Fondatore e vice presidente del Centro Pecci di Prato, Gori ha raccolto una straordinaria collezione d’arte nella sua Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia
“Tutte le opere create nel parco di Celle hanno avuto dei tempi di realizzazione che vanno da un minimo di tre mesi a un massimo di oltre due anni. Ad esempio La serra dei poeti del 2018 di Andrea Mati e Sandro Veronesi ha richiesto sedici mesi di lavoro. Le opere sono state sempre progettate per il luogo e create sul posto”. Così recentemente Giuliano Gori tratteggiava i contorni della sua creatura più cara, la Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia. Dove aveva trasferito la sua collezione personale, trasformando la storica dimora in un punto di riferimento per l’arte internazionale. “L’esperienza acquisita in oltre vent’anni di ininterrotto impegno ci ha reso consapevoli che l’arte ambientale, nel contesto della natura, se condotta con rispetto delle norme dettate dall’etica di comportamento contribuisce concretamente alla difesa dell’ambiente”.
80 opere
Ora questa esperienza dovrà continuare senza il suo prezioso contributo, visto che l’imprenditore e collezionista è scomparso oggi all’età di 93 anni. Nato a Prato, Gori aveva iniziato a collezionare opere d’arte dagli anni Cinquanta. La Fattoria di Celle si inaugurò al pubblico nel 1982 con 18 le opere di artisti come Dani Karavan, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Anne e Patrick Poirier, Ulrich Ruckriem, Richard Serra. E poi gli italiani Fausto Melotti, Mauro Staccioli, Nicola De Maria, Luciano Fabro, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio. Ora se ne contano oltre 80, con ulteriori acquisizioni per artisti del calibro di Alberto Burri, Daniel Buren, Emilio Vedova.
Le opere sono esposte negli spazi all’aperto del parco di circa 45 ettari, e all’interno degli edifici storici per oltre 3.000 mq.. Giuliano Gori è stato fondatore e vice presidente del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Fondatore e consigliere del World Monument Fund Italiano, è stato curatore di Risarcimento, iniziativa che ha arricchito la Galleria degli Uffizi di 62 importanti opere internazionali d’arte contemporanea. Per l’intero anno 1999 la sua collezione è stata esposta in Giappone, in una serie itinerante di mostre dei maggiori musei del paese.