Londra. Archiviati i moderni e contemporanei, si alza il sipario sull’antico. Comincia col botto la Classic Week di Christie’s, in scena già il prossimo 6 e 7 luglio (Old Masters parte I e parte II). Con una straordinaria riscoperta: una coppia di ritratti di Rembrandt (circa 1635), l’unica coppia rimasta di proprietà privata, arriva all’incanto due secoli dopo essere stata vista dalla casa d’aste londinese. La stima è di 5-8 milioni di sterline. Le fa eco una preziosissima Deposizione di Cristo di El Greco (6-8 milioni di pound). In un paesaggio aspro e tempestoso, con le tre croci del Golgota stagliate contro il cielo, l’artista raccoglie folle di dolenti attorno al corpo di Cristo, premurosamente deposto nel sepolcro. Risalente a una fase relativamente precoce dell’opera del pittore, dalla pennellata violenta ed espressionista, l’opera mostra la profonda influenza dei suoi periodi veneziano e romano, incapsulata dall’inclusione di un ritratto di Tiziano al centro del pannello. Seguono, in catalogo, i giganti del nostro Paese: Beato Angelico, Tiepolo, Canova. A segnare, infatti, la Christie’s Classic Week sono un ventaglio di opere realizzate da grandi maestri italiani, provenienti da tutta Italia. Chiosa e menzione, necessaria, su una inedita tela del belga Michael Sweerts, proveniente da una collezione privata francese, “uno degli artisti più creativi, enigmatici e ossessivamente memorabili del diciassettesimo secolo” come ha scritto Peter Sutton nel catalogo della storica mostra del 2002 ad Amsterdam. Dipinto a Roma, dove è documentato che Sweerts vive in Via Margutta tra il 1646 e il 1652, si tratta del suo più grande quadro sul tema dello “studio dell’artista”, nato dal suo profondo interesse per l’educazione e l’istruzione artistica. La stima di The Artist’s Studio with a Seamstress è di 2-3 milioni di sterline.
Grand Tour. Soffermiamoci in questo primo focus sulle aste di Old Masters londinesi, sponda Christie’s, sulla folta compagine italiane. Si parte dal Veneto e Venezia. Con Paolo Veronese (Verona 1528-1588 Venezia) e Cupid holding the reins of Mars’ charger – a fragment, un olio su tela stimato 200-300 mila sterline); come The Madonna and Child with Tobias and the Angel di Palma il Vecchio (Serina, near Bergamo c.1480 – 1528 Venice), olio su tela, poi trasferito su pannello, valutato 100-150 mila sterline.
La città di Venezia è rappresentata da due opere di Francesco Guardi (Venezia 1712-1793): Venice, the Rio dei Mendicanti looking North with the church of San Lazzaro dei Mendicanti (stima 350-550 mila sterline) e The Entrance to the Grand Canal, Venice, looking towards the Dogana, the Giudecca and the Redentore beyond (stima 120-180 mila sterline).
Della stessa area di provenienza uno dei top lot assoluti di questa Classic Week, ovvero il marmo Bust of Helen di Antonio Canova (Possagno 1757-1822 Venice). La stima elevatissima è di 2,5-4 milioni di sterline.
Dall’area lombarda spicca The Nativity, with the Journey to Egypt beyond di un autore rinascimentale tra i meglio considerati in assoluto: Bernardino Luini. La tavola a tempera e olio, ben conservata, è stimata 1-1.5 milioni di sterline.
Protagonista della scena artistica bolognese tra Settecento e Ottocento è invece Gaetano Gandolfi (Bologna 1734-1802), che ha realizzato A bearded man, bust-length, holding a rosary stimato 200-300 mila sterline. Presente all’asta anche un’opera del fratello maggiore, Ubaldo Gandolfi.
Proseguendo nella discesa verso Sud incontriamo il prima citato capolavoro di Beato Angelico (Vicchio, 1395/1400 ca. – Roma 1455), operante tra Toscana e Roma tra il XIV e il XV secolo, The Crucifixion with the Virgin, Saint John the Baptist. L’opera, mai passata sul mercato, è una tavola a tempera su fondo oro, ad arco, con la cornice originale ridorata. Una serie di preziosità che compongono la stima 4-6 milioni di sterline.
Allegory of Sculpture è una tela di recente scoperta che si aggiunge al corpus di opere di Artemisia Gentileschi (Roma 1593- dopo il 1654 Napoli). L’opera fu probabilmente realizzata verso la fine del periodo fiorentino di Artemisia, o all’inizio del suo ritorno a Roma. Sempre a Roma era attivo Sassoferrato (Sassoferrato 1609-1685 Roma), di cui è in asta The Madonna in prayer (stima 60-80 mila sterline). Affezionato ritrattista dei nobili di origine inglese è Pompeo Girolamo Batoni (Lucca 1708-1787 Roma), di cui è in vendita il ritratto di Sir Henry Mainwaring (stima 80-120 mila sterline).
Si giunge infine ai piedi Vesuvio con Pietro Fabris (Napoli attivo 1756 – 1804) e il suo Naples, from Mergellina (stima 120-150 mila sterline).