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Wannenes: in arrivo l’asta di dipinti antichi e del XIX secolo. Parola agli esperti

lotto 644, dettaglio
lotto 644, dettaglio

Il prossimo 29 novembre Wannenes dà appuntamento a tutti gli appassionati di dipinti antichi e del XIX secolo per l’usuale appuntamento con il dipartimento che si tiene ogni autunno a Genova. Abbiamo chiesto ai due esperti della maison Antonio Gesino e Rosanna Nobilitato di raccontarci i lotti più importanti in catalogo

Si tratta dell’ultima asta live di Dipinti Antichi e del XIX secolo del 2023. Il catalogo conta più di 200 dipinti e spazia dalle tavole primitive degli antichi maestri, al barocco napoletano, dal vedutismo del Settecento ai grandi artisti del XIX Secolo.

–  Ci potete fare una panoramica del catalogo in arrivo?

Antonio Gesino. Il catalogo dei dipinti antichi è stato concepito seguendo un ordine di selezione partendo dagli aspetti qualitativi delle opere, valutando altresì le attribuzioni, la storia collezionistica e le vicende critiche e bibliografiche. Infatti, non pochi sono i dipinti che vantano una provenienza illustre. Basti qui ricordare il Ludovico Mazzolino (lotto 639) sul cui verso è ben visibile il punzone a fuoco CGBC che caratterizza le opere che furono della celebre collezione ferrarese Costabili.

lotto 639, stima € 10.000 – 15.000

Non poche sono invece le opere che furono della collezione Borromeo Monti, riconoscibili grazie alle eleganti etichette apposte sul verso del lascito Monti (lotti: 618, 621,522), tra cui spiccano le due tavole leonardesche riferibili al cosiddetto Maestro di Rivolta d’Adda in cui è possibile riconoscere gli esordi del pittore Albertino Piazza (Lodi, 1490 – 1529). Non meno interessanti sono anche le due nature morte floreali che recano una attribuzione collezionistica alla pittrice Laura Bernasconi (attiva a Roma durante la seconda metà del XVII Secolo e gli inizi del XVIII Secolo) e provenienti dalla collezione Chigi (lotti 546, 547) che in prima tela, con il telaio originale e incastonate in due pertinenti cornici antiche con gli emblemi della famiglia Chigi, si evidenziano per la loro conservazione e una materia pittorica rigogliosa, con gli spessori delle stesure che affiorano con prepotenza dalla superficie, così è anche il Ritratto di Olimpia Chigi dipinto da Alessandro Mattia Da Farnese (Farnese, 1635 – Post 1679) come si evince dalla antica iscrizione sul verso e dai documenti della committenza, nel quale sono citati altri sette ritratti di suoi fratelli e sorelle di cui a oggi sono noti quelli di Maria Maddalena Chigi e Anna Maria Chigi conservati nel Palazzo di Ariccia (Cfr. F. Petrucci, Nuovi contributi sulla committenza Chigi nel XVII secolo. Alcuni dipinti inediti nel palazzo di Ariccia, in Boll. d’arte, s. 6, LXXVII, 1992, 73, pp. 109-111, 121-123). Detto ciò, si devono poi ricordare altre opere rilevanti come la bellissima natura morta con bambina di Mario Nuzzi (lotto 644) che, dichiarato di interesse straordinario storico artistico, è sottoposto a regime di notifica.

Lotto 546, stima € 3.000 – 5.000
Lotto 644, stima € 15.000 – 25.000

Rosanna Nobilitato Nell’elegante Villa Carrega Cataldi, nuova prestigiosa sede della Wannenes, il 29 novembre saranno battuti all’asta 220 lotti. In questo catalogo, il plus o la nota di grande fascino che caratterizza un gran numero di opere è che provengono da collezioni private, dunque mai apparse sul mercato. L’obbiettivo era quello di operare un’attenta selezione dettata dalla ricerca di un’alta qualità pittorica, dipinti inediti e possibilmente in buono stato di conservazione.

 

–  Storia e curiosità del Top Lot e altri lotti (Old Master e Ottocento) da tenere d’occhio

A. G. Uno dei Top Lot dell’asta è indubbiamente il n. 571, un’opera imponente di cm 204,5×292 che raffigura Mosè che fa scaturire le acque. Si profila quale capolavoro della produzione nota del raro pittore napoletano Nunzio Rossi (Napoli, 1626 – Sicilia, 1651). La tela presenta una sorprendente costruzione scenica dal verace tenore naturalistico e caravaggesco, la cui vernice oramai ingiallita non cela le stesure veloci, gli spunti cromatici e dell’ombra.

