Nasce un nuovo museo a cielo aperto poco distante dal centro di Bologna, all’Interporto di Bentivoglio. Luogo inusuale, più che altro di transito, composto da più di 60 magazzini e 700 mq, diventa un nuovo palcoscenico per l’arte contemporanea grazie agli interventi di quattro artisti attivi nel panorama dell’Arte Urbana: Etnik, Zed1, Moneyless, e Joys.
Il progetto è commissionato e finanziato da Prologis, azienda proprietaria di immobili per la logistica, che tra l’asfalto e i mattoni, decide di investire sul bello. La filosofia portata avanti è quella della rigenerazione degli impianti per coloro che li abitano, creando nuove aree verdi, campi sportivi, piste ciclabili, ma anche rendendo questi luoghi esteticamente più gradevoli. Quello di Bologna è il terzo caso di riqualificazione urbana, dopo il progetto pilota nella provincia di Lodi, nel 2021, e quello di Roventino, alle porte di Novara.
Seguiti dal direttore creativo Enrico Sironi, in arte HEMO,si decide di optare per l’Urban Art per motivi intrinsechi alla pratica: il fatto di oltrepassare il medium della tela per sfruttare qualsiasi parete. Opere d’arte senza cornici, senza recinto, libere per definizione, trovano in questo modo la loro massima espressione artistica. Il muralismo permette di concentrare una nuova attenzione su luoghi passati prima inosservati, offrendo un servizio a chiunque voglia usufruirne. L’Urban Art in quest’ottica diventa arte pubblica per eccellenza, accolta nell’arredo urbano come simbolo di condivisione.
Prologis supera le proprie aspettative, rendendo questi centri migliori non solo per chi ci lavora (come attestano i riscontri), ma anche per il pubblico. Nel caso dell’Interporto di Bologna le opere sono fruibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, diventando un nuovo polo d’attrazione integrato nel paesaggio e nella comunità. I quattro artisti si sono messi alla prova, e superati, nella realizzazione di enormi opere d’arte, tra cui quella di Joys “Panorama vibrante”, lunga 173 metri e alta 11,5 rientra rientra tra i murales più grandi in Italia.
L’azienda Prologis promuove lo sviluppo artistico tra i suoi parchi logistici per creare aggregamento e coinvolgimento. Le possibilità sono svariate, sperando nella moltiplicazione delle opere d’arte, o nel coinvolgimento di altri mecenati, fino alla possibilità di sviluppare attività di performance o concerti musicali, provando che il bello può arrivare fin lì!