Leopoldo D’Angelo, meglio noto con lo pseudonimo Dangiuz, è un artista digitale diventato famoso per la creazione di città, mondi ed universi fantascientifici ispirati all’estetica cyberpunk.
Classe 1995, nasce nella Torino travolta dall’innovazione artistica e culturale di quegli anni e se ne nutre da subito. Sin da bambino sviluppa una passione per la creatività e le nuove tecnologie, gettandosi a capofitto nei nascenti linguaggi digitali e spendendo i suoi pomeriggi sui computer dell’epoca, disegnando su Microsoft Paint.
Col passare degli anni D’Angelo accresce le conoscenze relative alla fotomanipolazione e al compositing, e si diploma presso un istituto torinese di arti grafiche e fotografiche. Qualche anno più tardi, ma nemmeno troppi, diventa Dangiuz, affina le tecniche e amplia il repertorio, venendo a contatto con l’arte 3D e la computer grafica che attualmente sono i suoi strumenti preferito per la creazione di arte digitale.
Dangiuz a mio avviso è tra gli artisti più rappresentativi a livello internazionale sia del Cyberpunk che della CryptoArt, se proprio vogliamo dare delle definizioni. Sta innovando e allo stesso tempo rimane fedele ad un immaginario che non ha bisogno di didascalie per cambiare la prospettiva di chi guarda le sue opere. Gli scenari di Dangiuz ti risucchiano e ti portano in mondi assolutamente concreti e proprio per questo motivo spettacolari, a volte inquietanti ma sempre misurati ed equilibrati. Nelle visioni dell’ artista i personaggi in carne e ossa diventano i compagni di viaggio dello spettatore, l’elemento di calore e riflessione dalla sua parte, l’alleato che permette di affacciarsi senza tremare a prospettive incombenti di luci e strade caleidoscopiche. L’uomo come osservatore, la distanza dal reale e la sospensione del giudizio sono elementi importanti di una poetica che è continua dialettica tra l’artista e il fruitore dell’opera.
In esclusiva per ArtsLife, visto l’interesse che mi avete dimostrato sui social tutte le volte che ho parlato di Dangiuz ho deciso di mettere mano all’agenda e di contattarlo per un’intervista, eccola!
Su cosa si basa la tua ricerca artistica?
“La mia ricerca artistica si concentra su una lotta interiore tra l’ammirazione del futuro e la paura ad esso associata. Voglio andare oltre l’aspetto estetico, sfidando costantemente il concetto di superamento dei limiti, che sia in ambito sociale, culturale o tecnologico. Gioco la mia partita senza preconcetti per lasciarmi alle spalle i dibattiti, come quello sulla violazione della privacy o i discorsi sulle modifiche corporee o semplicemente il concetto stesso di morale. In apparenza, le opere possono suscitare un senso di bellezza, ma in realtà vogliono far emergere la cruda realtà. C’è sempre un barlume di speranza rappresentato dalle figure umane, così piccole, sempre più sole e perse in questo universo dove le disuguaglianze diventano sempre più evidenti. Il mio lavoro anche per questo motivo è spesso definito come “cyberpunk romantico”.
Cosa pensi dell’arte in generale e della Crypto economy?
“Riguardo all’arte, penso che sia uno strumento incredibile per esprimere concetti e emozioni, accessibile a chiunque in qualche modo si senta un artista. Il digitale e gli NFT hanno abbattuto molte barriere d’ingresso, consentendo a più persone di esprimersi e condividere attraverso strumenti come smartphone e computer.
Per quanto riguarda la Crypto economy, preferisco non esprimermi in quanto non sono esperto di analisi macroeconomiche o di trading. Non ho un’esperienza diretta in questo campo.”
Qual è stato il momento o l’azione che ti ha permesso di svoltare in questo settore e diventare un artista riconosciuto a livello internazionale?
“Non penso che ci sia stato un momento o un’azione. Probabilmente è stato il frutto di tanti anni di studi, esperimenti, creazioni e perfezionismi che ha reso possibile il tutto, mattone dopo mattone, conoscenza dopo conoscenza e passo dopo passo.”
