Luglio è tempo di bilanci. Concluse le aste del primo semestre, è il momento di tirare le somme. Confrontando i risultati della rosa di Maison consultate dalla redazione di ArtsLife, il mercato del Bel Paese risulta abbastanza stabile: i totali sono allineati allo stesso periodo dello scorso anno, con qualche casa d’asta in crescita, qualche altra in lieve calo. Una fotografia rassicurante nonostante gli esperti stiano parlando di “raffreddamento” e “ricalibrazione” per il mercato internazionale. Spiccano, come avvenuto nel 2022, l’arte moderna e contemporanea e il settore Luxury. Vediamo come è andata la prima parte dell’anno da Colasanti
Colasanti ha visto un fatturato di € 1.792.000, in calo rispetto allo stesso periodo 2022 (€ 2.563.000). La maison romana conta una dozzina di dipartimenti, quelli trainanti sono stati: arte moderna e contemporanea, gioielli & Vintage «da sempre in ottima salute, entrambi vedono ormai da anni un crescente consenso di pubblico» commentano dalla casa d’aste «Visti gli straordinari risultati del primo semestre 2022, eravamo pronti ad un fisiologico calo del fatturato per lo stesso periodo del 2023, abbiamo comunque ottenuto degli ottimi risultati in termini di percentuale di lotti venduti. È evidente la continua necessità di essere presenti sul mercato e aumentare il bacino della clientela per continuare a essere competitivi sul mercato italiano e internazionale. Fortunatamente registriamo un vivo interesse per tutte le merceologie proposte in vendita, segno che il mercato è vivo e pronto ad accogliere le novità che verranno proposte nei prossimi mesi».
I top price del primo semester 2023
