Il prossimo 31 gennaio da Sotheby’s a New York è in calendario l’asta “A Scholar Collects”, con opere provenienti dalla collezione dello studioso Joseph Baillio, che sarà guidata da un autoritratto di Élisabeth Louise Vigée Le Brun
«Storico dell’arte visionario specializzato nell’arte della Francia del XVIII secolo, Baillio è noto soprattutto per la sua esperienza con Élisabeth Louise Vigée Le Brun. Le sue mostre sulla vita e carriera dell’artista sono state importanti nel catapultarla in prima linea nel mondo degli studi e nel promuovere il suo segno indelebile nella storia dell’arte» commentano da Sotheby’s. Nel catalogo, che sarà disperso il 31 gennaio durante la Master Week, sono presenti 12 lotti (su 41) di mano della pittrice.
Elisabeth Louise Vigée Le Brun (1755–1842) è stata una delle migliori pittrici francesi del XVIII secolo e tra le più importanti artiste donne. Autodidatta con eccezionali capacità di ritrattista, raggiunse il successo in Francia e in Europa durante uno dei periodi più movimentati e turbolenti della storia europea. Sebbene sia più famosa per i suoi lavori a olio, Vigée si formò inizialmente come pastellista sotto la tutela di suo padre, l’artista Louis Vigée (1715–1767). Con il progredire della sua carriera si dedicò sempre più all’attività presumibilmente più redditizia della pittura, anche se tornò al pastello per tutta la sua vita, sia nei lavori su commissione che per se stessa. Nel 1776 sposò il principale mercante d’arte di Parigi. Nel 1778 fu chiamata a Versailles per dipingere un ritratto a figura intera della giovane regina Maria Antonietta. L’enorme successo di questo ritratto porta a numerose commissioni reali e al continuo mecenatismo della regina e della sua cerchia. Verso la fine degli anni Settanta del Settecento la reputazione di Vigée Le Brun come ritrattista si era ormai consolidata. È stata anche mentore e amica di molte altre artiste della sua generazione. Non poteva essere accettata nella prestigiosa Académie Royale de Peinture et de Sculpture ma, per intervento di Maria Antonietta, fu ammessa all’età di 28 anni nel 1783, diventando una delle sole quattro donne entrate a farne parte. Obbligata a fuggire dalla Francia nel 1789 a causa della sua vicinanza alla regina, si reca in Italia, dove nel 1790 entra nell’Accademia di San Luca, a Roma. Lavora a Firenze, Napoli, Vienna, San Pietroburgo e Berlino prima di tornare in Francia.
«Per la maggior parte di noi il nome Joseph Baillio è sinonimo di Mme Vigée Le Brun, l’artista alla quale ha dedicato gran parte della sua carriera e la cui reputazione raggiunge ora un livello inimmaginabile prima della famosa mostra da lui organizzata al Kimbell Art Museum nel 1982 – scrive lo storico dell’arte Neil Jeffares in un contributo realizzato per la maison in vista di questa vendita- Avrete sicuramente un ricordo più chiaro della vasta e sorprendente mostra monografica che Joseph ha presentato al Grand Palais di Parigi nel 2015 (prima di trasferirsi a New York e Toronto). E tutti attendiamo l’opera magnum, il catalogo ragionato come apoteosi di questo travaglio».
Prosegue Jeffares: «La collezione personale di uno storico dell’arte è spesso una sorpresa. Può essere ossessivamente ristretto o casualmente generoso; di qualità uniforme, o che mostra le irregolarità che derivano da oggetti strani che hanno attirato l’interesse del proprietario per ragioni per noi insondabili. Solo guardando i pastelli, troviamo due esemplari dell’arte di Vigée Le Brun di altissimo livello».
Lo studioso si riferisce all’autoritratto al lotto 11, top price del catalogo e stimato 700,000 – 1,000,000 $, che «incapsula perfettamente il suo lavoro (e ha il bonus di un’iscrizione che ci porta lungo la strada della ricerca sulla provenienza che è fondamentale per gli studi di Joseph)» e un pastello ovale di una persona della cerchia ristretta di Maria Antonietta, la duchesse de Guiche al lotto 19 (500,000 – 700,000 $) «che rimane in condizioni impeccabili (come vorremmo che lo stesso si potesse dire di altri lavori su questo fragile supporto). Meno spettacolari, ma probabilmente più intimi, sono i disegni informali dei bambini, mentre un gruppo di paesaggi pastello ci trasportano in un lato poco conosciuto della sua arte che anticipa l’Impressionismo. E da non trascurare è il bel ritratto al lotto 13 di una dama sconosciuta realizzato da suo padre, notato da Joseph quando molti pensavano che fosse troppo bello per essere di Louis Vigée: ancora una volta l’eccellenza è il motore» conclude Jeffares (lotto 13, Louis Vigé, Portrait of a Woman wearing a Blue Mantelet with a “Coqueluchon” Bonnet, 30,000 – 50,000 USD).
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