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Un’estate caldissima di libri. Consigli di lettura

Le vacanze sono vicine, ecco una selezione con le ultime uscite da portare sotto l’ombrellone!

Il libro delle sorelle – Amélie Nothomb (Voland) 

La prolifica Nothomb dopo aver vinto il premio Strega Europeo 2022 ex aequo con Mikhail Shishkin è tornata in libreria con un nuovo libro. Con il suo inconfondibile stile ci racconta la passione di Nora e Florent che cresce sempre di più, a discapito della piccola Tristane, una bambina che impara presto a rimanere in silenzio e a non disturbare, sacrificando così il proprio talento che scopre presto di avere. La figura della zia e della sorella diventano elementi fondamentali nella storia andando a rinsaldare la sorellanza.

Il libro delle sorelle, come chiarisce subito il titolo, si muove in un contesto familiare, ma questo non lo rende più scontato o prevedibile, probabilmente riflettendo il rapporto dell’autore con la sorella anziché con il padre. Le tematiche trattate includono il talento, le aspirazioni, la musica, l’anoressia, l’amore – in diverse forme – l’inadeguatezza e i fallimenti. Temi forti che snoda a partire da una storia d’amore che non si consuma e che – forse – per questo non riesce ad alimentare altro.

Cleopatra e Frankenstein – Coco Mellors (Einaudi)

Internet e la stampa l’hanno già definita l’anti Sally Rooney ma per le tematiche che affronta questo romanzo il pubblico della scrittrice di Normal people amerà il debutto della giovane Coco Mellors.

Questa storia parte alla vigilia di Capodanno del 2006, quando Cleo, una promettente artista britannica di 24 anni, condivide l’ascensore con Frank, un dirigente pubblicitario di 40 anni. Le battute facili portano al flirt e il flirt accelera fino a che i due non si lasciano travolgere dal romanticismo. Se Manhattan fosse una droga, quale sarebbe? Questa è una delle domande profonde che si pongono e che può darci un assaggio di quello che sarà il tono del libro. Il romanzo perfetto da leggere sotto l’ombrellone.

 

Vi avverto che vivo per l’ultima volta – Paolo Nori (Mondadori)

Paolo Nori dopo il successo di Sanguina ancora continua a raccontarci a suo modo la letteratura russa, questa volta scegliendo una poetessa. Si tratta di Anna Achmatova che forse qualcuno potrebbe conoscere grazie anche ai magnifici ritratti realizzati da Kuzma Petrov-Vodkin, Amedeo Modigliani, Jurij Annenkov, Nathan Al’tman, e Olga Kardovskaja. 

Nel libro Vi avverto che vivo per l’ultima volta, Paolo Nori raccoglie le esperienze personali intrecciandole con la vita intensamente tumultuosa e infelice di una delle poetesse più influenti di tutti i tempi.

Estate caldissima – Gabriella Dal Lago  (66thand2nd)

Estate caldissima che deve il suo titolo a una canzone degli 883 è il nuovo romanzo di Gabriella Dal Lago che ci offre un ritratto lucido e inquieto di una generazione, quella dei millennial.  La storia è ambientata in una villa di campagna, dove sette giovani intorno ai trent’anni stanno sperimentando un nuovo modo di lavorare. Isolati dal resto del mondo, sono costretti a condividere spazi privati e di svago con i loro colleghi con i confini tra vita personale e lavorativa che si dissolvono. Le paturnie, le fissazioni, i sensi di colpa di una generazione sono messi a nudo nel tentativo di raccapezzarsi tra un mondo che non c’è più e uno che tarda ancora ad arrivare.

Niviaq Korneliussen – La valle dei fiori (Iperborea)

Niviaq Korneliussen è considerata una delle scrittrici che sta cambiando la storia della letteratura nordica. Il suo romanzo La valle dei fiori, appena pubblicato da Iperborea, tratta soprattutto delle morti tra i giovani in Groenlandia, il Paese con il più alto tasso di suicidi al mondo. Alla base della storia c’è il tracollo psicofisico di una ragazza che sente il mondo chiudersi su di lei finché non riesce più a stare nel proprio corpo perché ci sono “persone che è come se non fossero adatte a vivere”. Non è solo un’indagine esistenziale ma anche un racconto divertente e perfino erotico. Il suo stile è poetico quanto feroce, una piacevole scoperta per chi vuole rimanere al passo con le ultime uscite.

