Da Farsettiarte, nella sede di Cortina d’Ampezzo, è in corso ancora fino al 21 gennaio una mostra dedicata a Getulio Alviani, organizzata con la collaborazione del Centro Studi Archivio e Ricerche dell’artista
La mostra di Farsettiarte propone undici lavori diGetulio Alviani realizzati tra gli anni ’60 e ’70, periodo intenso della sua attività di “ideatore plastico”, in cui giunge al culmine il suo interesse nei confronti di un approccio all’arte orientato al fare mediante la costruzione dell’oggetto attraverso la combinazione di forme e colori. Un metodo architettonico verso la creazione artistica che fonde la materialità dell’oggetto con la mutevolezza della luce. Il riflesso sulle superfici metalliche genera, infatti, immagini diverse, stimolando e coinvolgendo lo spettatore a mutare i punti di vista, rendendo l’osservazione un’esperienza attiva e partecipativa.
Getulio Alviani già a partire dalla fine degli anni Cinquanta realizza le sue prime “superfici a testura vibratile”, lavori in cui modella piani metallici fresati in acciaio e alluminio creando complessi e inediti giochi di riflessi che danno origine a illusioni ottiche e immagini diverse a seconda del punto di vista da cui le si osserva. Considerate una delle vette più alte della cosiddetta arte cinetica o programmata, nella quale le opere si originano non dall’impulso gestuale dell’artista ma da un’esatta programmazione, Alviani stesso spiega che “ognuno di questi oggetti non assume validità per il fatto compositivo, non ha alcuna importanza la presenza in essi di una forma piuttosto che di un’altra, e si deve dire che tutti, anche i più differenti, sono il medesimo oggetto”.
In mostra si distinguono in particolar modo la Superficie a testura vibratile in alluminio (1965-1970), il Rilievo speculare a elementi curvi in acciaio (1965-1972), i Cerchi virtuali e il Rilievo speculare a elementi curvi, opere che rappresentano al meglio la ricerca dell’artista, la cui collocazione nei nuovi spazi della galleria di Cortina di Farsettiarte dona un punto di vista inedito.
L’arte, che il mondo identifica come tale, è spesso bizzarra, eccentrica, buffonesca, provocatoria, perversa, mistificatoria e di forte impatto – scrive Diora Fraglica, responsabile dell’Archivio Alviani – Getulio Alviani è un fuori-serie, un unicum in tutti i sensi, se non altro per la normale eccezionalità di tutta la sua esistenza. Il processo creativo di Alviani che, misurandosi con sé stesso, esaspera la sua ricerca di perfezione sino a divenire più corretto dell’arte esatta, si sviluppa “polidirezionalmente” partendo dal presupposto che “si possono individuare ricerche ben precise, non periodi, perché ricerche anche assolutamente diverse possono venir svolte e sviluppate contemporaneamente”.
L’importanza dell’aspetto riflettente delle superfici viene sottolineata dallo stesso Alviani nei suoi appunti e ricordi sull’arte cinetica: “Su uno smalto nero batteva la luce e quel punto diventava bianco: questo mi fece capire quanto la luce fosse determinante per la dinamica visiva delle cose”. La mostra di Farsettiarte costituisce un appuntamento prezioso per immergersi nella pratica di uno dei grandi protagonisti dell’arte cinetica e programmata in Italia, i cui lavori sono stati esposti in tutto il mondo e acquista un valore ancora più significativo in quanto Cortina è uno dei luoghi che Alviani più ha amato e ha assiduamente frequentato.
GETULIO ALVIANI
Mostra realizzata in collaborazione con il Centro Studi Archivio e Ricerche Getulio Alviani
Dal 26 Dicembre 2023 al 21 Gennaio 2024
Piazza Roma, 10
32043 Cortina d’Ampezzo, Italia
Tel +39 0436 860669
www.farsettiarte.it