62 gallerie compongono PAD London 2023, la prima fiera internazionale dedicata al design nel Regno Unito che torna dal 10 al 15 ottobre 2023, in concomitanza con l’Art Week di Londra.
Nella spartizione geografico-temporale che ogni settore opera, il mondo dell’arte ha eletto Londra come centro nevralgico del mercato nel mese di ottobre. Grandi mostre, grandi aste e soprattutto grandi fiere. Frieze, d’accordo. Ma attenzione agli eventi satellitari in netta crescita come PAD London. Lanciata nel 2007 come prima fiera internazionale dedicata al design nel Regno Unito, l’evento è ormai un punto di riferimento. Che non rinuncia però a rinnovarsi. Così per la prossima edizione, in programma dal 10 al 15 ottobre 2023 è pronta una selezione di 62 gallerie espositrici provenienti da Europa, Asia e Nord America, di cui 12 al debutto.
Tra queste Objects with Narratives, che presenta i mobili in legno del designer rumeno Mircea Anghel, che sembrano sfidare la gravità, insiema agli elementi d’illuminazione in bronzo dell’artista e scenografo bulgaro Vladimir Slavov. Gallery LVS & Craft presenta in anteprima vasi di porcellana di Lee In Hwa, Kim Deok Ho e Kim Dong Jun, combinando tecniche tradizionali e contemporanee. Ormond Editions si unisce alla fiera con mobili e pezzi di illuminazione dello studio di design francese Garnier & Linker, dell’architetto belga Glenn Sestig, del ceramista coreano Yoona Hur, così come del duo di designer Valériane Lazard e Pieter Maes.
Altra novità rappresentata da Raphaella Riboud-Seydoux, che presenta vasi geometrici in ceramica colorata di Nathalie du Pasquier, membro fondatore del Memphis Group degli anni ’80, e sculture realizzate con rami di castagno caduti e assemblati dell’artista francese Vincent Laval. JCRD Design propone mobili brasiliani del XX secolo realizzati da maestri del genere come Joaquim Tenreiro, Lina Bo Bardi, Jorge Zalszupin e Jose Zanine Caldas. L’esperto di design storico belga Unforget presenta invece pezzi degli anni ’50 ideati dai pionieri francesi Jacques Adnet e Line Vautrin. A completare la lista dei nuovi espositori c’è Galerie Philia, la collaborazione tra Giulia de Jonckhere e la galleria New hope; Melchiorri Studio Gallery, galleria di design contemporaneo con sede a Londra e Milano; Secret Gallery, galleria parigina di arte e design; il ceramista parigino Florian Daguet-Bresson e il designer di gioielli francese Elie Top.
Tra i ritorni più attesi c’è la galleria spagnola SIDE, con pezzi sorprendenti della designer britannica Charlotte Kingsnorth, della star del design di Rotterdam Sabine Marcelis e del designer coreano Gyuhan Lee. Tutti appartenenti al movimento Global Tools degli anni ’70, che si ispirava all’architettura radicale italiana, all’arte povera e all’arte concettuale. Nilufar Gallery espone un tavolo in resina trasparente, ottone e bronzo dell’artista del vetro franco-libanese Flavie Audi. Ammann // Gallery sorprende con una panca realizzata in oggetti antichi fusi in resina. Spazio Nobile presenta Luna Rossa, un tavolo in marmo e bambù del designer belga Sebastien Caporusso, mentre Galerie Kreo espone nuovi pezzi di illuminazione in alluminio anodizzato e perforato del designer tedesco Konstantin Grcic.
Molto rappresentata la ceramica contemporanea. Spiccano la ceramista francese Agnès Debizet (Galerie Melissa Paul), la designer turca Isin Sezgi Avci (Galleria 88), l’artista newyorkese William Coggin e il designer olandese Rino Claessens (Galerie Scène Ouverte). All’Atelier Adrian Sassoon presente anche Kate Malone – la principale artista ceramica ed esperta di ricerca sugli smalti per gres del Regno Unito – con Giant Magma Gourd, una scultura in gres smaltato cristallino a grandezza umana.
Rivoluzionari nell’uso del legno nell’ambito del design, presenti l’artista e scultore belga Kaspar Hamasher (Spazio Nobile), Peter Marigold e Gareth Neal (Sarah Myerscough Gallery) e Pierre Renart (Maison Parisienne). Spiccano nella lavorazione del vetro la finlandese Camilla Moberg (Galerie Maria Wettergren) e le creazioni del soffiatore di vetro francese Gerald Vatrin (Maison Parisienne). Tra le plafoniere da segnalare Lustre Candy No. 586, realizzata in vetro soffiato e bronzo del designer francese Hervé Van Der Straeten; e la Signal C4S – policroma, in vetro di Murano e alluminio laccato – dello studio di design industriale britannico Barber Osgerby (Galerie Kreo).
Tra le nuove opere commissionate direttamente per la fiera c’è Light Entanglements, un lampadario realizzato dal danese Stine Bidstrup e caratterizzato da eleganti grappoli di vetro soffiato a mano (Gallery FUMI); un nuovo lampadario monumentale realizzato con materiali naturali del designer spagnolo Nacho Carbonell (Carpenters Workshop Gallery); così come un nuovo arazzo tessuto a mano fatto di fibre, ferro arrugginito e prugna di Myrobalan dell’artista britannica Teresa Hastings (Sarah Myerscough Gallery).
A completare la selezione ci sono poi sette importanti gallerie di gioielli contemporanei: James Taffin de Givenchy, Hemmerle, Boghossian, Glenn Spiro, Neha Dani, Elie Top ed Elisabetta Cipriani. Quest’ultima che presenta Sciara, un anello del designer siciliano Massimo Izzo ispirato all’Etna.