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L’indispensabile superfluo. Le ceramiche di Pietro Melandri a Milano

Pietro Melandri, Ciotola con pianta fantastica (melograno), 1955-60 ca._@MatteoZarbo
Pietro Melandri
Ciotola con fiori fantastici in un vaso,
ca.1955-1960
Maiolica policroma a lustro e sovrasmalto oro,
Ø 30 cm
Marchio sul retro: P. MELANDRI / e mela
Milano, grazie al lavoro della galleria Brun, omaggia ad uno dei grandi maestri della ceramica italiana del Novecento, Pietro Melandri. Il 3 aprile (fino al 3 di maggio) infatti, nei prestigiosi spazi di Via Gesù, inaugura la preziosa mostra “L’indispensabile superfluo. Le ceramiche di Pietro Melandri (1885-1976)”, a cura di Roberto Cobianchi, in collaborazione con Marco Arosio. Se la “preziosa arte ceramica” ha ormai ricevuto il posto che le spetta nel contesto artistico Nazionale, grazie alle fantasie Art Nouveau di Galileo Chini, all’eleganza Decò di Gio Ponti, alle astrazioni di Fausto Melotti e Lucio Fontana e al neo-cubismo di Leoncillo Leonardi, al faentino Pietro Melandri è riservato un merito speciale: avere usato la ceramica con un’autonomia di espressione artistica assoluta.
Pietro Melandri, Ciotola con pianta fantastica (melograno), 1955-60 ca._@MatteoZarbo
Attraverso le opere, la mostra ripercorre le fasi creative di Melandri, dalla produzione della società Melandri & Focaccia (1922-1933), alla sperimentazione più autonoma della piena maturità negli anni Quaranta e Cinquanta, quando le grandi doti tecniche che da sempre gli vengono riconosciute, soprattutto nella resa dei lustri metallici, si arricchiscono di un immaginifico mondo di figure e segni di ispirazione naturalistica che giungono, nelle celebri “grottesche”, a una tale metamorfosi rispetto ai modelli di riferimento da risultare totalmente nuove e peculiari della sua produzione.
INFO
4 aprile – 4 maggio
Da martedì a sabato
h 10:00 – 12:30
14:00 – 19:00
Via Gesù 17, Milano
Pietro Melandri, Vaso con coperchio decorato con arabeschi e levrieri in corsa, 1930 ca._@MatteoZarbo
Pietro Melandri
Nereide su ippocampo, ca. 1942-1950
Maiolica policroma a lustro e sovrapposizione di oro,
h 36 x 57 x 13 cm
Marchio sul retro della base: MELANDRI

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