Apre oggi 28 ottobre 2023, al Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi a Pistoia, Il giardino incantato. Viaggio interattivo nell’arazzo millefiori, un’installazione multimediale che offre un’esperienza immersiva di uno dei capolavori di arte tessile fiamminga del XVI secolo, per la prima volta esplorabile in tre dimensioni.
L’arazzo millefiori di Pistoia detto “dell’Adorazione”, in lana e seta, di dimensioni considerevoli (267 x 790 cm), è una delle opere d’arte più importanti della città. L’opera di Pistoia, straordinaria per integrità, rarità e dimensioni, costituisce il più grande esemplare al mondo della tipologia ‘millefiori’ giunto sino a noi e si distingue per l’assenza di elementi araldici o narrativi: piante e fiori sono infatti i soli protagonisti della raffigurazione e compongono un rigoglioso prato, popolato da animali, reali e fantastici, che evoca il giardino paradisiaco dell’Eden.
Ora il manufatto, in prestito alle Scuderie del Quirinale fino al 4 febbraio 2024 per la mostra Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte: Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri, si appresta a rivivere in un’opera multimediale che funge da alter ego. Si tratta di un’installazione multimediale e immersiva – ideata e realizzata da Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript in collaborazione con il collettivo artistico camerAnebbia – che prende il nome di Il giardino incantato. Viaggio interattivo nell’arazzo millefiori.
All’interno della sala dell’Antico Palazzo dei Vescovi, il visitatore può interagire con un tavolo touchscreen, attraverso il quale può esplorare i contenuti multimediali, arricchiti da un apparato testuale che ne approfondisce le tematiche, i soggetti rappresentati, i segreti della storia e della fabbricazione dell’arazzo.
In contemporanea e in sincrono con la navigazione, sulla parete si attiva una proiezione di grande dimensione, che ripropone l’immagine su cui l’utente sta intervenendo, teatralizzando e spettacolarizzando sia gli elementi estetici che la dinamica interattiva. Si può quindi intraprendere un duplice viaggio: da una parte, esplorare l’arazzo liberamente, andando a cercarne i minimi dettagli, dall’altra viaggiare attraverso la flora e la fauna in esso rappresentata da un punto di vista inusuale e innovativo.
Al termine della rassegna romana dedicata a Italo Calvino, con il rientro dell’arazzo nella sala del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi l’opera digitale potrà essere condivisa con enti, istituti e scuole, per promuovere la conoscenza dell’opera e del museo, offrendo nuove opportunità educative e culturali.