Cosa consigli ad un giovane artista che vuole entrare oggi nel mondo degli NFT / crypto arte?
“Consiglio semplicemente di fare ciò che più piace, a livello artistico e tecnico, di trovare la propria “nicchia”, i propri strumenti prediletti e il proprio stile. Tutto il resto si può imparare strada facendo.”
Indiscrezioni sui prossimi progetti?
“Sapevo che sarebbe arrivata questa domanda! Del resto mi fa piacere parlarne per la prima volta su ArtsLife. Sto lavorando da tempo ad un nuovo, grande progetto, che amo definire sia un esperimento dove mi metto davvero alla prova, ma allo stesso tempo una grande proiezione di me stesso. Non posso rivelare molto altro, ma sono immerso in un nuovo workflow e sto aggiungendo nuove tecnologie alla mia cassetta degli attrezzi. In un post di Twitter ho scritto che non mi ero mai spinto così oltre i miei limiti tecnici ed artistici. È vero.”
Qualche statistica:
Finita l’intervista mi accorgo che non ho chiesto a Dangiuz praticamente nulla rispetto alle sue quotazioni, ai suoi collezionisti, mostre e riconoscimenti, così sono andato compendiare in autonomia queste informazioni per tenervi aggiornati anche su questi aspetti non secondari dell’arte.
Commercialmente le opere di Dangiuz sono state trattate da Sky Arte, dalla RAI e da magazine di arte come Juxtapoz. Dangiuz ha inoltre esposto al Museo della Permanente di Milano, alla Heart of Cyberpunk di Hong Kong ed in varie gallerie ed eventi di Art Basel Miami, oltre ad aver collaborato con Maserati alla concept art del modello MC20 e con Rui Hachimura per la crezione del kimono Black Samurai. Gli NFT delle sue opere digitali sono stati messi all’asta da Christie’s e Sotheby’s, oltre che da note piattaforme digitali come AOTM e SuperRare. Tra i suoi collezionisti figurano le personalità più illustri dell’ambiente NFT: Punk 6529, Vincent Van Dough, Artifaction, Pranksy, OSF, Von Mises e molti altri. Le sue quotazioni sul mercato primario si aggirano intorno ai 50.000 euro (o 25 Ether al cambio attuale), con picchi fino a 75 ETH per singola opera. Dangiuz è il settimo artista 1/1 più prolifico di tutti i tempi nella piattaforma SuperRare, oltre ad aver riscosso un determinato successo con le opere edizionate; la sua opera “A Breath of Fresh Air” è stata trasformata in una Open Edition (collezionabile da tutti, ad un prezzo fisso, per una durata di 24 ore) ed è stata collezionata ben 9152 volte, producendo un totale di 628 ETH (1.100.000$), rendendola la quarta Open Edition più prolifica di sempre.
VERSIONE INGLESE
Dangiuz: the new face of Cyberpunk
DATA ART by Alessandro Brunello
Leopoldo D’Angelo, better known by the pseudonym Dangiuz, is a digital artist who became famous for creating sci-fi cities, worlds, and universes inspired by cyberpunk aesthetics.
Born in 1995 in Turin, a city overwhelmed by artistic and cultural innovation, he instantly became nourished by it. Since he was a child he developed a passion for creativity and new technologies, instantly diving deep into the digital realms and spending his afternoons on the computers of the time, drawing stuff on Microsoft Paint.
Over the years D’Angelo increased his knowledge of techniques such as photomanipulation and compositing: he graduated high school at an institute of graphic and photographic arts. A few years later he became Dangiuz and refined his techniques, coming into contact with 3D art and computer graphics which are currently his favorite tools for creating digital art.
