«La forza distintiva di Manifesta è quella di affrontare alcune questioni critiche globali dal punto di vista di una città o regione europea ospitante che, nel caso della 15ma edizione, è Barcellona e le undici città metropolitane. Manifesta accetta la sfida di espandersi da una prospettiva cittadina, come per Manifesta 15 Barcellona, a una scala regionale di 5,1 milioni di abitanti, nell’impegno di sviluppare un approccio decentrato e collaborativo alla produzione culturale».
«Dopo un anno di ricerche pre-biennali condotte in tutta la regione, Manifesta ha commissionato a dieci collettivi artistici l’esplorazione, su scala metropolitana, di narrazioni e sfide alternative locali, che dominano il discorso globale in modo preminente: crescita e decrescita, custodia dell’ambiente, guarigione e riparazione. Questa ricerca è emersa da un processo collaborativo che ha coinvolto workshop, programmi comunitari, indagini scientifiche e studi d’archivio su temi che vanno dai movimenti pedagogici storici all’eco-femminismo e alla biodiversità. I risultati di questa ricerca collettiva sono presentati in una visualizzazione in corso presso l’edificio Gustavo Gili, sede di Manifesta 15».
Le sedi di Manifesta 15
«Utilizzando la ricerca pre-biennale come punto di partenza, il programma di Manifesta 15 sarà presentato attraverso tre cluster nella regione metropolitana.
I cluster di Manifesta 15 riuniscono progetti in più sedi in più città attorno a tre temi principali della biennale: Immaginare il futuro, Curare e prendersi cura e Bilanciare i conflitti. Il viaggio di ogni cluster inizia in una straordinaria sede espositiva che simboleggia il suo tema generale. La monumentale Tres Xemeneies (Tre camini), situata sulla costa tra Barcellona, Sant Adrià de Besòs e Badalona, ospiterà il punto di partenza del tema Immaginare il futuro. Aperta per la prima volta al pubblico, la sede presenterà interventi artistici nella sala delle turbine e nelle aree esterne. Il Monastero di Sant Cugat, storico simbolo di spiritualità e riflessione, sarà la sede principale del tema Cure e assistenza. Infine, Casa Gomis, una villa privata costruita secondo i principi dell’architettura razionalista, situata nel paesaggio naturale di El Prat de Llobregat, vicino all’aeroporto di Barcellona-El Prat, sarà la sede del tema Equilibrio dei conflitti».
«L’ex casa editrice Gustavo Gili, a Barcellona, fungerà da nucleo di Manifesta 15, presentando progetti d’archivio incentrati sul passato coloniale e le sue ripercussioni, sui movimenti di controcultura durante l’ascesa e la caduta della dittatura franchista e sulle storie di rinnovamento dell’istruzione catalana».
«Il programma della biennale in ciascuna delle città metropolitane partecipanti includerà interventi, mostre e progetti in luoghi emblematici proposti dal rappresentante artistico locale. In dialogo con questo programma, Manifesta 15 ha invitato le principali biennali e organizzazioni culturali internazionali a collaborare per coprodurre o esporre opere di spicco delle loro recenti commissioni. Oltre all’offerta di sedi per ogni città metropolitana, ogni città ospiterà anche una festosa Focus week che si estenderà lungo le 12 settimane della biennale. La Focus Week celebrerà la ricchezza culturale locale della città e comprenderà un programma pubblico specifico commissionato per Manifesta 15».
Il team artistico di Manifesta 15
«L’approccio democratico collettivo alla ricerca si riflette nella strategia curatoriale del programma della biennale sviluppata dal team artistico di Manifesta 15. Il team è composto dalla mediatrice creativa portoghese Filipa Oliveira, undici rappresentanti artistici delle undici città metropolitane. Il team è composto dalla mediatrice creativa di Manifesta 15, la curatrice portoghese Filipa Oliveira, e da undici rappresentanti artistici delle undici città metropolitane, Ariadna Amat Garcia (Badalona), Penélope Cañizares Bellido (Cornellà de Llobregat), Cristina Castells Tort (El Prat de Llobregat), Raquel Morcillo (Granollers), Mireia Mascarell (L’Hospitalet de Llobregat), Gisel Noè (Mataró), Óscar Abril Ascaso (Sabadell), David Linares Ramos(Sant Adrià de Besòs), Joan González Cano (Santa Coloma de Gramenet), Andreu Dengra Carayol, (Sant Cugat del Vallès), Imma Vilches García (Terrassa) e Hedwig Fijen, Direttrice di Manifesta.
Oltre al programma transdisciplinare che sarà messo insieme dal team artistico di Manifesta 15, si stanno sviluppando collaborazioni istituzionali con le principali organizzazioni culturali di Barcellona».
I partecipanti a Manifesta 15
«Seguendo il quadro delineato dalla ricerca pre-biennale, individui e organizzazioni culturali locali e regionali sono stati invitati a far parte di Manifesta 15 come partecipanti. 10 progetti, su 250 presentati, sono stati selezionati da una giuria attraverso una Open Call. I partecipanti selezionati sono Claudia Pages, Jokkoo Collective, La Casa dels Futurs, Lola Lasurt, Matias Daporta, Metropolis, Nora Ancarola, Rosa Tharrats & Gabriel Ventura, Tornen les Esquelles e Transductores. L’elenco finale esteso dei partecipanti a Manifesta 15 sarà pubblicato nella primavera del 2024.
Essenziale per la metodologia democratica recentemente adottata da Manifesta è che gli ecosistemi culturali regionali beneficino e collaborino strettamente con Manifesta 15 nella composizione del programma biennale. Nell’approccio di Manifesta 15, le prospettive e le storie locali si intrecciano nel programma, che promette per la prossima edizione un’esplorazione e una celebrazione approfondita della regione».