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Firenze. Palazzo Strozzi annuncia le mostre del 2024: ci sono Anselm Kiefer e Helen Frankenthaler

Helen Frankenthaler, Open Wall, 1953 © 2023 Helen Frankenthaler Foundation, Inc., Artists Rights Society (ARS), New York – SIAE, Rome Helen Frankenthaler, Open Wall, 1953 © 2023 Helen Frankenthaler Foundation, Inc., Artists Rights Society (ARS), New York – SIAE, Rome
La Ferita_Photo by JR
Palazzo Strozzi ai tempo dell’installazione La Ferita di JR. Photo by JR
Anselm Kiefer e Helen Frankenthaler sono i due artisti di punta della programmazione espositiva di Palazzo Strozzi di Firenze nel 2024.

Si è fatta ormai lunga la lista di grandi artisti contemporanei – Ai Weiwei, Marina Abramović, Jeff Koons, Olafur Eliasson, Anish Kapoor – che Palazzo Strozzi di Firenze ha esposto tra le sue architetture rinascimentali, offrendo un programma dall’alto valore divulgativo che rende il museo un punto di riferimento assoluto nel panorama italiano e internazionale. Ruolo che l’istituzione ha tutta l’intenzione di alimentare. Ecco quindi la programmazione per il 2024, almeno per quanto riguarda le due mostre di punta del museo.

Anselm Kiefer. Angeli caduti
22 marzo – 28 luglio 2024
Anselm Kiefer, Engelssturz, 2022. Photo: Georges Poncet. © 2023 Anselm Kiefer
Anselm Kiefer, Engelssturz, 2022. Photo: Georges Poncet. © 2023 Anselm Kiefer

Nella primavera 2024, Palazzo Strozzi ospita una grande mostra dedicata a uno dei più grandi maestri dell’arte tra XX e XXI secolo, Anselm Kiefer. Celebre per opere di forte impatto che attraverso pittura, scultura e installazione investigano i temi della memoria, del mito, della guerra e dell’esistenza, Kiefer presenta a Palazzo Strozzi un percorso tra opere storiche e nuove produzioni, in un dialogo originale con l’architettura del Rinascimento.

Ogni produzione artistica di Kiefer esprime il rifiuto del limite, nella monumentalità e nella potenza della materialità, ma soprattutto nell’infinita ricchezza di risorse con le quali sonda le profondità della memoria e del passato. Kiefer ha esordito nella scena artistica tedesca alla fine degli anni Sessanta con opere che hanno segnato una riflessione sulla storia della Seconda guerra mondiale e sull’eredità emotiva e culturale della Germania. Da qui è iniziato un percorso in cui si uniscono e confondono storia, mito, religione, misticismo, poesia, filosofia.

A cura di Arturo Galansino, la mostra di Palazzo Strozzi mira a restituire la vitale complessità dell’arte di Kiefer, celebrandone l’intreccio tra figura e astrazione, natura e artificialità, creazione e distruzione, in un forte coinvolgimento per il pubblico nello spazio fisico e concettuale delle sue opere.

Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole
27 settembre 2024 – 26 gennaio 2025
Helen Frankenthaler, Open Wall, 1953 © 2023 Helen Frankenthaler Foundation, Inc., Artists Rights Society (ARS), New York – SIAE, Rome
Helen Frankenthaler, Open Wall, 1953 © 2023 Helen Frankenthaler Foundation, Inc., Artists Rights Society (ARS), New York – SIAE, Rome

Nell’autunno 2024 Palazzo Strozzi presenta Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole, grande mostra dedicata a una delle più importanti artiste americane del Novecento. Insieme a un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1953 e il 2002 provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation e in prestito da musei internazionali e collezioni private, la mostra permette di scoprire connessioni, influenze e amicizie dell’artista.

Le opere di Frankenthaler saranno infatti poste a confronto con i lavori di suoi contemporanei, alcuni parte della sua collezione personale, come Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anne Truitt. Figura chiave della seconda generazione di pittori astratti americani del dopoguerra, Helen Frankenthaler (1928-2011) ha avuto un ruolo fondamentale nel passaggio dall’Espressionismo astratto al cosiddetto Color Field Painting. In oltre sessant’anni di carriera Frankenthaler si è imposta sulla scena artistica americana tramite un approccio “senza regole”, sfidando i limiti delle tecniche pittoriche ma anche le aspettative di genere dell’epoca, imponendosi come una delle principali artiste della sua generazione.

Grazie all’eclettica immaginazione e alla capacità improvvisativa ha esplorato un nuova relazione tra colore e forma, espandendo le possibilità della pittura astratta in un modo che ancora oggi ispira generazioni di artisti. Colore e spazio, astrazione e poesia: l’arte di Helen Frankenthaler si distingue per una capacità unica nell’unire tecnica e immaginazione, ricerca e improvvisazione, andando oltre canoni, regole e convenzioni alla ricerca di una nuova libertà nella pittura.

A cura di Douglas Dreishpoon, Direttore del Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné.

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