Estate, tempo di bilanci. Concluse le aste del primo semestre, è il momento di tirare le somme. Confrontando i risultati della rosa di Maison consultate dalla redazione di ArtsLife, il mercato del Bel Paese risulta abbastanza stabile: i totali sono allineati allo stesso periodo dello scorso anno, con qualche casa d’asta in crescita, qualche altra in lieve calo. Una fotografia rassicurante nonostante gli esperti stiano parlando di “raffreddamento” e “ricalibrazione” per il mercato internazionale. Spiccano, come avvenuto nel 2022, l’arte moderna e contemporanea e il settore Luxury. Vediamo come è andata la prima parte dell’anno di Farsetti
La casa d’aste Farsetti ha totalizzato nel primo semestre € 8.100.000, in crescita (+8,63 %) sul primo semestre 2022, quando il totale era stato di € 7.456.000. Abbiamo chiesto a Sonia Farsetti di raccontarci come sono andati questi mesi e se c’è stato un dipartimento in particolare che ha riscontrato risultati significativi: «Il dipartimento che ha ottenuto i risultati più eclatanti è quello che da sempre costituisce la nostra punta di diamante, ossia l’Arte Moderna e Contemporanea. Gli autori della seconda metà del Novecento hanno registrato una notevole rivalutazione delle stime e altissime percentuali di venduto. Questo conferma la vivace attenzione del collezionismo italiano e internazionale, oltre che degli operatori del settore, verso le opere dei maestri più recenti. Penso agli ottimi risultati di Carla Accardi, Valerio Adami e Alighiero Boetti, presenti in catalogo con opere di alta qualità che hanno moltiplicato i loro prezzi di partenza. Stabili e di grande soddisfazione anche i maestri del Novecento, da sempre cavallo di battaglia della nostra casa d’aste, come Alberto Savinio, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Renato Guttuso e Mario Sironi, che hanno mantenuto le loro solide posizioni nel mercato rispettando e spesso superando le forbici di valutazione, a dimostrazione che quando la selezione proposta è particolarmente significativa il collezionismo risponde con entusiasmo».
Avete notato dei trend particolari?
«L’autore che ha rappresentato un vero e proprio exploit si è rivelato senza dubbio Salvo, che ha raggiunto il top price assoluto per l’artista. Nella nostra ultima asta di arte contemporanea di maggio, infatti, due suoi lavori, “Senza titolo” del 1984 e “Senza titolo” del 1989, hanno sestuplicato e quintuplicato le loro stime di partenza, raggiungendo rispettivamente la cifra di 45.680 euro e 284.799 euro (diritti inclusi, record attuale dell’artista). Rimangono stabili invece il settore delle opere del XIX secolo e dei dipinti antichi, nei quali i pittori che rappresentano le ‘punte di diamante’ e le opere di particolare rilevanza storico-artistica raggiungono comunque le giuste aggiudicazioni. Nell’asta dedicata al XIX secolo, infatti, sono stati assegnati con ottimi risultati tutti e tre i lavori di Giovanni Fattori presenti in catalogo. Per quanto riguarda gli Old Masters, la nostra proposta di opere provenienti da prestigiose collezioni e dalla ricca storia bibliografica, come la Madonna con Bambino di Giovan Battista Moroni (aggiudicato a € 123.040) e il polittico a fondo oro del Maestro di Torre di Palme (aggiudicato a € 100.900), hanno suscitato molto interesse».
I top price del primo semestre 2023
Qualche anticipazione per il secondo semestre?
«I prossimi principali appuntamenti sono già stati calendarizzati: in autunno riproporremo la vendita di Arte della Tavola, che lo scorso anno, al suo debutto, ha riscosso notevole successo, con altissime percentuali di lotti esitati, e le nostre aste tradizionali, quelle di dipinti antichi e del XIX e XX secolo in ottobre e l’arte moderna e contemporanea nei primissimi giorni di dicembre. A queste in presenza saranno affiancate numerose aste online, tra cui quella di gioielli e orologi, un dipartimento in ampia crescita. Prevediamo di presentare nei nostri cataloghi opere di grande importanza e qualità, alcune delle quali saranno in visione in anteprima nella nostra sede di Cortina d’Ampezzo durante il mese di agosto, certi di soddisfare le aspettative dei nostri collezionisti».