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Lo spagnolo Sergio Bernal encanta Nervi

È considerato il “Re del flamenco” e potremmo anche azzardare il “Roberto Bolle spagnolo”, data anche la sua prestanza fisica. Stiamo parlando di Sergio Bernal già primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna, star internazionale del balletto classico e del classico spagnolo, capace di creare abilmente un elegante mix tra danza classica e flamenco, che sabato 29 luglio  ha presentato il suo spettacolo Una noche con Sergio Bernal al Nervi Music Ballet Festival 2023.

Uno tra gli spettacoli più belli che la Daniele Cipriani Entertainment ha portato quest’anno sul palcoscenico dei Parchi di Nervi in quanto ricco di un programma variegato con al centro sempre Bernal come protagonista assoluto. I momenti di flamenco, come il celebre Zapateado Sarasate creato da Antonio Ruiz Soler sulla musica di Pablo de Sarasate, si sono alternati a intermezzi musicali e cantati dal vivo, come Siempre Lorca su testo del grande poeta spagnolo. Alla Sergio Bernal Dance Company infatti appartiene anche l’ensembre musicale formata da: Daniel Jurado (chitarra), Roberto Lorente e Paz de Manuel (voci) e Javier Valdunciel (percussioni), un valore aggiunto alla danza.

Una noche con Sergio Bernal ha offerto al pubblico genovese un visionario racconto per quadri in cui vediamo fondersi la tradizione iberica, l’eleganza della danza classica e il fuoco e la passione del flamenco, espressione e simbolo della cultura gitana. Nei passi a due assieme a Bernal c’è Cristina Cazorla, bravissima e sensuale anche lei avvolta dalla “bata de cola” (strascico) tradizionale del flamenco. La coppia si è esibita nel brano di apertura Orgia su musica di Joaquin Turin, El Ultimo encuentro su musica di Alberto Iglesias e nel Bolero di Ravel che ha chiuso lo spettacolo. La abbiamo apprezzata anche nel brano solistico Jota Navarra su musica di Pablo Sarasate in una coreografia da lei stessa creata. 

Indubbiamente il pezzo di punta della serata è stato l’assolo Il cigno (coreografia di Ricardo Cue) in cui Bernal, dopo essersi praticamente denudato davanti al pubblico, ha danzato sulle celebri note di Camille Saint-Saëns. Come sappiamo la coreografia storica di Michel Fokine nasce al femminile ( fu composta nel 1886, appositamente per Anna Pavlova), ma Ricardo Cue è riuscito a suscitare le stesse emozioni scegliendo di fare eseguire il celeberrimo  brano  tratto da “Le Carnaval des Animaux“ da un uomo, appunto Sergio Bernal, che con la sua bravura e sensualità ci ha fatto dimenticare le piume dei tutù delle più grandi interpreti del pezzo.

Ma oltre alle coreografie di Cue è lo stesso Bernal a firmare alcuni brani della serata come il primo, Orgia, e poi Obertura, Solea x bulerias e il Bolero finale. In tutti vediamo  incarnato al contempo il vigore primordiale della danza iberica, alla ricerca del contatto con la terra, sposato con la raffinatezza estetica del danza classica, sempre in procinto di spiccare il volo protesa verso l’aria.

Daniele Cipriani, che scoprì il talento del ballerino 11 anni fa racconta così: “Nel 2012 portai un allora diciannovenne Sergio Bernal a danzare al Mittelfest a Cividale del Friuli. Sebbene giovanissimo, in lui già brillava la luce di una star. Nel settembre dello stesso anno lo premiai come “Danzatore Emergente” al Premio Positano di cui, all’epoca, ero il direttore artistico. Con il tempo, Sergio divenne étoile presso il Balletto Nazionale Spagnolo e così, nel 2018, potei invitarlo come “étoile a sorpresa” di Les Étoiles. Da quel momento non è mai mancata la sua presenza alle edizioni successive di Les Étoiles, anzi ne è diventato il beniamino!” . Siamo ben felici che questa star della danza sia arrivata anche a Genova e speriamo davvero di poterla rivedere sui nostri palcoscenici.

L’unico appunto che si può fare a Una noche è che poteva prevedere più musica dal vivo. È innegabile infatti che ascoltare le note da uno strumento che vibra dinanzi a noi fa tutto un altro effetto! Se poteva essere complicato e costoso avere in scena violoncello e pianoforte per Il Cigno, per non parlare di un’orchestra intera per Bolero, i brani di musica spagnola avrebbero senz’altro acquisito qualcosa di più utilizzando l’ensembe musicale della compagnia. Allo spettacolo, in questo caso, non mancherebbe nulla per essere “ON TOP”. 

I prossimi appuntamenti dopo Nervi sono al Festival La Versiliana (1 agosto), alla Scalinata San Bernardino,  L’Aquila (2 agosto,) e poi a Catona Teatro, Reggio Calabria (3 agosto).

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