La canzone popolare – Nicolas Mathieu (Marsilio)

La canzone popolare di Nicolas Mathieu, vincitore del Premio Goncourt, è una ballata romantica e potente che attraverso la storia di due adulti indaga i miti e le crepe della provincia francese del nostro tempo. Ai poli opposti della narrazione troviamo Helene – che ha tutto ma non crede più in nulla – e Christophe – che apparentemente non ha nulla ma crede che tutto sia possibile. Lo scrittore si fissa sul tempo che passa, sui piaceri a cui ci si attacca quando i sogni si incrinano e sulle illusioni che ci servono come conforto per il futuro.  

Donna blu – Antje Rávik Strubel (Voland) 

Da sola in un appartamento ad Helsinki, Adina riflette sul percorso che l’ha portata fin lì: la sua infanzia sui Monti dei Giganti e il desiderio di fuggire, la scoperta di sé stessa a Berlino, un incontro fatale durante uno stage nella regione dell’ex Germania Est e l’amore con Leonides, un europarlamentare estone e grande sostenitore dei diritti umani. Tuttavia, possono tre frontiere essere sufficienti per lasciarsi alle spalle le proprie origini? La fuga è davvero la soluzione per dimenticare? Questo romanzo esplora la ricerca dell’identità, gli spettri di un’Europa unita solo sulla carta e la tentazione di normalizzare ciò che è inaudito e mostruoso. Una storia che attraversa il continente, oltrepassando i confini delle nostre sicurezze. Un romanzo che attraverso un viaggio intercontinentale mette in discussione i limiti geografici ma anche quelli mentali.   

Fatiche d’amore perdute – Grazia Cerchi (Minimum Fax)

Torna in libreria uno dei romanzi più introvabili di Grazia Cerchi: Fatiche d’amore perdute, una storia che mette insieme un gruppo di ex sessantottini che chiusi per un weekend in una casa di campagna discutono dei grandi temi dell’esistenza. 

«Come facevo a prendere tanto sul serio la mia infelicità?», si chiede qualcuno, «Ci hanno portato via il nostro passato e anche le parole per raccontarlo» si domanda un altro.

«Ho letto troppi libri per credere alla realtà» chiosa un altro. L’opera della scrittrice e attivista piacentina è una lucida testimonianza autobiografica che racconta la fine di un’epoca.

Lasciarsi cadere – Lidia Yuknavitch (Nottetempo)

Un reporter di guerra immortala una piccola sconosciuta nel momento in cui fugge da un’esplosione. Lo scatto diventa iconico e riempie i pensieri di una donna cui è morta la figlia che portava in grembo.

Come nel romanzo precedente la scrittrice torna a elaborare il lutto, c’è sempre il rapporto interruptus tra madre e figlia ma questa volta c’è l’orrore della guerra. Ed è proprio dopo un’esplosione che la giovane bambina protagonista si rifugia nei boschi e viene accolta in una fattoria abitata da una vedova.. ed è proprio qui che nasce un rapporto particolare fatto di silenzi e di arte. 

Prima della rivolta – Michele Turazzi (Nottetempo)

Nell’estate più calda e più sconquassata dal cambiamento climatico non può mancare un romanzo sul tema. Nel thriller Prima della rivolta, l’autore Michele Turazzi dipinge un quadro tra realtà e previsione da cui ne esce una Milano sconvolta dall’eccessivo sovrappopolamento e dalla crisi climatica. In questo contesto apocalittico, il commissario capo Alberto De Santa conduce le sue indagini per scoprire la verità sulla morte di un imprenditore affiliato alla Chiesa dell’Apocalisse, la nuova religione dominante.

Farmaco di Almudena Sanchez (Polidoro editore)

Per ultima una delle uscite più interessanti della stagione, Farmaco di Almudena Sánchez che racconta e testimonia la sua depressione e il percorso di guarigione: “gettiamo nell’inceneritore la moda dell’autoaiuto e piangiamo, piangiamo, scoperchiamo il vaso della desolazione”.  L’autrice maiorchina ci introduce subito alla convivenza con il male, tra risalite e deliri onirici ma questa è anche una storia di guarigione “con pazienza e chimica” oltre che un tentativo di rivalsa per ammettere la fragilità nelle vite fintamente ordinate e controllate. Lo stile è impetuoso, feroce ma anche ironico, il che conferma come il libro sia particolarmente pensato «per persone tristi con il senso dell’umorismo».

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