La 21st Century Evening Sale di Christie’s, che ha dato il via alle danze newyorkesi, ha totalizzato $107,451,800, guidata da “Untitled (Bacchus 1st Version II)” di Cy Twombly aggiudicato per $ 19.960.000
Con un venduto del 95% per lotto, l’asta da 41 lotti ha visto una forte partecipazione globale con il 66% degli offerenti provenienti dalle Americhe, il 18% dall’EMEA e il 16% dall’APAC. Oltre il 10% degli acquirenti erano millennial. Cinque i nuovi record: “Regarding Me Regarding You and Me” di Jenna Gribbon a 478.800 dollari; “Combustion” di Jia Aili a 4.769.000 dollari; “A Thistle Throb” di Jadé Fadojutimi a 1.683.500 dollari; “A High-pitched Complicity” di Ilana Savdie è stato venduto pera 201.600 dollari, mentre “Mouton de laine”di Lalanne è stato venduto per 1.502.000 dollari: il totale più alto per una singola Lalanne Mouton.
Il top lot della serata è stato “Untitled (Bacchus 1st Version II)” di Cy Twombly, che ha realizzato $ 19.960.000. Il secondo prezzo più alto è arrivato per “Untitled” di Basquiat che ha raggiunto 11.910.000 dollari.
Il top lot proviene dalla celebre serie “Bacchus” di Cy Twombly e da Christie’s l’hanno definito “il gioiello della corona della collezione di un unico proprietario, The Elegant Eye: Works from An Exceptional International Collection“. L’opera, monumentale, era stimata 18-25 milioni di dollari.
La serie dei dipinti di Bacco conta 20 pezzi, completati in un periodo di cinque anni a partire dal 2003. «Testimoniano la spavalderia artistica di Twombly- racconta Ana Maria Celis (Head of Post-War and Contemporary Art Department, Christie’s) – La fusione perfetta tra mitologia classica e astrazione contemporanea rivela Twombly al suo meglio, rappresentando tre dei suoi primi dieci prezzi all’asta».
Questa è una delle ultime serie epiche di Cy Twombly che ha trovato il suo inizio nelle lavagne e si è cristallizzato nella serie (tre set distinti) di dipinti collettivamente conosciute come quella di Bacco, dal nome del dio romano della vinificazione, della fertilità, della follia e dell’estasi religiosa.
Questa serie, come detto, viene iniziata nel 2003 durante l’invasione americana dell’Iraq e ha avuto il suo culmine nel 2008 quando l’artista ha donato tre opere monumentali alla Tate Modern di Londra. Twombly ha spesso risposto alla violenza degli eventi politici contemporanei con opere che hanno attinto alla storia e alla letteratura classica. I suoi dipinti di “Achille e Troia” degli anni ’60 e ’70, ad esempio, sono stati spesso interpretati come meditazioni sulla guerra del Vietnam.
«Le tele di Bacco rappresentano il culmine dei cinquant’anni di pratica pittorica di Twombly. L’iconico tema del looping è stato parte integrante del suo lavoro fin da quando gli scarabocchi tortuosi dei suoi dipinti Blackboard degli anni ’60 esplorarono per la prima volta la singolare capacità del motivo di trasmettere campi continui di energia. Il personaggio di Bacco (o Dioniso in greco), dio della baldoria e del vino, è una presenza notevole, impiegata più volte nel corso della lunga carriera di Twombly. Il personaggio viene menzionato per la prima volta nel suo collage “Dioniso” del 1975, poi di nuovo in una serie del 1977 sul tema dei Baccanali, e ancora una volta in un trittico “Bacco” del 1981» spiegano da Christie’s.
Come detto, la serie Bacchus del 2003-2008 è suddivisa in tre set distinti e “Untitled (Bacchus 1st Version II)” proviene dal primo set: è uno dei sei dipinti in “formato ritratto” completati da Twombly nel 2004, esposti solo nel 2008 a Mosca. Questo set include le sole opere con testo. Quattro, compreso il presente esempio, portano l’iscrizione “Psilax”, che significa “il donatore di ali”, un attribuito di Dioniso.
Il secondo set comprende otto dipinti in formato paesaggio completati nel 2005 ed esposti insieme quell’anno alla Gagosian Gallery di New York. Il terzo e ultimo set comprende un’ulteriore tranche di sei dipinti in formato paesaggio, realizzati da Twombly in occasione della retrospettiva museale alla Tate Modern nel 2008. «Dopo aver visto le sue tele di Bacco appese in coppia ed essere giunto alla conclusione che stavano bene insieme, ha dipinto la puntata finale. Donò le tre opere più grandi alla Tate e tenne per sé le restanti tre» concludono da Christie’s.
Le artiste, che rappresentavano un quarto delle vendite, si sono comportate eccezionalmente bene, come nel primo lotto della serata, “Third Date”di Stefanie Heinze, venduto per 239.400 dollari contro una stima bassa di 60.000 dollari, e “Fanta Car Interior” di Issy Wood, che ha incassato 277.200 dollari contro una stima minima di 60.000 dollari.
“Eat dem Taters” di Robert Colescott è stato venduto per $ 3.922.000, “Night 1” di Matthew Wong ha raggiunto $ 4.164.000 e “Intersection of Color: Loge” di Reggie Burrows Hodges ha eguagliato il record per l’artista per $ 730.800.