A Milano, l’8 Febbraio arriva Lampi, nell’ex studio di comunicazione di Lucia Crespi trasformato in raccolto luogo di dialogo, con scrittori, artisti e altri autori protagonisti della cultura contemporanea.
Dopo oltre 30 anni di comunicazione editoriale e artistica, ha deciso di aprire le porte del suo studio a incontri culturali con diversi autori. Perché e quali sono i suoi obiettivi?
Il mio studio in zona Ticinese – a 5 minuti dall’Auditorium in Largo Mahler – è un luogo molto accogliente, silenzioso e luminoso, punteggiato da opere d’arte scelte con cura. Vorrei trasformarlo in un salottino culturale dove ritrovarci per ascoltare dialoghi con autori differenti, e qui facciamo chiacchiere per conoscere il nostro complesso presente.
Alberto Casiraghy come primo ospite di Lampi, perché ?
Perché rappresenta i personaggi spesso marginali ma che hanno molto da dire con il proprio lavoro e onestà intellettuale. Noto per il suo Pulcinoelefante e i microlibri realizzati al torchio. Alberto è violinista e liutaio, che ha conosciuto intellettuali e artisti internazionali, amico di Alda Merini, ha una storia affascinante da raccontare anche per chi conosce il modo editoriale, ma soprattutto sorprenderà chi non lo conosce, vi aspetto alle 18.30.
Milano non manca di occasioni per condividere incontri culturali e dialoghi con scrittori o altri autori, in che cosa intende diversificarsi dagli altri?
In realtà ci sono tante presentazioni di libri/inaugurazioni di mostre, ma è molto raro trovare un vero dialogo, più informale che approfondisca e illumini – da qui il nome Lampi – l’attività di un personaggio interessante.
Quali autori ha scelto per i prossimi incontri?
Dopo Alberto Casiraghy, il 22 febbraio avremo Guido Scarabottolo, uno dei maggiori illustratori italiani in dialogo con Vito Calabretta. A marzo, il 7, Hans Tuzzi con Andrea Kerbaker sulla bibliofilia, il 21 Edgardo Franzosini con Roberto Barbolini su Maigret. Da aprile sino a giugno spazieremo in altri settori come la Milano che vorremmo, il pane fatto come una volta, la scuola, la musica, dialoghi su ciò che siamo stati e saremo. Insomma tutto quanto è Lampi sulla cultura in senso lato.