In my opinion, Dangiuz is amongst the most representative artists at an international level of both Cyberpunk and CryptoArt. He is innovating and remaining faithful at the same time to imagery that does not need captions to change the perspective of those who look at his works. Dangiuz’s scenarios drag you inside them and take you into worlds that are absolutely concrete and spectacular, but also disturbing, always keeping measure and balance. In the artist’s visions, human characters become the travel companions of the spectator, the human element is key to warmth and reflection, allowing the spectator to have no trembling at looming perspectives of kaleidoscopic lights and streets. Human factor again as an observer, keeping the distance from reality and the suspension of judgment as important elements of poetics that is a continuous dialectic between the artist and the viewer.
Exclusively for ArtsLife: given the interest you have shown me on social media every time I talked about Dangiuz I decided to get my diary and contact him for an interview, here it is!
What is your artistic research based on?
“My artistic research focuses on an internal struggle between the admiration of the future and the fear associated with it. I want to go beyond the aesthetic aspect, constantly challenging the concept of overcoming limits, whether in the social, cultural, or technological sphere. I play my game without preconceptions to leave behind debates, such as the one on the violation of privacy or the discussions on body modifications or simply the very concept of morality. Apparently, the works can arouse a sense of beauty, but in reality, they aim to bring out the harsh reality. There is always a glimmer of hope represented by human figures, by those so small, increasingly alone, and lost in this universe where inequalities become more and more evident. For this reason too, my work is often defined as “romantic cyberpunk”.
What do you think about art in general and the Crypto economy?
“Regarding art, I think it is an incredible tool for expressing concepts and emotions, accessible to anyone who feels like an artist in some way. Digital and NFTs have broken down many barriers to entry, allowing more people to express themselves and share through tools like smartphones and computers.
Regarding the Crypto economy, I prefer not to comment as I am not an expert in macroeconomic analysis or trading. I have no direct experience in this field.”
What was the moment or action that allowed you to make a breakthrough in this industry and become an internationally recognized artist?
“I don’t think there was a moment or an action. It was probably the fruit of many years of studies, experiments, creations and perfectionism that made everything possible, brick by brick, knowledge after knowledge and step by step.”
What advice do you give to a young artist who wants to enter the world of NFT / crypto art today?
“I simply recommend doing what you like best, on an artistic and technical level, finding your own “niche”, your favorite instruments and your own style. Everything else can be learned along the way.”
Any rumors about upcoming projects?
“I knew this question would come! Besides, I’m pleased to talk about it for the first time on ArtsLife. I have been working for some time on a new, large project, which I like to define as an experiment where I really put myself to the test, but at the same time a great projection of myself. I can’t reveal much else, but I’m immersed in a new workflow and adding new technologies to my toolbox. In a Twitter post I wrote that I had never pushed my technical and artistic limits so far. It is true.”
Some statistics:
Once the interview was over, I realized that I hadn’t asked Dangiuz practically anything regarding his prices, his collectors, exhibitions and awards, so I summarized this information to keep you updated on these non-secondary aspects of art.
Dangiuz’s works have been covered by Sky Arte, RAI and art magazines such as Juxtapoz. Dangiuz has also exhibited at the Museo della Permanente in Milan, at the Heart of Cyberpunk in Hong Kong and in various galleries and events of Art Basel Miami, as well as having collaborated with Maserati on the concept art of the MC20 model and with Rui Hachimura for the creation of the kimono Black Samurai. NFTs of his digital works have been auctioned by Christie’s and Sotheby’s, as well as well-known digital platforms such as AOTM and SuperRare. Among his collectors are the most illustrious personalities of the NFT scene: Punk 6529, Vincent Van Dough, Artifaction, Pranksy, OSF, Von Mises and many others. Its price on the primary market is around $50,000 per artwork (or 25 Ether at the current exchange rate), with peaks of up to 75 ETH for a single work. Dangiuz is the seventh most prolific 1/1 artist of all time on the SuperRare platform, and he has also achieved considerable success with the editioned works; his work “A Breath of Fresh Air” was transformed into an Open Edition (collectible by everyone, at an fixed price, for a duration of 24 hours) and was collected 9152 times, producing a total of 628 ETH ($1,100,000), making it the fourth most prolific Open Edition ever.