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All’asta a Colonia per 200 mila euro un erbario di Basilius Besler

La casa d’aste Venator & Hanstein a Colonia esita, in un doppio appuntamento il 22 e 23 settembre, un catalogo dedicato a stampe classiche del Modernismo di Picasso, Miró e Chagall, grafiche e libri moderni oltre all’inedito atlante di Abraham Ortelius nell’adattamento tedesco di Johann Koler. Spicca l’Hortus Eystettensis di Basilius Besler  quotato 200.000 euro

Il Theatrum Orbis Terrarum venne dato alle stampe per la prima volta nel 1570 ad Anversa. Tre edizioni in latino, oltre a una in olandese, una in francese e una in tedesco, fecero la loro comparsa prima della fine del 1572; ben 25 edizioni furono pubblicate prima della morte di Ortelius avvenuta nel 1598 e molte altre furono pubblicate dopo la sua scomparsa tanto che l’atlante continuò ad essere richiesto fino al 1612. L’atlante di Ortelius fu considerato il compendio della cartografia del XVI secolo. È considerato il primo vero atlante moderno e consisteva in una raccolta di mappe con testi a supporto che formavano un libro impreziosito dall’aggiunta di stampe su rame incise. Lo stampatore di Norimberga Johann Koler iniziò a pubblicare un’edizione tedesca appositamente rivista del Theatrum orbis terrarum nel 1572 (lotto 28).  Dopo il successo rivoluzionario dell’edizione latina Ortelius del 1570, Koler probabilmente intendeva servire gli interessi del mercato in due modi: traducendo in tedesco i testi latini sul retro delle mappe di Ortelius e rilegando queste traduzioni. Ciascuno degli atlanti Koler si basa su un’edizione regolarmente acquistata dell’atlante Ortelius, datano 1572 e ometteno sia il frontespizio che il ritratto di Ortelius. Il lotto è stato stimato € 20.000 e parte da una base d’aste di € 15.000.

Il pezzo forte dell’asta si trova nella sezione dedicata alle scienze naturali. Si tratta di una copia completa della prima edizione dell’Hortus Eystettensis di Basilius Besler (Lotto 98, stima 200.000 €). Il libro di grande formato del 1613 contiene 366 incisioni su rame con raffigurazioni di piante. Il principe vescovo Johann Conrad von Gemmingen fece allestire il giardino nel castello di Willibaldsburg, nella diocesi di Eichstätt, e commissionò allo speziale Besler di Norimberga la realizzazione delle lastre di rame. Lo stesso Besler, botanico e farmacista, aveva un giardino botanico e un gabinetto di storia naturale. Questo è probabilmente il motivo per cui ricevette la commissione per questo lavoro. Le piante del giardino sono descritte secondo il loro periodo di fioritura in primavera, estate, autunno e inverno. Per poter rappresentare le piante il più fedelmente possibile all’originale, Besler piantò molte specie nel suo giardino, perché sebbene le piante appena raccolte dal giardino di Eichstätter e dai dintorni gli venissero consegnate due volte a settimana, i fiori non erano mai abbastanza freschi a causa delle complesse modalità di trasporto. Besler cercò di creare una magnifica raccolta decorativa che mostrasse le piante nella loro rigogliosa fioritura. Piante più piccole e selvatiche furono aggiunte come accessori decorativi anche se non sempre erano “botanicamente” corrette, poiché i diversi tempi di fioritura venivano ignorati. La correttezza botanica può essere attribuite all’Hortus Eystettensis solo in misura limitata. Dalle didascalie errate ai nomi arbitrari, dal latino errato all’invenzione di singole specie, è chiaro che il committente e l’autore si preoccupavano più di realizzare una composizione artistica (di oltre 1.000 piante selezionate) che di un trattato scientifico nel campo della botanica. Questa prima edizione è stata stampata in un massimo di 300 esemplari su carta priva di filigrane. Viene offerta in asta l’edizione non colorata con testi stampati sul retro del rame.

Le stampe classiche del Modernismo saranno battute il giorno seguente, il 23 settembre. Emergono opere di Picasso, Miró e Chagall. Dell’autore di Guernica presenti le stampe “Sculpteur, modèle couché et autoportrait en hercule sculpté”, “Suite Vollard” e una copia dell’acquaforte “Matamore endimanché dans la coulisse d’un cirque” (€ 5.000 ciascuna). Di Joan Miró sono in catalogo sei litografie a colori della serie “Allegro vivace” (€ 4.000 ciascuna). Saranno inoltre offerte in asta 10 stampe di Max Ernst (€ 500-1.200).

www.venator-hanstein.de

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