti vasi che contenevano profumi, ma le scoperte si limitavano agli unguenti di base, mai alle essenze profumate. Le sostanze contenute nel vasetto spagnolo sono state sottoposte a tecniche di ricerca come la diffrazione dei raggi X, la spettroscopia infrarossa e la gascromatografia-spettrometria di massa. Che hanno rivelato che la sostanza contiene idrocarburi, sesquiterpeni e un grasso vegetale. E l’aroma dell’essenza viene definito vicino al patchouli, olio essenziale tuttora utilizzato con odore dolce, erbaceo, speziato e balsamico.