Wannenes presenta per la prima volta nella nuova sede genovese di Villa Carrega Cataldi l’asta di Design e Stile Italiano, in programma il 12 e 13 luglio 2023. In vendita una selezione di oggetti che rappresentano l’elité del disegno industriale italiano e internazionale del XX secolo.
A partire dal tavolo anni ‘40 in legno, pergamena e marmo ideato da Guglielmo Ulrich per una residenza (lotto 34, stima 5.000 – 7.000 euro). Materiali e lavorazioni raffinate, che traghettano il semplice oggetto d’uso nel reame della ricerca estetica, anche artistica. Come racconta il “Cubo” in resina di Enzo Mari, prodotto da Danese negli anni ’60. Una creazione non tanto distante dalle estroflessioni di Agostino Bonalumi e dalle ricerche cinetiche di Getulio Alviani (lotti 62 e 65, entrambi stimati 600-800 euro).
Due armadi in asta, entrambi firmati da Gucci di Firenze, risalenti agli anni ’50 e realizzati in legno ebanizzato, radica di Tuja e radica di acero, bronzo dorato e tessuto (lotto 77, stima 3.200-3.800)
Max Ingrand, maestro vetraio e decoratore francese, ha definito il suo stile nel decennio 1954-1964, lascia un segno indelebile nella storia del design, quando era alla direzione artistica di Fontana Arte. Fondamentale il concetto secondo il quale l’elemento luminoso è visto come parte integrante dello spazio abitativo. Non a caso è all’asta con una coppia di lampade mod. 2228 del 1965, entrambe con stima di 7.000 – 9.000 euro (lotto 84).
In modo analogo, Ico Parisi è convinto che il progetto architettonico e l’arredamento debbano essere concepiti come tutto un insieme. Un’idea integrata delle arti che l’ha reso uno dei principali artefici dello stile del mobile italiano negli anni Quaranta e Cinquanta. Come possiamo notare nella coppia di poltrone mod.1949.19 prodotte da Ariberto Colombo negli anni ’50 (lotto 93, stima 2.400 – 2.600 euro).
Si torna all’illuminazione con Alessandro Mendini e la sua lampada da terra mod. Milo, prodotta da Segno nel 1988 (lotto 118, stima 1.800-2.000 euro). Chiude la poltrona per l’Auditorium Rai di Torino del 1951, in ottone, legno e tessuto imbottito (lotto 124, stima 5.000-7.000 euro), che dimostra tutta la creatività di Carlo Mollino.