Print Friendly and PDF

Dagli antichi miti allo splendore dell’Etna, due volumi per scoprire la Sicilia

Con la Toscana, la Sicilia è probabilmente la regione più bella d’Italia. Un’ampia varietà di paesaggi e una profonda stratificazione di differenti civiltà fanno dell’antica Trinacria un tesoro di arte, cultura e tradizioni sospese fra l’Occidente e l’Oriente, il Nord e il Sud, che non ha mai cessato di affascinare i viaggiatori e gli studiosi. La Sicilia degli dei, pubblicato da Raffaello Cortina, ripercorre le radici più antiche dell’isola seguendo il filo della mitologia, mentre Il grand tour dell’Etna, di Bonfirraro Editore, riscopre i resoconti di viaggio e le ricerche scientifiche dei viaggiatori giunti in Sicilia dalla seconda metà del 1700, affascinati dal vulcano

La Sicilia è considerata l’America dell’antichità, una terra al limite fra leggenda e realtà, misteriosa e per questo affascinante. I Greci furono i primi che riuscirono a portarvi una civiltà, a plasmare l’isola lasciandovi un’eredità indelebile che è ormai parte integrante del carattere del popolo siciliano. Vi hanno lasciata anche la propria cultura, una letteratura fatta di aneddoti e miti che ancora oggi permeano il paesaggio.

Dall’arcipelago delle Eolie, proseguendo su Messina e Catania, passando per Siracusa, Enna, Agrigento, e terminando nella sontuosa Palermo, Giulio Guidorizzi e Silvia Romani, accademici esperti della civiltà e della cultura dell’Antica Grecia, raccontano quanto forte sia la ancora presenza in Sicilia, dell’eredità della mitologia ripercorrendo l’Odissea, l’Eneide, le Metamorfosi, e citando anche autori moderni come Edgar Allan Poe o Giosuè Carducci. Nel libro la mitologia si unisce alla storia – sfogliando il libro si incontrano le guerre puniche, i tiranni siculi, antichissimi popoli ormai scomparsi – e insieme accompagnano il lettore alla scoperta di antiche città, bellezze naturali e architettoniche, fontane, monumenti, palazzi, teatri, aree archeologiche.

Ovunque si respira una presenza divina, che però non è bastata a fermare, come il libro coraggiosamente racconta, la rapacità di Angelo Moratti che nel 1949 volle costruire ad Augusta una raffineria che negli anni è diventata un immenso polo petrolchimico. Purtroppo, lì sotto giacciono gran parte dei resti dell’antica Megara, il mare e la costa sono stati devastati dall’inquinamento da mercurio e idrocarburi, e la cittadina di Marina di Melilli fu evacuata quasi con la forza. Nell’indifferenza dei vari governi italiani, in nome del denaro, uno dei tratti più belli della costa siciliana è andato irrimediabilmente perduto.

Nonostante ciò, la Sicilia è ancora ricca di arte e di storia, il libro la racconta con amore, con devozione, aprendo letteralmente le porte di scenari che paradossalmente sono ancora oggi troppo poco conosciuti: e invece, da qui passano le radici culturali dell’Italia di oggi, perché è indubbio che la stessa civiltà romana assorbì da quella greca gran parte del pensiero artistico, letterario e filosofico. Un patrimonio che le civiltà successive che hanno abitata l’isola non hanno spazzato via. Il volume è arricchito da un apparato iconografico distribuito all’interno del testo, che va dalle fotografie d’epoca e di paesaggio, alle opere d’arte, incisioni e reperti archeologici a tema mitologico.

 

La bellezza che Guidorizzi e Romani raccontano nel loro libro è quella che da sempre ha affascinato i viaggiatori stranieri, giunti in Sicilia sulle tracce di civiltà antiche e paesaggi meravigliosi. La Sicilia fu per questo una tappa irrinunciabile del Grand Tour fra il XVIII e il XIX Secolo, e Maria Lionti ne racconta un punto di vista del tutto particolare: quello dei viaggiatori che salivano sull’Etna, interessati a penetrare il segreto del maestoso vulcano, dalla cui sommità lo sguardo poteva dominare un paesaggio mitologico fatto di roccia, fuoco, mare e cielo.

Il volume, arricchito da un piccolo ma elegante apparato iconografico intercalato nel testo, alterna resoconti di viaggio e osservazioni scientifiche, poesia e razionalità, a dimostrazione della diversità dei tanti personaggi che scalavano l’Etna spinti da una molteplicità di interessi. Fra coloro mossi da interesse scientifico, il filosofo Empedocle – il primo a comprendere la natura del fuoco anche grazie alle osservazioni della lava dell’Etna,- che il poeta tedesco Friedrich Hölderlin descrisse come un uomo alla ricerca della sua dimensione divina. L’autrice accompagna idealmente i lettori sulle pendici del vulcano sull’onda dei versi di Omero, Pindaro e Tucidide, e l’imponenza del monte si addolcisce come accarezzata dallo sguardo dei poeti.

Le fonti antiche, che appunto l’autrice riporta con cura e ampi stralci di testo, furono di grande ispirazione per i viaggiatori del Settecento e dell’Ottocento, ansiosi appunto di riscoprire le radici classiche della Sicilia e del vulcano. E l’Etna non mancava di soddisfare le aspettative di ognuno, con l’alba e il tramonto sfolgoranti di colori, la bellezza infinita del mare e delle isole contemplati dalla sua cima, la bellezza della natura che pure riesce a donare fiori e piante anche in quel suolo aspro e roccioso; particolarmente rigogliosi, alle pendici del vulcano, mandorleti e agrumeti.

Il bel volume di Lionti è l’occasione per scoprire viaggiatori meno noti come von Riesedel, Waiblinger, Schneegans, Haeckel, dei quali sono riportate le esperienze siciliane riprese direttamente dai loro scritti. Un coro di voci ognuna a suo modo affascinata dall’Etna e dalla Sicilia. Non solo vulcano, però: emergono nel testo anche osservazioni e testimonianze sulla valle circostante, i suoi villaggi con i loro usi e costumi, e la splendida città di Catania, scrigno dell’architettura barocca.

Una lettura interessante e istruttiva, che rende omaggio al valore storico e paesaggistico del maestoso Etna, così come della millenaria Sicilia di cui è uno dei simboli naturali più conosciuti e ammirati.

 

Giulio Odorizzi, Silvia Romani
La Sicilia degli dei. Una guida mitologica
Raffaello Cortina Editore

Maria Lionti
Il grand tour dell’Etna
Bonfirraro Editore

Commenta con Facebook