I grandi nuovi dipinti di Rick Lowe costellano la prima personale dell’artista americano in Italia. A Palazzo Grimani è in scena The Arch within the Arc, dal 17 aprile (concomitante con l’inizio della Biennale) al 24 novembre. Ispirato dalla storia del Palazzo e dalle dinamiche urbane di Venezia, questo corpus di lavori nasce da un’analisi di Lowe sull’arco in architettura. Nelle vibranti tele del pittore dell’Alabama, realizzate con pittura acrilica e collage, dialogano motivi geometrici ed improvvisazione. L’artista si è ispirato alle sale di Palazzo Grimani e alla sua celebre Tribuna, nonché al passato e al presente del tessuto urbano unico di Venezia.
Senza rappresentare direttamente luoghi specifici, questi lavori, impregnati dello spirito della città e della sua peculiare cartografia, con le loro forme astratte riassumono le relazioni tra le strade, i canali e i ponti, evocando l’esperienza di perdersi in un territorio sconosciuto. I cerchi, gli ovali e gli archi suggeriscono inoltre il passaggio del tempo: dalle svolte che gli eventi tracciano nella vita di ognuno alla storia architettonica incarnata dagli edifici e dalle loro interrelazioni.
Irradiandosi verso l’esterno con un moto circolare, la composizione delle opere emerge attraverso un processo di costruzione e decostruzione pittorica che evoca le infrastrutture, la mappatura e l’esperienza del muoversi in città e attraverso i suoi corsi d’acqua. L’artista dispone le unità compositive rettangolari in reticoli lineari che si susseguono sulla tela, un rimando alle partite di domino che gioca con i membri delle comunità con cui collabora.
Lowe si ispira alla natura cooperativa del gioco e agli schemi che esso genera, sottolineandone le corrispondenze visive con vedute aeree e mappe di città. I dipinti meditano sulle relazioni spaziali, temporali e sociali in linea con la ricerca di Lowe che si muove tra pratica civica ed espressione visiva.