Il Ponte chiude con soddisfazione l’appuntamento di Arti decorative del ‘900 e Design. Con un fatturato di oltre € 1,2 milioni, il 200% di rivalutazione delle stime e l’85% di lotti venduti certifica il grande interesse rivolto ai maestri del design italiano.
Lotto più interessante – con offerte da Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Belgio e Austria – sono state le sedute della serie Monofilo di Luciano Grassi, Sergio Conti e Marisa Forlani, top lot dell’incanto venduto a € 107.100.
Sempre molto partecipata la sezione dell’illuminazione, dove si sono distinti i due monumentali lampadari anni Trenta di Pietro Chiesa (€ 41.580) e Carlo Scarpa (€ 35.280), la singolare lampada modello “12385 Vela” di Angelo Lelii (€ 16.380) e la rara lampada “Seki-Han”di Afra e Tobia Scarpa, che alla sua prima apparizione in asta è stata veduta a € 9.450.
Ottimo riscontro anche per la rassegna dedicata ai vasi, con le vendite per il modello in ceramica smaltata bianca con due bande nere di Ettore Sottsass (€ 25.200) e l’eccezionale vaso da parata di Galileo Chini (€ 25.200).
Come da previsione il risultato del gruppo di sedie “Africa”, disegnate da Afra e Tobia Scarpa per Maxalto (€ 25.200), così come delle otto sedie pezzi unici di Fausto Bontempi (€ 18.900), dell’ironico buIet della serie “Nobody’s Perfect” di Gaetano Pesce (€ 17.640) e del tavolino serie “Mobili nella Valle” di Mario Ceroli (€ 9.450).
Nell’ambito del design storicizzato spiccano il gruppo di sedie degli anni Venti di Gio Ponti (€ 21.420) e il mobile bar disegnato nel 1939 da Osvaldo Borsani (€ 11.340). Cifre ragguardevoli infine per gli arredi “Wiener Secession” firmati da Josef Hofmann, tra i quali l’elegante scrittoio modello “500/6” (€ 16.380).