La casa d’aste milanese Art-Rite saluta il 2023 con un ultimo appuntamento dedicato all’arte moderna e contemporanea. La vendita è in calendario per martedì 19 dicembre e presenta 103 lotti in due sessioni
In catalogo si alternano Astrattismo, Surrealismo, atmosfere metafisiche, Futurismo e Arte Povera restituendo uno spaccato dell’arte italiana e internazionale del Secondo Dopoguerra che farà gola a tanti collezionisti e appassionati, anche in vista del Natale. I prezzi infatti sono allettanti e ce n’è per tutti i portafogli. Soprattutto nella Day Sale (lotti 1 – 83), che sarà battuta alle 17:30 ed è ricchissima di nomi italiani, da Nanni Valentini a Bruno Ceccobelli, da Turi Simeti a Mario Nigro, da Bruno Munari a Franco Vaccari e Aligi Sassu, fino ad Alberto Burri (con una serigrafia) solo per citarne alcuni.
La seconda sessione, la più importante Evening Sale (lotti 84 – 103, ore 19.00), si apre con un lavoro di Fillìa (Luigi Colombo), un “Autoritratto” datato 1924 (lotto n. 84, stima: €30.000 – €40.000), uno tra i primi e più interessanti esempi dei nuovi principi animanti la sua poetica focalizzata su una maggiore interrelazione tra gli ambiti di pittura, elaborazioni dal taglio marcatamente geometrico e impiego di colori puri. L’artista è anche al lotto 90 con “Figura (Danzatrice)” del 1930 che stima: €30.000 – €40.000.
Non mancano altri grandi nomi del Novecento italiano: da Filippo de Pisis a Marino Marini, da Osvaldo Licini ad Alberto Savinio. Il fratello di Giorgio De Chirico è presente con il “Ritratto di Achille Funi” del 1931 (lotto n. 87) che stima €35.000 – €45.000 e sprigiona Surrealismo e atmosfere metafisiche. La sua poetica s’inserisce a metà strada tra queste due correnti con una figurazione altamente simbolica. Il ritratto in catalogo rimanda al rapporto di stima e amicizia intercorso tra l’artista e Achille Funi a partire dagli anni ’30 e per cui lo stile neoclassico dell’artista “novecentesco” venne identificato come possibile e aggiuntiva variante della poetica di Savinio stesso.
Di Osvaldo Licini “Fiore fantastico” del 1955 (lotto n. 94) quota €20.000 – €30.000. La pratica di Licini (1894 – 1958) non può essere incasellata all’interno di movimenti o tendenze ben definite. L’opera all’incanto risale all’ultima fase produttiva dell’artista marchigiano riproponendo quella sua personalissima capacità di visione del mondo in un’accezione del tutto surreale e in cui il rimando narrativo si materializza in un’assoluta riduzione figurativa i cui unici accenni si ritrovano nelle cromie e forme sognanti.
Immancabile Salvo, presente ormai in tutti i cataloghi d’asta italiani e internazionali, che continua a essere richiestissimo dai collezionisti. Chiude il catalogo della Evening ai lotti 102 e 103 due paesaggi dai suoi riconoscibili colori accesi, visti in varie ore del giorno e della notte. Uno raffigura un ambiente industrializzato (“Il porto”, stima € 40.000,00 – € 60.000,00) mentre il secondo “fotografa” un suo tipico scorcio con alberi e case (“Ottobre”, stima: € 50.000,00 – € 70.000,00). «”Ottobre”, che risale al 1999 e appartiene dunque al suo ultimo periodo produttivo, risente delle influenze derivanti dai viaggi intrapresi in Cina, Tailandia, Egitto e Islanda che hanno fatto virare la sua pittura verso il nuovo soggetto delle pianure, introducendo un nuovo taglio prospettico nelle sue vedute paesaggistiche» spiegano da Art-Rite.
Per gli amanti dell’arte povera, di Mario Merz c’è “Il saldatore” del 1956 (lotto n. 88), che stima € 40.000 – € 60.000. «L’artista, agli inizi del suo percorso, si muove attraverso un linguaggio pittorico fortemente influenzato dall’Espressionismo Astratto americano – proseguono dalla maison – L’opera in vendita s’inserisce appieno all’interno di questa fase dove l’impulsività, la violenza e la netta stesura pittorica animano e fanno vibrare la composizione restituendo un figurativismo acceso da un’essenza dinamica e in fermento continuo».
Un nucleo di lavori di Angelo Savelli spazia da cifre contenute (l’opera su carta “Parigi” del 1948, lotto n. 4, stima: €1.000 – €2.000 e “Space + 2”, lotto n. 69, stima: €1.500 – €2.500) fino ad arrivare a “Love to a figure point” del 1970 (lotto n. 98) che quota invece €30.000-€40.000.
Tra gli artisti stranieri emerge “Danaïdes Folies” di Pierre Alechinsky (lotto n. 96, stima: €70.000 – € 110.000) che emana l’arte caotica e a tratti violenta tipica del Gruppo Cobra. Alechinsky si distingue dai suoi compagni per la realizzazione di opere poetiche, piene di fantasia e di riferimenti culturali, quasi creando un’unione tra la cultura europea ed asiatica. Questo grande acrilico del 1974 è il top lot dell’asta.
Sempre tra le fila dei nomi internazionali, c’è Roberto Sebastiàn Antonio Matta Echaurren che è in asta con un lavoro pienamente surrealista, l’olio su tela dal titolo “Elle (phan) me trompe” datato 1970 (lotto n. 95, stima: €30.000 – €40.000). Per la scultura, si segnala Hans Arp con il bronzo “La dame de Délos”del 1959 (lotto n. 89, stima: €40.000 – € 60.000). Del pittore, scultore e poeta francese in catalogo c’è anche una terracotta smaltata con rilievo datata 1960 e intitolata “Venus d’ein hod”, (lotto n. 91, stima: €15.000-25.000).
Arte moderna e contemporanea
martedì 19 dicembre 2023
Prima sessione (lotti 1 – 83), lore 17:30
Seconda Sessione (lotti 84 – 103), ore 19
Esposizione: 15 e 18 dicembre, ore 11 – 14 e 15 – 18:30
Sede dell’asta
Palazzo Largo Augusto
Largo Augusto, 1/A, ang. Via Verziere, 13, Milano