Fino al 2 luglio la Triennale di Milano ospita il nuovo progetto di Anna Franceschini dal titolo All Those Stuffed Shirts, a cura di Damiano Gullì
L’installazione di Anna Franceschini, appositamente ideata e realizzata per Triennale, è composta da sette macchine per la stiratura automatica chiamate dressmen. Una volta modificate nella loro meccanica e rieducate grazie a un algoritmo, i dressmen eseguono, ciclicamente, una partitura, attraverso il loro unico mezzo espressivo: l’aria.
Il titolo, All Those Stuffed Shirts, allude a un modo di dire anglosassone che indica qualcuno pieno di sé, presuntuoso, conservatore e reazionario, un vero e proprio “pallone gonfiato” e pone l’accento sull’abito per denigrare chi lo indossa, che, a sua volta, diventa semplice riempimento.
Nel 2012 Anna Franceschini realizza una video installazione che inquadra le macchine stiratrici nel luogo di produzione mentre sono impegnate nella dimostrazione della loro funzione, sottolineandone la natura scultorea e il valore di readymade. Per Triennale, Franceschini libera i dressmen dalla gabbia dell’inquadratura per farli impossessare dello spazio espositivo.
Anna Franceschini mette in mostra un apparato ibrido e complesso, situato tra il balletto meccanico, la macchina celibe (o nubile?) e il concerto per strumenti “preparati”. Nel display, i quasi-corpi reclamano presenza, riuniti in una danza senza fine. La pratica dell’artista, sostanziata da un’accurata ricerca intorno ai dispositivi di visione e le loro qualità materiali e tecniche, ribalta i termini della discussione sul “cinema come macchina” che rivitalizza ciò che è inanimato e riconsidera la “macchina come cinema”, una screenless animation, come Franceschini ama definire le sue creature meccaniche. Gli episodi animati sono frammenti di uno spettacolo che solleva domande sulla soggettività, la libertà e la marginalità. Un film senza film, un montaggio di “incidenti” provocati da meccanismi motorizzati, l’apparenza di vita come sottoprodotto di un processo industriale immaginario.
La composizione di respiri è stata pensata e composta insieme all’artista Matteo Nasini (Roma, 1976), mentre i corpi tessili dei dressmen nascono dalla collaborazione con la designer Nelly Hofmann (Parigi, 1988).
>>> Il 21 giugno alle 18.30 si svolgerà Animazioni. Dall’automa al cyborg, dalla fantasmagoria alla realtà virtuale, tavola rotonda con il progetto ERC AN-ICON dedicata all’installazione All those stuffed shirts di Anna Franceschini. L’incontro, a cura di Barbara Grespi, Università degli Studi di Milano, AN-ICON, vede la partecipazione di Anna Caterina Dalmasso, Margherita Fontana, Giancarlo Grossi, Roberto Malaspina, tutti facenti parte dell’Università degli Studi di Milano, AN-ICON.