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Il trauma della nascita. Un raro lavoro di Jindrich Styrsky in asta a Parigi (e in cerca di record)

Jindřich Štýrský (1889-1942) Trauma of the Birth, 1936 Oil and Sand on canvas, 100 x 255 cm Collection Jean-Claude Binoche
Jindřich Štýrský (1889-1942) Trauma of the Birth, 1936
Oil and Sand on canvas, 100 x 255 cm
Collection Jean-Claude Binoche

«Con il suo formato spettacolare (255 cm), “Le Trauma de la Naissance” è un capolavoro surrealista di rilevanza museale: è senza dubbio l’opera più importante dell’artista Jindrich Styrsky (1899-1942), grande profeta dell’avanguardia ceca e compagno di viaggio dell’artista Toyen». Da Sotheby’s annunciano così uno dei top lot dell’asta serale di “Art Moderne et Contemporain”  in calendario a Parigi per il 6 dicembre.

Il catalogo conta solo 24 lotti, ma molto selezionati. In particolare questo lotto arriva dalla collezione di Jean-Claude Binoche. Styrsky lo mise sopra il letto nel suo appartamento di Praga. Alla sua prematura morte durante la seconda guerra mondiale, Toyen ereditò tutto il lavoro di Styrsky. Il dipinto la accompagnò nel suo esilio a Parigi nel 1947 e fu messo in vendita per la prima volta come parte della tenuta Toyen, all’asta di Drouot nel 1982, dove Jean-Claude Binoche lo acquistò per 72.000 franchi. Oggi è stimato tra i 3.500.000 e i 5.000.000 di euro. Una bella rivalutazione!

Thomas Bompard, vicepresidente di Sotheby’s Francia, ha commentato: «È un vero privilegio presentare all’asta per la seconda volta in quasi un secolo questo capolavoro, un’opera testamentaria, un tour de force visivo, un diamante nero della MittelEuropa, il cui formato monumentale e lo sfondo scuro evocano inevitabilmente uno schermo cinematografico, l’unica forma di espressione artistica con la quale il demiurgo Styrsky non si è confrontato».

Secondo Karel Srp, storico dell’arte e specialista dell’avanguardia ceca: «Se dovessimo nominare un dipinto del surrealismo ceco tra le due guerre come il più importante, sarebbe sicuramente “Il trauma della nascita” di Jindrich Styrsky».

Il nome e l’opera restano indissolubilmente legati a quelli di Maria Cerminova Toyen (1902-1980). «Insieme, i due artisti fecero di Praga la magica capitale della vecchia Europa (nelle parole di Breton) e, quasi da soli, incarnarono l’Avanguardia in generale e il Surrealismo in particolare in quella che allora era la Cecoslovacchia. Oggi Toyen è considerata una delle artiste più importanti del XX secolo e il suo lavoro è stato oggetto di numerose importanti mostre internazionali. Ma Styrsky resta la grande incognita del Surrealismo. La sua morte prematura a Praga nel 1942 interruppe un corpus di opere abbagliante, visionario, radicale ed eminentemente sofisticato, di cui il monumentale “Trauma de la Naissance” è il capolavoro assoluto» proseguono da Sotheby’s.

Al ritorno da un viaggio a Parigi nel 1935, dove si ammalò così gravemente da pensare che sarebbe morto, Styrsky iniziò a creare Birth Trauma. Su uno sfondo completamente nero, dispose una serie di oggetti eterogenei dipinti con notevole precisione: un panno bianco insanguinato, pesci, un teschio di coccodrillo, un guanto di cuoio, un blocco di conchiglie fossili, l’artiglio di un animale, un feto umano, legni uno coperto di rosso (sangue?) come se fosse un colleage:  “I collage insegnavano [a Styrsky] a usare regolarmente il metodo degli incontri casuali di due o più realtà incommensurabili in un ambiente incoerente. Mostravano l’aspetto emotivo ed enigmatico della nuda realtà, che, fuori dal suo contesto abituale, acquista significati nuovi, simbolici. La realtà terrificante degli oggetti situati in rapporti assurdi li proietta fuori dall’esperienza comune, rende i loro significati empirici relativi e conferisce loro un’esistenza nuova, misteriosa, piena di significati e allusioni nascosti” (Frantisek Smedjal in Styrsky, Toyen, Heisler, Centre Pompidou, Parigi, 1982, catalogo della mostra, p. 21).

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