Abbiamo chiesto a un gruppo di addetti dell’arte quali siano il loro artista, museo, critico d’arte preferiti. Ora diteci la vostra
L’abbiamo scritto nel titolo, lo ribadiamo: è solo un gioco. Un passatempo “da ombrellone”, nella giornata clou delle vacanze per convenzione. Qualcosa di cui sorridere in gruppo, magari confrontando le indicazioni con le proprie personali preferenze. Come pensare di dire, su due piedi, qual è il proprio artista preferito? Certo, i risultati ottenuti qui sono un po’ viziati dall’uditorio interpellato, ovvero qualche centinaio di “addetti” del mondo dell’arte. Le cui risposte sono inevitabilmente condizionate da esperienze personali, o da specifici studi fatti. Sono comunque interessanti per conoscere tendenze, passioni più o meno estemporanee, magari per scoprire nomi poco conosciuti. Qui le risultanze: con i “vincitori” evidenziati e in scala decrescente, e a seguire le menzioni…
Artista antico/moderno preferito
Diego Velasquez
Piero della Francesca
Caravaggio
A seguire Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Tiziano, Antonello da Messina, Bernini, Piero di Cosimo, Tintoretto, Lorenzo Lotto, Fidia, Zurbaran
Artista contemporaneo preferito
Pablo Picasso
Gerhard Richter
David Hockney
A seguire Pollock, Fabre, Bacon, de Chirico, Paolini, Beuys, Burri, Bill Viola, Rothko, Gnoli
Museo antico/moderno preferito
National Gallery Londra
Metropolitan Museum New York
Prado, Madrid
A seguire British Museum Londra, Louvre Parigi, Uffizi Firenze, Museo Archeologico Atene, Pergamon Museum Berlino, Gnam Roma
Museo contemporaneo preferito
MoMA New York
Mart Rovereto
Fondazione Prada Milano
A seguire Tate Modern Londra, Guggenheim Museum Bilbao, Guggenheim Venezia, Centro Reina Sofia Madrid
Storico/critico d’arte nel cuore
Harald Szeemann
Roberto Longhi
Germano Celant
A seguire Hans Ulrich Obrist, Arturo Schwarz, Giulio Carlo Argan, Federico Zeri, Ernst Gombrich, Cesare Brandi
Una mostra indimenticabile
Qui le risposte – ed era inevitabile – sono state troppo sfilacciate per poter stilare una graduatoria. Resta utile seguire alcuni trend emersi: come la frequente – sorprendente? – ricorrenza di Basilea come sede di mostre memorabili. Svetta in Italia la galassia Prada fra le esposizioni segnalate: da Gnoli nella sede milanese a Kounellis e “Human brains” in quella veneziana. Altra ricorrenza riscontrata è quella del parigino Centre Pompidou: menzionato per mostre dedicate a Francis Bacon, a David Hockney, e per la grande esposizione “La Révolution surréaliste”, del 2002.