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Si è spento Hsiao Chin, pioniere dell’arte astratta cinese del dopoguerra

Si è spento all’età di 88 anni Hsiao Chin, pioniere dell’arte astratta cinese del dopoguerra

Ampiamente riconosciuto nella scena artistica orientale e occidentale per il suo importante contributo allo sviluppo dell’arte astratta moderna cinese, è visibile nelle principali collezioni d’arte di tutto il mondo tra cui il Metropolitan a New York, al M+, West Kowloon Cultural District a Hong Kong, al Musee Guimet a Parigi, alla galleria nazionale di Roma, al Long Museum di Shanghai e al Song Museum a Pechino.

Nato a Shangai nel 1935, Hsiao Chin ha vissuto a lungo in Italia, diventando uno dei protagonisti della grande stagione artistica milanese tra gli anni Sessanta e Settanta, soprattutto con la sua adesione al movimento Punto. Alcuni anni fa la galleria Robilant+Voena gli ha dedicato una retrospettiva tesa a illustrarne il percorso artistico (tra Cina, Spagna e Italia) che lo poneva come uno dei maestri dell’astrazione internazionale, declinata con una tecnica e uno stile particolarissimi: le sue opere si compongono di larghe stesure, superfici vibranti e incorporee, connotate dalla fluidità e levità delle cromie, in composizioni rarefatte e spirituali. Vi si possono rintracciare evocazioni della tradizione non-figurativa occidentale del XX secolo, tra Klee e Kandinsky, Mirò e Mondrian, Malevich e Rothko: tuttavia è come se nell’opera di Hsiao Chin questa tradizione venisse intenzionalmente filtrata attraverso una diretta relazione con la dimensione del fluire dell’universo stesso e della vita che vi scorre, in una visione insieme dinamica e contemplativa, più tipica delle filosofie orientali.

HSIAO CHIN
ADMIRATION (L’ATTRAZIONE) 相傾 , 1966
Acrylic on paper 紙上壓克力
38 x 51cm

La Fondazione Marconi lo ricorda sui social con queste parole:

«È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa di Hsiao Chin, uno dei protagonisti della storia dello Studio Marconi e della Fondazione Marconi.
1935-2023

“Le forme che suggerisco, spirali, cerchi, quadrati, triangoli, le ho prese dalla storia della simbologia nella quale sono sempre esistite, come forze strutturali. Nello Zen ci sono forme diverse, il cerchio è la perfezione, il triangolo in alto è un’ascensione spirituale, il quadrato è come la base grezza che deve evolversi, una materia che deve evolversi… La spirale è una forma atavica… e sembra che nella cultura del primitivo indichi centri di energia, centri di acqua.”
(Hsiao Chin, 2008)»

 

www.hsiaochin.com

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