Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867) è stato un pittore inclassificabile. Dietro il suo apparente classicismo si celano un’originalità e una ricerca della perfezione che continuano ad affascinare
Tra il 1830 e il 1848, Ingres trovò un mecenate nella famiglia Orléans che gli permise di produrre alcuni dei suoi più grandi capolavori. Sono proprio questi stretti legami il fulcro della mostra al Château de Chantilly, in Francia. L’intento dell’esposizione è raccontare come il “principe degli artisti” sia divenuto “l’artista dei principi”. Aperta lo scorso 3 giugno, “INGRES The artist and his princes” proseguirà fino al 1° ottobre 2023.
Raccontano gli organizzatori: «Conservati in collezioni in Francia e oltre, dipinti e disegni commissionati o raccolti dai principi di Orléans saranno portati a Chantilly e presentati insieme a studi e varianti. Insieme, offriranno uno spaccato del lavoro perfezionista e metodico di uno dei più grandi pittori francesi di sempre. Nuove analisi di alcuni dei capolavori più importanti dell’artista, così come opere inedite e riscoperte, getteranno nuova luce sulla personalità unica di uno dei più grandi personaggi della storia dell’arte».
La mostra è ordinata cronologicamente, comprende oltre 110 opere che offrono una panoramica della carriera dell’artista: dai primi anni parigini, attraverso i due soggiorni in Italia, fino alle opere successive. Grazie all’eccezionale supporto del Musée Ingres Bourdelle di Montauban, sono state raccolte quasi 40 opere preparatorie del maestro per tracciare la genesi dei dipinti principali della mostra.
Tra i prestiti più preziosi, il celebre ritratto di Luisa, principessa di Broglie, futura contessa d’Haussonville, della Frick Collection che lascia per la prima volta New York.
INGRES
The artist and his princes
Château de Chantilly, Musée Condé, Salle du Jeu de Paume
3 June -1 October 2023