Magritte è il top lot di una serata (7 marzo 2024) in cui le due aste in programma a Londra, dedicate all’arte moderna e contemporanea, hanno fruttato a Christie’s un guadagno di 196.6 milioni di sterline, il 17% in più rispetto agli stessi eventi l’anno scorso. Quattro dipinti venduti sopra i 10 milioni (Magritte, Bacon, Monet, Hockney), due i record (Allison Katz e Jadé Fadojutimi).
Christie’s si concede, ma sarebbe meglio dire che si conquista, una notte d’incanto. Nella serata del 7 marzo, che segnava il primo appuntamento dell’anno, a Londra, con l’arte moderna e contemporanea, la maison può dirsi soddisfatta dei risultati ottenuti. La 20th / 21st Century: London Evening Sale e la The Art of the Surreal Evening Sale, posizionate una dopo l’altra, hanno generato un guadagno combinato di 196.6 milioni di sterline, grazie all’87% di venduto.
A guidare le aggiudicazioni, come da pronostico, è stato L’ami intime di René Magritte. Proveniente dalla Collezione Gilbert e Lena Kaplan. L’opera raffigura il classico uomo con la bombetta del pittore belga, girato di spalle e misterioso, con una baguette e un calice sospese a mezz’aria. Lontano dalla stima massima (50 milioni), il dipinto si è comunque assestato sopra la stima minima (30 milioni) venendo venduto per 33.6 milioni di sterline.
Altre opere di Magritte hanno ottenuto prezzi elevati rispetto alle aspettative, tra cui Le principe d’Archimède (1.4 milioni di sterline) e La magie noire (4.6 milioni di sterline). Due i record stabiliti nell’asta surrealista, entrambi femminili: il collage di Hannah Höch del 1920 Das schöne Mädchen (453 mila sterline) e l’iconico e raro oggetto surrealista di Meret Oppenheim, Tisch mit Vogelfüssen (529 mila sterline).
Quanto ai capolavori moderni e contemporanei, di cui molti non passavano da tempo all’asta, il mercato londinese non si è tirato indietro dal portare avanti offerte sul limite o oltre le stime massime. Come accaduto per Landscape near Malabata, Tangier, un’opera particolare di Francis Bacon. Come in altri dipinti del pittore, anche questo rappresenta gli indicibili sentimenti che seguono una perdita. Quella di Pete Lacy, compagno di Bacon scomparso proprio a Tangeri. Il dipinto raffigura il paesaggio in cui Lacy fu sepolto, in uno stile ancora più astratto e rarefatto di quello a cui l’artista ci ha abituato. Sfiorando la stima massima di 20 milioni, il dipinto è stato aggiudicato a 19.6 milioni di sterline.
California di David Hockney, dove due uomini trascorrono un molle pomeriggio estivo in piscina, ha debuttato in asta dopo essere rimasto “nascosto” nella stessa collezione da 40 anni. Risultato? 18.7 milioni di sterline. Il ritratto intimo di Lucian Freud, Kai, originariamente presentato alla Whitechapel Gallery nel 1993, è stato invece aggiudicato per 4.6 milioni di sterline. Nel 150° anniversario dell’Impressionismo non poteva mancare un’opera di Claude Monet. La Matinée surla Seine, temps net è stata offerta all’asta per la prima volta in 45 anni e ha fruttato 14.3 milioni di sterline. Tra gli altri capolavori impressionisti venduti citiamo Prairie fleurie à Giverny di Monet (6.2 milioni di sterline) e L’île du Levant vue du Cap Bénat, Provenza di Théovan Rysselberghe (2.4 milioni di sterline).
Se dunque il mercato londinese si conferma una certezza per i grandi maestri, lo stesso possiamo dire per le nuove leve contemporanee. Due i record d’asta fatti registrare da due artiste tra le più chiacchierate di questi mesi: Allison Katz, con il suo Snowglobe venduto per 277 mila sterline (la stima bassa era di 40 mila) e The Woven Warped Garden of Ponder di Jadé Fadojutimi, venduto per 1.5 milioni di sterline.
Menzione italiana per Alighiero Boetti, di cui Christie’s presentava una selezione di dipinti, raccolti anche in una mostra esposta proprio a Londra nella sede della casa d’aste. Nella raccolta proposta, i risultati più importanti sono stati quelli di Mettere al mondo il mondo (1.3 milioni di sterline) e Rosso Gilera 60 1232 Beige e Sabbia 583 (907 mila sterline).