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I 10 anni della Hauser & Wirth Somerset con una grande mostra di Phyllida Barlow

Una veduta della Hauser & Wirth Somerset. Courtesy Hauser & Wirth
Image: Phyllida Barlow, 2022 © Phyllida Barlow Estate. Courtesy the Phyllida Barlow Estate. Photo: Elon Schoenholz

L’opera di Phyllida Barlow (1944, Newcastle upon Tyne, Regno Unito – 2023, Londra) “invaderà” la sede di Hauser & Wirth Somerset per la celebrazione del decimo anniversario del centro artistico, inaugurato proprio con la sua personale “GIG” nel 2014. La mostra (dal 25 maggio 2024 al 5 gennaio 2025), curata da Frances Morris (direttrice della Tate Modern fino ad aprile 2023), «si basa sullo stretto rapporto di lavoro con l’artista durante la sua vita ed esplorerà l’evoluzione del vocabolario formale ed espressivo della Barlow, riunendo oggetti e installazioni, maquette di studio e disegni provenienti dalla sua vasta carriera, alcuni dei quali saranno esposti al pubblico per la prima volta».

Occupando un’ex fattoria a Bruton, Hauser & Wirth Somerset si trova in un’ex fattoria a Bruton, piccola cittadini inglese, è stata acquistata e ristrutturata – in varie fasi – dalla galleria. Oggi Hauser & Wirth Somerset è «una galleria d’arte contemporanea all’avanguardia e una destinazione polifunzionale per l’arte, l’istruzione e la comunità. Ospita, infatti, un vivace programma di mostre d’arte, eventi, attività didattiche e residenze per artisti, che si collegano alla comunità e al paesaggio locali.
Alle spalle degli spazi espostivi si trova un giardino progettato da Piet Oudolf, in cui si svolge un programma mutevole di sculture all’aperto e ospita il Padiglione Radić, progettato da Smiljan Radić.
Ad accogliere i visitatori anche un ristorante in loco serve cibi e bevande di stagione e di provenienza locale, mentre il Farm Shop sostiene gli agricoltori, i coltivatori e i produttori con i migliori prodotti della nostra comunità».

Per celebrare dieci anni di attività della sede della galleria, è stata scelta una personale di Phyllida Barlow  (che, tra i numerosissimi progetti espositivi, ha rappresentato la Grand Bretagna alla Biennale Arte del 2017) che rimarrà allestita per oltre otto mesi. Con questa parole Frances Morris ha commentato questo evento: «negli ultimi 10 anni, Phyllida Barlow ha tenuto i suoi fan e i suoi seguaci con il fiato sospeso, dando vita a nuovi e sempre più audaci progetti nelle sedi di tutto il mondo. Ogni opera, che si svolgeva come un commento continuo sulle tragedie e le assurdità del nostro tempo, faceva parte di un’indagine continua e intensamente sperimentale sulle tecniche e i materiali del fare arte, alla ricerca di equivalenti visivi alla sua personale esperienza di vita e di sguardo».

Una veduta della Hauser & Wirth Somerset. Courtesy Hauser & Wirth

«Per quasi 60 anni, – ha proseguito la galleria – l’artista britannica si è ispirata all’ambiente circostante per creare installazioni imponenti, minacciose e giocose allo stesso tempo. Ha creato sculture di grandi dimensioni ma anti-monumentali con materiali economici e di bassa qualità come cartone, tessuto, compensato, polistirolo, scrim, gesso e cemento. Queste costruzioni erano spesso dipinte con colori industriali o vivaci, e le giunture della loro costruzione erano talvolta lasciate a vista, rivelando i mezzi con cui erano state realizzate.
Le forme inventate e irrequiete di Barlow tendono i limiti della massa, del volume e dell’altezza mentre si bloccano, si mettono a cavallo e si bilanciano in modo precario. Il pubblico è stimolato a stabilire un nuovo rapporto con l’oggetto scultoreo, l’ambiente della galleria e il mondo esterno».
I dettagli sulla mostra alla Hauser & Wirth Somerset saranno diffuse a breve.

Una veduta della Hauser & Wirth Somerset. Courtesy Hauser & Wirth

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