Lotto 571, € 20.000 – 30.000

Non da meno è la Maddalena di Giacomo del Po’ (lotto 657), artista che romano di nascita (Roma, 1654 – Napoli, 1726) ha lavorato con successo a Napoli. La tela fu pubblicata nel 1986 da Nicola Spinosa, che poté ancora vederla nella sua collocazione newyorkese durante la trasferta a Detroit e Chicago della celebre mostra Civiltà del ‘700 a Napoli, giudicandola tra le migliori dell’artista e databile intorno al 1705 (N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, Napoli 1986, I, p. 139, n. 160, pag. 280, fig. 186) e che per colorito e impostazione si colloca, come detto, alla maturità e l’immagine si contraddistingue da una non comune monumentalità elegantemente attenuata dalle stesure e da una delicata scelta cromatica. Ma in questo caso è altresì importante la provenienza dalla collezione di Paul Ganz di NY. Dobbiamo infatti tener presente che la fortuna critica del barocco italiano si deve in gran parte a un gruppo di ispirati collezionisti americani, Walter Chrysler Jr., Luis Ferré, Robert e Bertina Suida Manning, il Dr. Bob Jones Jr e per l’appunto Paul Ganz, che al principio degli anni Cinquanta iniziarono a formare le loro importanti raccolte. Tra questi, Ganz (1910-1986) si può certamente considerare il più eccentrico, quello ricordato con affetto per l’entusiasmo nei confronti della pittura italiana seicentesca e ancor più, per le serate che organizzava nel suo appartamento al 1185 di Park Avenue, sulle cui pareti spiccavano le tele di Scarsellino, Giovanni Baglione, Cerano, Morazzone, Ludovico Cigoli, Carlo Francesco Nuvolone, Francesco Fracanzano, Pietro Testa, Mattia Preti, Giovanni Battista Gaulli, Pietro Bianchi, Giuseppe Chiari e Giacomo del Po’. Collezionista insaziabile, industriale, ma altresì allievo di Rudolf Wittkower, Ganz acquistava, vendeva e scambiava continuamente le proprie opere. I suoi quadri, infatti, sono ora presenti nei principali musei statunitensi e dopo la dispersione della sua immensa raccolta che contava più di mille dipinti, non pochi sono quelli che si rintracciano in Europa.

Lotto 657, stima € 4.000 – 7.000

R. N.  Per quanto riguarda i dipinti del XIX secolo l’opera di Gottardo Segantini è sicuramente da annoverare tra le più significative e interessanti: artista raro sul mercato, magnetico per il suo modo di dipingere dove filamenti di colore si rincorrono in maniera ritmica creando un luminoso paesaggio invernale avvolto in un’atmosfera magica (Lotto 721, stima € 30.000- 50.000). Straordinariamente luminosa è la veduta dell’Abbazia di San fruttuoso di Rubaldo Merello, definito il Van Gogh italiano per l’uso eccezionale del colore e la pennellata vibrante (Lotto 714, stima € 15000 – 20.000). Elegante e raffinato è l’inconfondibile tocco di pennello di Federico Zandomeneghi nel ritrarre la sensualità della sua modella Thècle che si rivolge verso lo spettatore con uno sguardo languido e sognante (Lotto 701, stima € 40.000 – 60.000).

Lotto 721
Lotto 714
Lotto 701

Proveniente da un’importante collezione romana è il vivace dipinto di Pietro Fragiacomo La glicina. L’opera ha partecipato a diverse esposizioni tra cui alla Quinta Esposizione Internazionale d’ Arte e alla XI a Venezia nel 1914 (Lotto 719, stima € 8.000- 12.000). Concludo menzionando la preziosa opera di Giovanni Fattori proveniente dalla collezione fiorentina di Alessandro Corradini. Si inserisce a pieno titolo nella serie di tavole e tavolette ascrivibili al genere militare che mostrano lo spirito risorgimentale dl tempo di cui Fattori è stato uno dei principali interpreti (Lotto 693, stima € 10.000- 15.000).

Lotto 719
Lotto 693

–   Quali opere incontrano maggiormente il vostro gusto personale?

A. G. I citati Nunzio Rossi, Giacomo del Po’ e il lotto 661 che riconosco alla mano del caravaggesco Bartolomeo Mendozzi (Leonessa, 1600 circa – Roma, 1644) che recentemente è stato riscoperto dalla critica (si veda scheda di catalogo) ed è certamente una delle rivelazioni dell’asta.

R. N. Tutte quelle menzionate e aggiungerei l’opera di Carlo Bossoli, una delicata tempera raffigurante la veduta della Sacra di San Michele soggetto molto amato dai collezionisti (Lotto 688, stima € 2.000 – 3.000).

Lotto 661, stima € 3.000 – 5.000
Lotto 688

–  C’è qualche autore che è stato particolarmente richiesto in questo 2023?

A. G. Per fortuna il collezionismo di dipinti antichi è meno soggetto alle mode rispetto ad altri settori e quindi non abbiamo autori particolarmente richiesti. Il collezionista di rilievo valuta la qualità e gli aspetti critici delle opere.

R. N. Ritengo che più che un’artista in particolare sono molto richieste le opere appartenenti alla corrente Divisionista.

–  C’è qualche mostra, secondo voi, imperdibile in questo momento in Italia (o all’estero) che possa aiutare un appassionato ad approfondire un tema o un autore in particolare?

A. G. In questo momento, ossia di mostre ora in corso, penso che la più interessante sia quella dedicata al caravaggesco olandese attivo in Italia Ter Brugghen che si tiene alle Gallerie Estensi di Modena curata da Gianni Papi e Federico Fischetti. Mostra di ricerca e che mette in luce un momento creativo straordinario.

R. N.  Consiglierei la mostra “Hayez, L’officina del pittore romantico”, alla Gam di Torino.

DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO
ASTA 461-462

Villa Carrega Cataldi
Via Albaro, 11
Genova

29 Novembre 2023
Tornata 1, ore 15:00 lotti 501 – 661
Tornata 2, ore 18:00 lotti 662 – 721

 

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