Due importanti novità dalla Biennale di Berlino: la nomina di Zasha Colah (1982, Mumbai) a curatrice della 13ma edizione (le cui date verranno comunicate a breve) e lo slittamento della prossima edizione al 2025 (mentre era attesa per il 2024), che segnerà poi lo svolgimento delle successive edizione agli anni dispari.
Zasha Colah non è un volto nuovo per il panorama italiano: da gennaio 2023, infatti, è direttrice artistica di ar/ge kunst Bolzano, assieme a Francesca Verga (che con questo ruolo condiviso hanno sostituito Emanuele Guidi, direttore artistico dal 2013). In un nota diffusa nel pomeriggio l’istituzione bolzanina si è congratulata con Colah e ha ricordato questo: «Nei primi sei mesi alla direzione artistica di Ar/Ge Kunst (Bozen-Bolzano), Zasha Colah e Francesca Verga hanno co-curato il programma di mostre ed eventi, commissionato la realizzazione di una nuova architettura espositiva, un nuovo sito web, definito strategie di comunicazione e fundraising, e una serie di pubblicazioni.
Il programma di Ar/Ge Kunst continuerà a essere guidato da entrambe le direttrici artistiche. A partire dal 2024, Francesca Verga assumerà un ruolo di maggiore responsabilità in loco, mentre la visione e il programma continueranno a essere sviluppati congiuntamente. La direzione continuerà ad agire con il supporto di Verena Rastner, in qualità di direttrice esecutiva, e del Consiglio di amministrazione di Ar/Ge Kunst».
Chi è Zasha Colah
Colah è cresciuta a Lusaka (Zambia), e a Mumbai (India) dove ha vissuto e lavorato fino al 2014. Dal 2014 al 2017 si è divisa tra Berlino e Mumbai e negli ultimi sei anni ha vissuto a Torino. È cofondatrice della Clark House Initiative (con Yogesh Barve, Sachin Bonde, Poonam Jain, Prabhakar Pachpute, Amol K Patil, Rupali Patil, Nikhil Raunak e Sumesh Sharma; Mumbai; 2010-22), una collaborazione di artisti e curatori che si occupa di idee di libertà. In precedenza è stata curatrice dell’arte moderna indiana presso il JNAF/CSMVS Museum e curatrice dei programmi pubblici presso la National Gallery of Modern Art, entrambi a Mumbai. È stata curatrice di Body luggage, steirischer herbst (Graz, AT; 2016), co-curatrice della terza Biennale di Pune Habit-co-Habit. Artistic Simulations of Some Everyday Spaces in India (con Luca Cerizza, 2017), e parte del team curatoriale della 2° Biennale di Yinchuan Starting from the Desert. Ecologies on the Edge in China (curatore: Marco Scotini, 2018). Il suo dottorato ha affrontato il tema dell’illegalità e delle pratiche meta-espositive in Indo-Myanmar dagli anni Ottanta (Sapienza – Università di Roma, IT; 2020).
Come membro di Archive, una comunità di pratica decentralizzata (Berlino; Dakar, SN; Milano, IT; dal 2020), co-cura mostre, giornate di studio e il programma seriale sulle moltitudini in movimento, Choreopoethics. Colah è docente di Studi Curatoriali alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (dal 2018) e fa parte del comitato editoriale di GeoArchivi (direttore: Marco Scotini/NABA, edito da Meltemi, Milano, dal 2021), una collana di libri dedicata agli archivi ribelli. È direttrice artistica di ar/ge Kunst (con Francesca Verga; Bolzano, IT; dal 2023), dove co-sviluppa un programma incentrato su una serie di domande artistiche che ogni volta forgiano un nuovo gruppo di lavoro di artisti e operatori. Fa parte del consiglio di amministrazione dell’Institute of Contemporary Art Indian Ocean (Port Louis, MU).
Il comitato di selezione internazionale che l’ha scelta per la curatela della prossima Biennale di Berlino,il cui direttore è sempreGabriele Horn e l’organizzazione del KUNST-WERKE BERLIN e. V., era composta da Sebastian Cichocki (curatore capo del Museo d’Arte Moderna di Varsavia, PL), Elena Filipovic (direttrice e curatrice della Kunsthalle di Basilea, CH), Krist Gruijthuijsen (direttrice del KW Institute for Contemporary Art di Berlino), Omar Kholeif (curatore senior e direttore delle collezioni, Sharjah Art Foundation, AE, e direttore fondatore, artPost21, UK), Manuela Moscoso (direttore esecutivo inaugurale e curatore capo, CARA, New York, USA), Olaf Nicolai (artista, Berlino) e Ugochukwu-Smooth C. Nzewi (curatore Steven e Lisa Tananbaum, Dipartimento di Pittura e Scultura, Museum of Modern Art, New York).