Apre un nuovo progetto espositivo nella sede veronese di E.ART.H. – Eataly Art House, dove fino al 31 marzo 2024 sono esposte le opere di 9 giovani artisti emergenti. La mostra dal titolo Première è curata da Luca Beatrice e raccoglie i lavori di Mauro Baio (Lecco, 1991), Chiara Calore (Abano Terme, 1994), Matteo Capriotti (Giulianova, 1996), Andrea Ceddia (Roma, 1997), Lorenzo Ermini (Montevarchi, 1996), Olga Lepri (Mosca, 1997), Gloria Franzin (Treviso, 1999), Sofia Massalongo (Verona, 1998), Davide Serpetti (L’Aquila, 1990).
Lo spazio E.ART.H. – Eataly Art House è nato un anno fa su volontà di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, con il desiderio di affiancare al Made in Italy gastronomico l’eccellenza artistica e culturale che caratterizza il nostro paese. Così, l’edificio si compone di un primo piano dedicato all’Art House, con l’approfondimento di mostre temporanee, e un piano terra dedicato invece alla vera operazione commerciale: l’Art Market. È in questo corridoio che, secondo nuove modalità espositive, innovative quanto inclusive, viene presentato il lavoro delle nuove leve dell’arte italiana.
Gli artisti in mostra hanno vicinanza generazionale: sono tutti nati entro e non dopo gli anni Novanta. In questo senso rispecchiano la nostra contemporaneità poiché sono figli delle rivoluzioni tecnologiche e dei nuovi mezzi di comunicazione. Sono coloro che risentono dei cambiamenti sociali, culturali e climatici che caratterizzano la contemporaneità. Sono i protagonisti del nostro secolo, tra Covid, guerre e speranza di rinascita.
Tutti i ragazzi sono stati selezionati dal mondo accademico – dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, quella di Brera a Milano, quella di Firenze, Torino, Bologna – secondo la vecchia modalità per cui gli artisti si convogliano nelle grandi città per approfondire lo studio di tecniche e modalità di espressione. In questo modo, Luca Beatrice rimette l’accento sull’importanza delle Accademie come luoghi di ritrovi e scambio di idee e di ideologie, come da sempre è avvenuto e, a dimostrazione di ciò, continua ad avvenire.
Infine tutti gli artisti esposti, tra i tanti mezzi espressivi del nostro secolo, sfruttano il supporto pittorico, il classico e intramontabile medium della pittura. Ognuno con le proprie influenze e fonti di ispirazione, che però derivano da uno stesso immaginario contemporaneo: fotografia, musica, film, social network; ognuno con le proprie contaminazioni, tecniche e passioni, danno vita a un frammento, scomposto e sfuggente, del ventunesimo secolo.
Mauro Baio seleziona accuratamente i materiali di lavoro, dalla legna per la tela al cotone e gesso per la tela.
Andrea Ceddia prosegue una pittura allegorica e visionaria, abitata da figure ambigue ed atmosfere teatrali.
Chiara Calore compone quadri abitati da personaggi arcaici, inverosimili, bizzarri.
Matteo Capriotti partendo da studi scientifici, indaga la visione della realtà nell’era digitale.
Lorenzo Ermini indaga il significato di simboli e immagini, superandolo, sabotandolo, stravolgendolo.
Gloria Franzin genera nuovi immaginari partendo da temi come la memoria, lo sguardo, la creazione.
Olga Lepri approfondisce temi quali la cecità, l’incertezza, il sogno mettendo spesso l’accento sull’interesse anatomico del soggetto.
Sofia Massalongo e le sue atmosfere misteriose, quanto ironiche, riflette sulla femminilità, la vanità, l’intimità e il passaggio da fanciullezza ad età adulta.
Davide Serpetti approfondisce la ricerca dell’identità e del genere, costruendo una forma per lo più visivamente universale.
I pittori riflettono il nostro tempo donandoci una percezione multipla, 9 diversi punti di vista e spunti di riflessione. Premièr non è solo vetrina per i giovani creativi italiani, ma anche l’occasione per conoscere una visione del mondo contemporaneo da parte di coloro che più di tutti ne fanno farne parte.