Aveva 49 anni. Era malato da tempo, lascia la compagna Beatrice e un figlio. Aveva lavorato come critico per quotidiani, riviste e testate online. E insegnato alla Raffles, istituto internazionale di design. Orio Vergani, fondatore nel 2001 della Nowhere Gallery, era malato da tempo ed è morto venerdì mattina al Policlinico di Milano. Lascia il figlio Guido, a cui ha dato lo stesso nome del padre, la compagna Beatrice, la madre e la sorella. Era un amante dell’arte in tutte le sue forme, redattore per Skira, aveva lavorato come critico per quotidiani, riviste, testate online. Aveva anche insegnato alla Raffles, istituto internazionale di design.
Il padre, Guido, è stato un celebre scrittore e giornalista, curatore della rubrica «Il milanese» del Corriere e già inviato a Repubblica e collaboratore di Stampa e Panorama. Scomparso nel 2005, a lui è intitolato un noto premio giornalistico. Il nonno, da cui Orio junior aveva preso il nome, era anch’esso giornalista e tra i maestri di Gianni Brera. Orio Vergani era malato da tempo, ma la famiglia non aveva fatto trapelare nulla e lui stesso aveva continuato a lavorare fino a che le forze lo avevano sostenuto. Ieri il triste epilogo. Corriere della Sera
