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“Herstory”: tutto sulla grande antologica su Judy Chicago a New York

Judy Chicago, Birth Trinity, from the Birth Project, 1983. Needlepoint on canvas. Needlework by Susan Bloomenstein, Elizabeth Colten, Karen Fogel, Helene Hirmes, Bernice Levitt, Linda Rothenberg, and Miriam Vogelman. Courtesy The Gusford Collection. ©️ Judy Chicago/Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Donald Woodman/ARS, New York
Judy Chicago, 2023. © Donald Woodman/Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Donald Woodman;

In arrivo al New Museum di New York “Herstory”, la grande antologica sui sessant’anni di ricerca di Judy Chicago (1939, Chicago) dal 12 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024.
«”Judy Chicago: Herstory” abbraccerà i sessant’anni di carriera di Judy Chicago per comprendere l’intera gamma dei contributi dell’artista in pittura, scultura, installazione, disegno, tessuti, fotografia, vetrate, ricamo e stampa. Ampliando i confini di una tradizionale rassegna museale, la mostra metterà in dialogo sei decenni di lavoro di Chicago con opere di altre donne attraverso i secoli in un’installazione unica al quarto piano. Intitolata “La città delle donne”, questa mostra nella mostra presenterà opere d’arte e materiali d’archivio di oltre ottanta artiste, scrittrici e pensatrici, tra cui Simone de Beauvoir, Ildegarda di Bingen, Artemisia Gentileschi, Zora Neale Hurston, Frida Kahlo, Hilma af Klint e Virginia Woolf, ha anticipato il museo.

«Occupando tre piani del Museo, – ha proseguito l’istituzione – “Herstory” ripercorrerà l’intera pratica di Chicago, dagli esperimenti di minimalismo degli anni Sessanta e dalla sua rivoluzionaria arte femminista degli anni Settanta fino alle serie narrative degli anni Ottanta e Novanta, in cui ha ampliato la sua attenzione per affrontare i disastri ambientali, la nascita e la creazione, la mascolinità e la mortalità. Contestualizzando la sua metodologia femminista all’interno dei molti movimenti artistici a cui ha partecipato – e dalla cui storia è stata spesso cancellata – “Herstory” mostrerà l’enorme impatto della Chicago sull’arte americana e metterà in evidenza il suo ruolo critico di storica della cultura che rivendica spazio per le donne artiste precedentemente omesse dal canone.

“Judy Chicago: Herstory” è curata da Massimiliano Gioni, Edlis Neeson Artistic Director, Gary Carrion-Murayari, Kraus Family Senior Curator, Margot Norton, Chief Curator, Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive (former Allen and Lola Goldring Senior Curator at the New Museum) e Madeline Weisburg, Assistant Curator.

In occasione dell’apertura della mostra il 12 ottobre al museo Judy Chicago e Massimilano Gioni terranno una conversazione pubblica sulla carriera dell’artista (potete trovare le informazioni qui).

Judy Chicago, Birth Trinity, from the Birth Project, 1983. Needlepoint on canvas. Needlework by Susan Bloomenstein, Elizabeth Colten, Karen Fogel, Helene Hirmes, Bernice Levitt, Linda Rothenberg, and Miriam Vogelman. Courtesy The Gusford Collection. ©️ Judy Chicago/Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Donald Woodman/ARS, New York

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