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Una rara veste imperiale cinese ricompare dopo 100 anni e va in asta da Dreweatts

Recently discovered rare Imperial 'twelve symbol' blue silk dragon robe dating from the early 19th century worn by the Emperor of China two days of the year for festivals at the Temple of Heaven in the Forbidden City in Beijing, China. Estimate £30,000-£50,000 Recently discovered rare Imperial 'twelve symbol' blue silk dragon robe dating from the early 19th century worn by the Emperor of China two days of the year for festivals at the Temple of Heaven in the Forbidden City in Beijing, China. Estimate £30,000-£50,000
Recently discovered rare Imperial 'twelve symbol' blue silk dragon robe dating from the early 19th century worn by the Emperor of China two days of the year for festivals at the Temple of Heaven in the Forbidden City in Beijing, China. Estimate £30,000-£50,000
Estimate £30,000-£50,000

Risalente all’inizio del XIX secolo è stata riscoperta in Inghilterra dopo essere rimasta in una scatola per 100 anni. Stimata 30-50 mila sterline, la veste sarà offerta da Dreweatts nella Chinese Ceramics and Works of Art Sale del 21 maggio 2024.

Anche per il mercato dell’arte è iniziato l’anno del drago. Una veste imperiale dei dodici simboli in seta blu, raffigurante un drago e risalente all’inizio del XIX secolo è stata riscoperta dopo essere rimasta in una scatola per 100 anni. Si tratta di un indumento eccezionale, creato appositamente per l’Imperatore della Cina, che lo indossava solo per due giorni all’anno, quelli in cui si celebravano le feste nel Tempio del Cielo, situato appena fuori la Città Proibita, a Pechino.

L’abito è arrivato attraverso la famiglia Villiers, una delle famiglie aristocratiche più illustri d’Inghilterra. La veste fu acquistata originariamente in Cina nel 1913 da Eric Hyde Villiers (1881-1964), nipote di George Villiers, 4° conte di Clarendon (1800-1870). Sembra che la veste fosse un regalo che portò in Inghilterra per suo padre, Sir Francis Hyde Villiers (1852-1925) e da lì rimase nella casa di famiglia per oltre 100 anni. Fino ad ora, quando è stata scoperta in una scatola riposta in fondo a un cassetto chiuso da anni.

La lussuosa veste ha uno sfondo blu e presenta i dodici simboli dell’autorità imperiale disposti in tre gruppi di quattro attorno al collo: il sole, la luna, la costellazione e la roccia. È tessuto con fili dorati a tre colori con la tecnica Kesi, utilizzata per la sua leggerezza e chiarezza del disegno.

I nove draghi imperiali a cinque artigli stringono le perle fiammeggianti della saggezza, una metafora visiva del buon sovrano che agisce saggiamente per il benessere dei suoi sudditi. Alghe e fiamme galleggiano nell’acqua che fa da sfondo alla raffigurazione che, dimenticata nella scatola al riparo dalla luce, ha mantenuto i colori originali ed è in ottime condizioni.

Come detto, l’abito veniva indossato dall’Imperatore solo due volte all’anno, quando nel corso della festa del Tempio del Cielo guidava una processione di musicisti, nobili e funzionari di corte insieme a elefanti e carri. Il percorso culminava al Tempio, dove offriva sacrifici e adorava il Dio del Cielo e gli dei del sole, della luna, delle stelle, delle nuvole, della pioggia, del vento e del tuono. Le sue preghiere avevano una funzione propiziatoria, ringraziando gli dei per la generosità dell’anno in corso e per garantire buoni raccolti per l’anno successivo.

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