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Serafino Macchiati: le frontiere dell’impressionismo tra euforia Belle Époque e drammi della psiche

Si è inaugurata lo scorso novembre alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini a Collesalvetti, in provincia di Livorno, la mostra “Serafino Macchiati: Moi et l’autre. Le frontiere dell’impressionismo tra euforia Belle Epoque e drammi della psiche” a cura di Francesca Cagianelli e Silvana Frezza Macchiati

C’è tempo ancora fino al 29 febbraio per visitare l’esposizione che racconta l’arte di Macchiati e, a venti anni esatti dalla prima prestigiosa monografia dedicata all’artista marchigiano, le relazioni finora parzialmente evidenziate dalla critica intercorse tra il pittore, illustratore e grafico con Vittore Grubicy de Dragon e l’entourage divisionista livornese, con particolare riferimento a Benvenuto Benvenuti anche attraverso la ricognizione del monumentale e finora solo parzialmente sondato epistolario conservato al MART (Archivio del ‘900, Fondo Grubicy), comprendente centinaia di lettere, gran parte delle quali indirizzate da Macchiati a Grubicy.

«Si alza quindi il sipario su una delle vicende più intriganti della scuderia Grubicy, che vede dipanarsi un dialogo assolutamente paritario tra Vittore e Serafino, rispetto alle istanze espressive più attuali dell’epoca, dall’indagine luminosa al significato dell’impressione, mentre cresce l’ambizione di autonomia stilistica del giovane marchigiano, sempre più audace oppositore del pur stimatissimo mentore, ma determinato a combattere “sanguinosamente” la sua battaglia per la modernità – raccontano gli organizzatori –  Particolare enfasi rivestono quindi nell’ambito del percorso espositivo e del catalogo della mostra alcune tappe biografiche di estrema rilevanza, in primis la frequentazione dello studio di Antonio Mancini; la coabitazione con Giacomo Balla; l’intesa con Edmond Rostand; la collaborazione con le più prestigiose riviste nazionale e internazionali, quali “La Tribuna Illustrata”, “Le Figaro Illustré”, “Illustrirte Zeitung” e “Je sais tout”; la committenza dei più accreditati editori francesi dell’epoca, quali Hachette et C.ie, Alphonse Lemerre e Pierre Lafitte».

Il percorso espositivo offre la visione di oltre 70 opere, pittoriche e grafiche, provenienti da importanti collezioni italiane, articolate in 5 sezioni, ciascuna delle quali ritagliata sulla base di criteri biografici e al contempo stilistici, funzionali all’esemplificazione di un percorso di evoluzione stilistica che condurrà l’artista marchigiano fino alle soglie dell’acclamazione da parte della più accreditata compagine critica europea.

Ritratto fotografico di Serafino Macchiati – MART, Fondo Grubicy

La mostra è presieduta da un Comitato Scientifico costituito da Emanuele Bardazzi, storico dell’arte; Francesca Cagianelli, storica dell’arte, conservatrice della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini; Silvana Frezza Macchiati, curatrice dell’Archivio di Serafino Macchiati; Dario Matteoni, storico dell’arte, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Pisa, “Alma Artis”; Camilla Testi, traduttrice e saggista, responsabile dell’Archivio Enrico Piceni.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale (Cinisello Balsamo, Milano), curato da Francesca Cagianelli, corredato da un saggio introduttivo di Silvana Frezza Macchiati, Per una nuova biografia di Serafino Macchiati, dove si ricostruiscono per la prima volta alcune significative tappe della carriera dell’artista a partire dall’inedita lettera inviata a Vittore Grubicy il 25 marzo 1900.

Anche il Calendario Culturale 2023/2024 “Tra Simbolismo e Spiritismo. Il caso europeo di Serafino Macchiati dall’impresa Alinari all’illustrazione del romanzo psicologico”, ideato e curato da Francesca Cagianelli in 4 puntate, sta per giungere al termine: il 4° appuntamento è in calendario per giovedì 25 gennaio 2024, ore 17.00: la puntata, curata dallo storico dell’arte Emanuele Bardazzi si intitola “Il caso delle Morfinomani di Serafino Macchiati nell’ambito della Belle Époque dei “Paradisi artificiali”.  Seguirà, in occasione del Finissage, una tavola rotonda dedicata alle tematiche della psichiatria e dei fenomeni paranormali.

Serafino Macchiati
L’avertissement
(Scena spiritica), studio di illustrazione per
Moi et l’Autre di Jules Claretie, in “Je sais tout”, a. I, n. 6, 15 luglio 1905, p. 759
olio su tela, 55 x 38 cm
collezione privata
Serafino Macchiati
Signora con ventaglio nella piazza (Piazza), 1890
olio su tavola, 15,5 x 24,2 cm
Correggio, Archivio Andrea Baboni
Serafino Macchiati
Due donne sul divano o Morfinomani, 1905
olio su tela, 38 x 56 cm
collezione privata

Serafino Macchiati: Moi et l’autre
Le frontiere dell’impressionismo tra euforia Belle Epoque e drammi della psiche
Collesalvetti (LI), Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini”
dal 9 Novembre 2023 al 29 Febbraio 2024
www.silvanaeditoriale.it

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