Art Basel Hong Kong ritorna nell’edizione 2024 con 242 gallerie internazionali e un programma vivace sia all’interno che all’esterno dell’Hong Kong Convention and Exhibition Centre (HKCEC). Dal 28 al 30 marzo, con preview il 26 e 27
L’edizione 2024 di Art Basel a Hong Kong presenterà 242 gallerie provenienti da 40 Paesi, un aumento del 37% del numero di espositori rispetto al 2023 che segna un ritorno ai numeri pre-pandemia. In quanto centro culturale strategico chiave in Asia e nel Pacifico, la città svolge un ruolo importante, più che mai, nel collegare il panorama artistico in evoluzione tra le regioni. La fiera intende far luce sulla ricca scena artistica asiatica con oltre la metà degli espositori che gestiscono spazi nella regione. Oltre a una forte presenza di gallerie provenienti da Hong Kong SAR, Cina continentale, Corea del Sud, Giappone e Taiwan, importanti gallerie provengono da Australia, Nuova Zelanda e India, tra le quali: Sullivan+Strumpf (Melbourne, Sydney), Fine Arts, Sydney (Sydney), Station (Melbourne, Sydney), Fox/Jensen (Auckland), Experimenter (Calcutta, Mumbai), Vadehra Art Gallery (Nuova Delhi), Tarq (Mumbai) e Jhaveri Contemporary (Mumbai). In fiera si troveranno tutti i segmenti di mercato, dai maestri del XX secolo agli artisti contemporanei affermati e alle voci emergenti più interessanti di oggi. 68 gallerie torneranno dopo una pausa, tra cui nomi importanti come la francese Galerie Lelong & Co., la Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. dall’Italia, kurimanzutto dal Messico ed Experimenter dall’India. Sono 25 gli espositori che partecipano per la prima volta e provengono da tutto il mondo, compresi Paesi recentemente rappresentati alla fiera, come Danimarca, Ghana, Nuova Zelanda, Portogallo e Arabia Saudita. Art Basel, in collaborazione con gallerie, artisti, istituzioni e partner culturali, presenterà un programma dinamico di eventi e attivazioni in tutta la città durante la settimana della fiera.
I nomi
Le 25 gallerie al debutto: Station (Melbourne, Sydney), Tim Van Laere Gallery (Antwerp, Rome), Almeida e Dale Galeria de Arte (São Paulo), Vanguard Gallery (Shanghai), Mangrove Gallery (Shenzhen), Hua International (Berlin, Beijing), Fitzpatrick Gallery (Paris), Galerie Zink (Seubersdorf in der Oberpfalz), Gallery 1957 (Accra, London), Galleria Massimo Minini (Brescia), Waitingroom (Tokyo), Morán Morán (Los Angeles, Mexico City), Hafez Gallery (Jeddah), PTT Space (Taipei), Each Modern (Taipei), Public Gallery (London), Alison Jacques (London), YveYang (New York), Bortolami (New York), Nonaka-Hill (Los Angeles), Rodeo (London, Piraeus), Dvir Gallery (Brussels, Paris, Tel Aviv), Chini Gallery (Taipei), √K Contemporary (Tokyo), Linseed (Shanghai), and Chapter NY (New York).
68 gallerie che tornano dopo una breve pausa: Galerie Lelong & Co. (Paris, New York), Lisson Gallery (Beijing, Shanghai, London, Los Angeles, New York), Matthew Marks Gallery (Los Angeles, New York), Miguel Abreu Gallery (New York), Regen Projects (Los Angeles), Sprüth Magers (Berlin, London, Los Angeles, New York), Tanya Bonakdar Gallery (Los Angeles, New York), Galleria Franco Noero (Turin), Acquavella Galleries (New York, Palm Beach), Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. (Bologna, Rome, Venice), Annely Juda Fine Art (London), Modern Art (London), kurimanzutto (Mexico City, New York), and Galerie Eva Presenhuber (Zurich, Seoul, Vienna). Tornano e inaugurano anche grandi gallerie dal Brasile: Gomide & Co (São Paulo), Almeida e Dale Galeria de Arte (São Paulo, alla prima partecipazione ) e Mendes Wood DM (São Paulo, Brussels, New York, Paris).
Tra l’ampia gamma di opere in mostra, l’arte tessile sarà uno dei punti salienti. Anche l’arte digitale avrà una presenza importante. Diverse gallerie metteranno in luce i maestri del XX secolo e opere storiche eccezionali. Tra le italiane, Tornabuoni Art (Parigi, Firenze, Forte dei Marmi, Milano, Roma, Crans-Montana) presenterà una selezione curata di maestri del dopoguerra tra cui Giorgio de Chirico, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Lucio Fontana, Carla Accardi, Enrico Castellani, Dadamaino, Alberto Burri, Paolo Scheggi e Piero Dorazio. Tra le altre nostrane che voleranno a Hong Kong si segnalano Alfonso Artiaco, Cardi Gallery, Galleria Continua, Massimodecarlo, Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., Mazzoleni, Francesca Minini, Galleria Massimo Minini, Galleria Franco Noero, Peres Projects, Galleria Lorcan O’Neill, Galleria Umberto Di Marino.