La voce, il silenzio. Sia come elementi fisici che medium di senso con potere performativo. Una raffinata collettiva, a LAMPO Milano, curata da Marta Orsola Sironi, medita su questo tema, riflessione. Il titolo, appunto: “Unannounced, The other voices of silence”. Fino all’8 ottobre.
La mostra riunisce i silenzi e le voci di sedici artisti di base in Regno Unito e in Italia: Alessio Barchitta, Giuditta Branconi, James Cabaniuk, Nicole Colombo, Kat Giordano, Filippo Gualazzi, Hannah Lim, Aronne Pleuteri, ZaynQahtani, Gianna Rubini, Adelisa Selimbasic, EbunSodipo, Maddalena Tesser, Katie Tomlinson, Georgia-MayTravers Cooke Sidney Westenskow.
Da un lato la voce è incarnata nel nostro corpo, è situata nel nostro contesto ed è plasmata dalla nostra esperienza. D’altro canto, è ciò che ci connette agli altri come esseri sociali, è il veicolo della nostra possibilità di esprimerci e comunicare e dunque è la metafora dell’unicità della nostra partecipazione alla vita sociopolitica.
La presenza o l’assenza delle nostre voci è ciò che ci collega o ci esclude da una particolare comunità. La mostra approfondisce proprio questa assenza e ciò che accade ai soggetti esclusi dalla vita sociopolitica. Questi soggetti sono identificati come gli “altri”, coloro non appartengono al paradigma eteronormativo bianco eurocentrico, come le donne, la comunità lgbtqia+, le popolazioni colonizzate o gli individui vittime di discriminazioni raziali.
Negli ultimi decenni, le rivendicazioni sociali dei soggetti emarginati hanno iniziato a farsi sentire sempre più forti per ribellarsi a questo silenzio forzato e proporre nuove alternative al sistema dominante. Pensieri e testi come quelli di Anne Anlin Cheng, Rosi Braidotti, bell hooks o Paul B. Preciado, solo per citarne alcuni, delineano oggi come l’ascolto e il riconoscimento di queste altre forme di soggettività possano metterci nelle condizioni di guardare alla storia della costruzione della “personalità moderna” da una prospettiva esterna. Una prospettiva da cui poterne cogliere le ombre e i pericoli e da cui poter muovere resistenza.
“Unannounced” è una mostra che si muove tra i margini e ci chiede di ascoltare per poter cogliere consapevolmente le dinamiche della nostra esistenza insieme nel silenzio. Il progetto mira a costruire un ponte tra visioni e approcci diversi e tra Italia e Regno Unito. Gli artisti invitati analizzano nella loro pratica i temi dell’assenza, del silenzio, della resistenza e del situato nel nostro esistere insieme come esseri umani. Attraverso diversi media, stabiliscono un dialogo paritario tra prospettive per un ripensamento attivo della nostra della nostra presenza nella vita sociopolitica.
UNANNOUNCED
The other voices of silence
21.09.2023 – 08.10.2023
LAMPO
Via Valtellina 5 Milano
Opening times:
Monday – Sunday11 am – 7 pm